5.000 euro di multa

Polizia Ferroviaria e Fiamme Gialle sanzionano bar della stazione

Attività di ristorazione svolta alla luce del sole, senza le necessarie autorizzazioni amministrative

Polizia Ferroviaria e Fiamme Gialle sanzionano bar della stazione
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Per aver effettuato attività di ristorazione al tavolo senza la necessaria autorizzazione amministrativa, il titolare di una ditta individuale, è stato sanzionato dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza di Vicenza.

Somministrazione di snack o ristorazione?

Una cosa è, infatti, la semplice somministrazione di bevande, alimenti e snack preconfezionati, altra la preparazione sul posto di piatti, anche volanti, diciamo.

Il controllo è stato svolto congiuntamente, nei giorni scorsi, nell'esercizio ubicato in una stazione ferroviaria dell'Alto vicentino, dalla Sezione Polizia Ferroviaria di Vicenza e dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Thiene.

Il titolare, in verità, disponeva dell'autorizzazione per l'esercizio di mensa riservata però a soci ed iscritti di uno specifico sodalizio,  mentre al loro accesso effettuato durante l'ora di pranzo, i controllori in divisa, hanno constatato che nessuno dei circa venti avventori che stavano tranquillamente pranzando, risultava essere iscritto all’Associazione intestataria del permesso.

Tesserati o semplici clienti?

Sentito, lì per lì, a sommarie informazioni, anzi, nessuno dei “clienti” sembra sapesse che l’accesso era riservato esclusivamente ai soci regolarmente tesserati, anche perché né il titolare dell'esercizio, né i due collaboratori ascoltati, hanno preteso l’esibizione di alcun tipo di tessera associativa.

Per la verità (ndr), mascherare la reale condizione di semplice "cliente", con l'emissione di una tessera fittizia al fine di aumentare gli introiti, che in associazione godono, generalmente, anche di una tassazione agevolata, forse sarebbe stato ancor meno etico, ma tant'è: gli Agenti non avranno ritenuto di calcare ulteriormente la mano.

Ed insomma, non è restato altro che verbalizzare l'illecito amministrativo, il quale ha portato alla contestazione dell’esercizio dell’attività di somministrazione e di alimenti e bevande senza autorizzazione, con applicazione di sanzione amministrativa che va da un minimo di € 2.500,00 ad un massimo di € 15.000,00, ma che sarà estinguibile in misura ridotta, con il pagamento di 5.000,00 euro.

L'accertamento e le violazioni sono stati segnalati anche al Sindaco del comune interessato, quale Autorità competente in materia.

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