Marmolada, nulla osta dalla Procura per i funerali delle vittime. Zaia: “Si rinnovano dolore e cordoglio”
Arriva il via libera all’organizzazione delle esequie delle vittime del crollo del Seracco in Marmolada.
La Procura della Repubblica di Trento, titolare delle indagini, ha dato il via libera all’organizzazione delle esequie delle vittime del crollo del Seracco in Marmolada.
Marmolada, nulla osta dalla Procura per i funerali delle vittime
“Si avvicina, dopo il nulla osta della Procura di Trento, il momento dei funerali delle undici vittime della tragedia della Marmolada. Da parte nostra sarà un addio carico di dolore e di cordoglio, per le vittime venete, come per tutti gli altri”.
Lo dice il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, dopo che la Procura della Repubblica di Trento, titolare delle indagini, ha dato il via libera all’organizzazione delle esequie delle vittime del crollo del Seracco in Marmolada.
“Si rinnoverà – aggiunge Zaia – il forte sentimento di vicinanza alle famiglie, mai sopito nei giorni dopo la tragedia, mentre verrà dato l’ultimo saluto a persone amanti della montagna che rimarranno nei nostri cuori come le vittime di una dalle più grandi tragedie della storia dei nostri monti”.
Le vittime Venete
La provincia di Vicenza è stata duramente colpita da questa tragedia, basta pensare ai vicentini che hanno perso la vita travolti da ghiaccio e rocce. Sono stati identificati il 27enne Filippo Bari, che qualche minuto prima della tragedia aveva inviato un selfie alla famiglia.
Tra le vittime c’è Davide Miotti, 52enne guida alpina originario di Cittadella e titolare di un negozio a Tezze sul Brenta con la moglie Erica Campagnaro 45enne, come lui grande appassionata scalatrice. La coppia viveva a Cittadella, lasciano due figli di 25 e 16 anni.
Tra le vittime c’è anche Tommaso Carollo, 48enne originario di Thiene e residente a Zané, appassionato di montagna e manager. Un volto molto noto nell’Altovicentino, purtroppo anche lui è rimasto travolto dalla “cascata” di pietre e ghiaccio.
La compagna di Carollo è invece miracolosamente sopravvissuta ed è tra i feriti ricoverati all’ospedale di Trento.
Altre due salme appartengono a Gianmarco Gallina, 36enne geometra originario di Montebelluna e residente a Villa d’Asolo (Treviso). Con lui è deceduta anche la compagna, Emanuela Piran, 36enne di Bassano del Grappa, impiegata.
Per giorni si è cercato Nicolò Zavatta, 22enne di Barbarano Mossano, purtroppo anche lui deceduto. Venti minuti prima della tragedia il giovane aveva chiamato la madre Francesca. Papà Michele ha anche fatto pubblicare sul gruppo Facebook "DoloMitici!" una foto del ragazzo felice mentre si arrampica. Nel post si legge:
"Arrivederci Nicolò Zavatta , il tuo papà Michele ti ha voluto regalare un ritratto d'onore nel gruppo di cui facevi parte con orgoglio.
22 anni ed il sogno di un vero alpinismo, ti hanno portato sui fianchi della Regina.
Non era la vetta la tua destinazione, ma qualcosa di più grande: un corso di sicurezza e salvamento in crepaccio, insieme a Paolo Dani.
Ti dobbiamo un favore, quello di ricordarti così, risoluto nella tua vocazione tra queste rocce, ora felice per sempre.
Un abbraccio immenso alla tua famiglia da tutti gli admin DoloMitici! e da tutti i componenti del gruppo.
A tutte le famiglie addolorate.
E al Dio del cielo e Signore delle cime, una preghiera."
Tra le vittime c'è anche Paolo Dani, 52enne di Valdagno. Il 52enne era noto per essere un’esperta guida alpina. Secondo quanto ricostruito, Paolo era partito con un gruppo di amici per una cordata domenicale.
Data la sua esperienza, per lui la regina della Dolimiti non aveva segreti e il 52enne spesso portava gli escursionisti in quota, fino a Punta Penia.