Altro incidente mortale lungo la trafficatissima Strada Provinciale 248 "Marosticana"

Non passa settimana che non ci si debba occupare di incidenti, per di più mortali, che avvengono lungo la "Strada Provinciale 248 - Marosticana": nell'ordine, tra febbraio e marzo, a distanza di un mese esatto l'uno dall'altro, persero la vita due ciclisti travolti in zona Polegge.

Oggi tocca riferire di un'altra tragedia capitata in località Passo di Riva di Dueville (VI), sabato scorso 22 marzo 2025, quando una coppia appena uscita dal ristorante, alle 21:30 è stata travolta mentre attraversava la strada per tornare alla propria automobile.

A farne le spese è stato il 75enne Mirco Corà di Monticello Conte Otto, che è morto sul colpo, mentre Nadia Baù, la moglie 72enne, è stata trasportata dai sanitari del Suem all'ospedale di Vicenza in condizioni non gravi.

Residenti nella frazione di Cavazzale, i coiniugi avevano deciso di passare la serata al ristorante "da Pino" proprio avanti al quale, poi, è avvenuta la tragedia.

Mentre ora si parla dello sfortunato Corà, se ne tratteggia il carattere e si ricorda della sua passione per il calcio che lo aveva visto promotore del locale Club biancorosso, riprendono le polemiche sulla sicurezza stradale lungo la trafficatissima "Marosticana".

Anche in questo caso l'investitore, ora indagato per omicidio stadale dell'uomo e lesioni procurate alla consorte, avrebbe riferito di non essersi accorto della coppia che stava attraversando.

Poca illuminazione, distrazione, velocità? Lo diranno i militari dell'Arma accorsi sul posto alla fine delle loro indagini nel corso delle quali stanno comprensibilmente mantenendo il riserbo anche sulle generalità dell'investitore.

Alla difficoltà di riportare queste tristi corcostanze, in questa occasione si aggiunge la testimonianza di tale Monica Ceccon, impiegata al Ristorante "da Pino", che con i due coniugi aveva chiacchierato piacevolmente e scherzato sino a pochi minuti prima della tragedia, essendo in confidenza con i due anziani ospiti coi quali intratteneva anche rapporti amicali in paese dove essi erano stimati e benvoluti.