La decisione del tribunale

Roberto Baggio vs animalisti: Paolo Mocavero assolto dall’accusa di diffamazione

Il Tribunale di Verona ha stabilito che i manifesti contro l’ex calciatore non costituiscono reato

Roberto Baggio vs animalisti: Paolo Mocavero assolto dall’accusa di diffamazione
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Si conclude con un’assoluzione il processo per diffamazione intentato da Roberto Baggio nei confronti di Paolo Mocavero, leader del movimento animalista "Centopercentoanimalisti". La giudice Francesca Cavazza del Tribunale di Verona ha assolto l’attivista perché il fatto non costituisce reato, chiudendo una battaglia legale che affonda le radici nella controversa passione dell’ex calciatore per la caccia (in copertina: Roberto Baggio).

Assolto il leader animalista

La vicenda risale al giugno del 2022, quando alcuni manifesti erano apparsi nell’aeroporto Valerio Catullo di Verona con accuse dirette e immagini provocatorie contro Baggio. Su uno di questi compariva la frase "Baggio uccide animali", accompagnata da fotografie di animali morti o in gabbia, oltre a un meme del famoso rigore sbagliato dall’ex Pallone d’Oro ai Mondiali del 1994.

La famosa foto di Baggio, ai mondiali in Brasile nel 1994

Secondo l’accusa, l’intento era quello di ridicolizzare l’immagine pubblica di Baggio e criticare la scelta di Ita Airways di averlo scelto come testimonial per una tratta aerea verso l’Argentina, dove l’ex calciatore possiede una riserva di caccia.

Baggio aveva denunciato Mocavero, ritenendolo responsabile dell’affissione dei manifesti e della loro diffusione tramite la pagina Facebook degli attivisti. Tuttavia, durante il dibattimento è emerso che non vi erano prove sufficienti per attribuire l’azione al leader animalista, né tantomeno la gestione diretta della pagina social, a cui avevano accesso altre 14 persone. Lo stesso Mocavero ha negato ogni coinvolgimento, precisando:

"Non sono stato io ad affiggere quei manifesti. Il nostro movimento non ha mai rivendicato quell’azione".

Un altro scontro nel 2023

Non è la prima volta che Mocavero e Baggio si scontrano in tribunale. Già nel 2023 l’attivista era stato condannato a otto mesi di carcere e al pagamento di una multa di 10mila euro per alcune dichiarazioni rilasciate nel 2018 durante una trasmissione radiofonica. In quell’occasione Mocavero aveva attaccato duramente Baggio, definendolo un "grande assassino" per la sua passione venatoria e augurandogli la morte durante una battuta di caccia. Parole che avevano portato l’ex calciatore a un’ulteriore querela, con un altro processo fissato per il prossimo 5 febbraio 2025, a Padova.

La sentenza di Verona, però, rappresenta una vittoria per Mocavero, che ha visto riconosciuta la propria estraneità ai fatti. Per Roberto Baggio, invece, la battaglia contro gli animalisti rimane aperta, simbolo di un conflitto che continua a dividere l’opinione pubblica tra ammiratori del divin codino e critici della sua passione per la caccia.

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