Nel laboratorio tessile non solo lavoratori in nero e clandestini, certificazione falsa per l'impianto elettrico
Gravi violazioni in fatto di sicurezza sul lavoro: l'azienda è stata sottoposta a sequestro preventivo, denunciato per falsità ideologica il professionista che ha sottoscritto le carte false
Nei giorni scorsi, il personale della Guardia di Finanza ha sottoposto a sequestro preventivo un laboratorio tessile di una ditta individuale di Marostica, per gravi carenze in materia di sicurezza sul luogo di lavoro. Nella stessa azienda sono stati individuati anche dei lavoratori in nero, di cui tre clandestini (in copertina: i controlli dei finanzieri)
Blitz a Marostica
Nell'ambito di un'ampia operazione volta a individuare situazioni di sfruttamento di manodopera e a prevenire rischi per la salute dei lavoratori, le Fiamme Gialle di Vicenza hanno recentemente denunciato il titolare di un laboratorio tessile di Marostica.
L'uomo, un cittadino di nazionalità cinese, per violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, per l'impiego di lavoratori stranieri privi di permesso di soggiorno e per inottemperanza a un ordine imposto dalle Autorità.
Alcuni risultavano clandestini
Durante la prima fase ispettiva da parte delle Fiamme Gialle di Bassano del Grappa e dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro, i finanzieri hanno rilevato la presenza di quattro lavoratori cinesi in "nero", di cui tre sono risultati clandestini sul territorio nazionale.
Ad aggravare ulteriormente la situazione è stata l'assenza della dichiarazione di conformità della messa a terra dell'impianto elettrico, che ha rappresentato una chiara violazione delle norme sulla sicurezza sul luogo di lavoro.
In seguito a ulteriori controlli, i finanzieri di Bassano hanno trovato un altro lavoratore in nero, intento a operare con dei macchinari.
In merito a quest'ultimo, il titolare avrebbe cercato di esibire due dichiarazioni di conformità sottoscritte da un professionista. Tuttavia, a seguito di controlli e accertamenti, sono risultate dei falsi.
Attività sospesa e sequestrata
Alla luce di ciò, i militari hanno convalidato la sospensione temporanea dell'attività imprenditoriale, stando al chiaro rischio per l'incolumità dei lavoratori, nonché alla presenza di personale in nero.
Inoltre, a causa delle carte false mostrate dal titolare, i militari hanno sottoposto a sequestro preventivo il laboratorio e i documenti, a cui è seguita una denuncia al professionista per falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico.