Posti i sigilli

Anche Vicenza costretta a spegnere gli autovelox di via Aldo Moro, oggetto di sequestro preventivo

Chiusi gli occhi elettronici lungo la trafficata strada ad alto scorrimento a seguito di un'indagine calabrese avviata circa un anno fa

Anche Vicenza costretta a spegnere gli autovelox di via Aldo Moro, oggetto di sequestro preventivo
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Tanto tuonò che piovve. Era l'estate scorsa quando da una indagine partita dalla Calabria, finirono nel mirino non già gli automobilisti ma, una tantum, gli Autovelox modello "T-EXSPEED v 2.0" per mancata omologazione: il legale rappresentante della società fornitrice, venne denunciato per frode in pubblica fornitura ed anche le Amministrazioni di Venezia e Vicenza dovettero fare i conti con la eventualità di spegnere gli apparecchi.

Il sequestro

Causa del sequestro, disse la Polstrada di Cosenza, l'assenza del prototipo del sistema di rilevamento, necessario per ottenere la regolare omologazione dello strumento. Vicenza, per la verità era stata risparmiata e non le venne imposto alcun obbligo di spegnimento.

A distanza di mesi, però, con la vicenda che evidentemente non era ancora stata definita nelle sua interezza, a Vicenza nella giornata di lunedì 10 febbraio 2025, l'Autovelox Modello "T-Expeed v 2.o" è stato nuovamente sequestrato e questa volta, però, inibito all'uso.

Gli apparecchi in questione sono quelli installati lungo via Aldo Moro, strada trafficatissima in zona est della Città.

I tanti risvolti della vicenda

Insomma, il dispositivo approvato ma non omologato costringe anche l'Amministrazione di Vicenza ad uno stop e, pur non essendo direttamente coinvolta nella questione giudiziaria, la vicenda potrebbe aprire altri scenari a partire da possibili ricorsi contro le sanzioni nel frattempo elevate, motivo per cui il Comando della Polizia Locale ha interessato l'Avvocatura perché siano valutati tutti i risvolti del caso: sia quelli positivi che quelli negativi.

Proprio l'Associazione di consumatori Altvelox, infatti, lo scorso autunno aveva presentato una denuncia nei confronti del Sindaco, degli assessori e polizia locale, sia pure essi non avessero alcuna relazione con la causa per mancata omologazione degli apparecchi.

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