Rifiuta di fare il tampone, non può essere espulso e torna ad occupare la casa. Orsi: “ È una vergogna”
La difficoltà di applicare le disposizioni in determinati contesti produce situazioni contraddittorie come questa.
L’uomo era stato allontanato dall’alloggio che stava occupando abusivamente ed era stato accompagnato all'Ufficio Immigrazione per il rinnovo della procedura di espulsione dal territorio nazionale.
Si rifiuta di fare il tampone, non può essere espulso
Ieri mattina, martedì 2 novembre 2021, la Polizia Locale dopo avere identificato il proprietario dell'alloggio occupato ed averne raccolto la denuncia-querela per il reato di invasione di edifici (art. 633 c.p.), con relativa richiesta di sgombero immediato, aveva effettuato il controllo dell'immobile riscontrandovi la presenza di S.E.R. e di altro uomo 31enne di nazionalità marocchina, soggetto alla misura cautelare dell'obbligo di firma per altro reato, disposto dall'Autorità Giudiziaria di Vicenza.
Come da intese con la Questura di Vicenza, S.E.R. era stato accompagnato all'Ufficio Immigrazione per il rinnovo della procedura di espulsione dal territorio nazionale. S.E.R., 41enne di nazionalità tunisina, accompagnato dalla Polizia Locale "Alto Vicentino" presso la Questura di Vicenza ha rifiutato di sottoporsi sia al tampone Covid che alla visita medica. Pertanto, nonostante il grande impegno dell'Ufficio Immigrazione della Questura, non è stato possibile accompagnarlo presso il C.P.R. (Centro di Permanenza e Rimpatrio) di Milano, ove era già stato prenotato un posto.
Il sindaco: “È una vergogna”
Alle ore 8 di questa mattina, mercoledì 3 novembre 2021 alcuni residenti hanno avvertito la Polizia Locale che S.E.R. era tornato nell'immobile occupato in precedenza, mediante l'effrazione di una porta non rinforzata. Gli Agenti sono tornati sul posto sgomberando ulteriormente l'immobile e denunciando S.E.R. ed un altro soggetto per danneggiamento ed invasione continuata di edificio.
“È veramente una vergogna”. Queste le parole con cui stamattina il sindaco Valter Orsi interviene sul caso del 41enne tunisino che ha occupato abusivamente un appartamento di via Porta di sotto e che ha a proprio carico 3 decreti di espulsione dall'Italia inevasi perché si rifiuta di sottoporsi al tampone per il Covid, necessario per le operazioni di rimpatrio dall'aeroporto di Linate.
Come già noto, infatti, ieri mattina il nordafricano è stato portato dalla Polizia Locale Alto Vicentino in Questura a Vicenza, ma ha nuovamente rifiutato i controlli sanitari previsti e di conseguenza non è stato possibile accompagnarlo al Centro di Permanenza e Rimpatrio di Milano, dove era già stato prenotato un posto. Orsi ha affermato:
“Non è possibile che una persona con più decreti di espulsione venga rinviata sul nostro territorio perché non vuole sottoporsi al tampone e quindi non può essere imbarcata sull'aereo che la riporterebbe a casa sua. Viene così svilito il lavoro della Polizia Locale e mostra quanto sia superficiale il lavoro della politica che si sta riempiendo la bocca di parole che non servono a niente se non a parlare alla pancia delle gente. E nel frattempo le norme vengono lasciate a metà. I tamponi per gli espulsi devono essere obbligatori. La difficoltà di applicare le disposizioni in determinati contesti produce situazioni contraddittorie come questa ed è comprensibile, quindi, se i cittadini sviluppano atteggiamenti ostili”.