Affidamento in via definitiva

Milano 1984 acquisisce Gas Jeans, Donazzan: “Gioco di squadra, salvati i 140 lavoratori”

L’idea di Citterio è basata su un piano strutturato di recupero e rilancio dell’identità del brand.

Milano 1984 acquisisce Gas Jeans, Donazzan: “Gioco di squadra, salvati i 140 lavoratori”
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Milano 1984 S.p.A., la società guidata dall’amministratore delegato ed imprenditore Andrea Citterio, partecipata dalla holding d’investimento dello stesso e dalla Bordin Holding riferibile a Fortunato Bordin, acquisisce lo storico marchio italiano Gas Jeans e il complesso aziendale di Grotto S.p.A. a cui appartiene.

Milano 1984 acquisisce Gas Jeans

Il provvedimento di aggiudicazione definitiva è stato emesso oggi dal Tribunale di Vicenza che ha ritenuto adeguata l’offerta di presentata la settimana scorsa dal manager, assistito nella strutturazione dell’operazione e nei rapporti con il tribunale dall’avv. Marco Corbetta, founder dello Studio Legale Associato DMC.

Con l’acquisto del complesso aziendale di Grotto S.p.A., gli immobili strumentali, il marchio Gas Jeans ed il personale dipendente entrano nel perimetro giuridico della Milano 1984 S.p.A. che diventa definitivamente proprietaria di tali asset, mettendo di fatto al riparo le famiglie dal rischio fallimento.

“Sono molto soddisfatto dell’aggiudicazione definitiva resa dal Tribunale di Vicenza che ci consente, attraverso un modello di business innovativo, di ridare vitalità a un marchio iconico che ha fatto conoscere nel mondo la qualità del denim italiano e di contribuire alla sostenibilità economica del territorio in cui l’azienda è inserita. Abbiamo acquisito anche lo storico immobile di Chiuppano, in provincia di Vicenza, per dimostrare che vogliamo continuare a mantenere l’attività dove è nata. Un ringraziamento particolare deve essere rivolto anche agli advisor ed ai creditori finanziari DEA Capital ed AMCO che hanno contribuito alla realizzazione di questo nuovo progetto” ha commentato Andrea Citterio.

Rilancio del brand

L’idea di Citterio è basata su un piano strutturato di recupero e rilancio dell’identità del brand, che prevede una significativa e tempestiva trasformazione del modello di business con gli obiettivi di valorizzare il know-how aziendale e sviluppare in maniera consistente i mercati internazionali.

Giovane e dinamico imprenditore, con un importante background nei settori del Corporate Finance e del Capital Market, Andrea Citterio detiene partecipazioni e siede nel consiglio di amministrazione di società appartenenti a diversi settori, dalla moda alla robotica. Dal 2015 è attivo nel settore dell’illuminotecnica, in qualità di CEO e proprietario delle aziende Penta, Castaldi e Arredoluce che ha recentemente raccolto nel primo polo italiano dell’illuminazione Auralis.

A fianco di Citterio ci saranno anche una serie di manager apicali già selezionati, nonché Fortunato Bordin, imprenditore Italo Canadese, accompagnato nel suo progetto di espansione dal figlio Andrew Bordin, che vanta un importante Gruppo societario oltre oceano e che punta, insieme a Citterio, al rilancio dello storico brand, anche attraverso il mercato americano.

Salvati i 140 lavoratori

L’affidamento consente il salvataggio dei 140 lavoratori complessivi, considerando i dipendenti di Grotto spa e di Exagon, società di gestione degli outlet.

“Siamo molto soddisfatti per questa decisione che segna un traguardo importante in un percorso lungo tre anni – commenta l’Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan –. Ringraziando il Tribunale, è necessario sottolineare che questa è una risposta del territorio che viene dal territorio. Una risposta a tutela e garanzia sia dell’aspetto occupazionale, 140 lavoratori, sia di quello produttivo di un’azienda storica e di un marchio importante della nostra manifattura tessile”.

Donazza ha aggiunto:

“È davvero il risultato di un ottimo gioco di squadra – sottolinea in particolare -. Un risultato per il quale dobbiamo ringraziare tutte le organizzazioni sindacali interessate (FEMCA CISL Vicenza e UILTEC UIL di Vicenza) e i principali creditori, il fondo Dea Capital e AMCO, con i quali abbiamo condiviso un progetto di rilancio industriale. Importante è anche avere garantito la continuità produttiva. La Regione del Veneto, attraverso la nostra Unità di Crisi aziendali in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo economico, ha seguito la vertenza sin dal primo momento di difficoltà finanziaria – precisa, infine, l’Assessore regionale al lavoro -. Abbiamo svolto un’attiva azione di accompagnamento nei vari passaggi mirati ad un r risultato come questo. Ribadisco che il tavolo istituzionale ha assolto al proprio ruolo così come lo intendiamo in Veneto: difendere e accompagnare attivamente nelle trasformazioni le nostre imprese e salvaguardare il dato occupazionale e produttivo”.

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