L'arresto

Fermato il pirata della strada che ha investito e ucciso il 13enne Stefano Angonese

La tragedia si è verificata nella serata di domenica 7 settembre 2025, lungo contrà Tortima a Lusiana-Conco. Il padre Moreno: "Resti sempre nel mio cuore"

Fermato il pirata della strada che ha investito e ucciso il 13enne Stefano Angonese

A Lusiana-Conco il dolore e l’incredulità per quanto accaduto sono incommensurabili. “Resti sempre nel mio cuore” ha scritto su Facebook Moreno, papà di Stefano Angonese (in copertina), 13enne che nella serata di domenica scorsa, 7 settembre 2025, ha drammaticamente perso la vita dopo essere stato investito, insieme a un amico, da un pirata della strada che, a seguito di quanto accaduto, ha ingranato la marcia senza prestare soccorso.

Attraverso una nota stampa, i Carabinieri della Compagnia di Bassano del Grappa hanno fatto sapere che, circa una mezz’ora dopo la tragedia, il conducente della Volkswagen Golf grigia che ha travolto Stefano è stato fermato.

L’incidente

Innanzitutto, i militari dell’Arma hanno ricostruito la dinamica dei fatti. Stefano e il suo amico, intorno alle 20,30 di domenica 7 settembre 2025, stavano percorrendo a piedi contrà Tortima a Lusiana-Conco, in direzione sud/Bassano del Grappa.

La frazione di Tortima lungo la strada della “Fratellanza”

All’improvviso, però, tra i civici 25 e 43, sulla via è sopraggiunta un’autovettura Volkswagen Golf grigia, sulla stessa direzione, che li ha travolti da dietro.

A seguito dell’investimento, il conducente del veicolo è scappato, facendo perdere le sue tracce, senza prestare alcun soccorso ai due ragazzi. Purtroppo, Stefano ha avuto la peggio: il 13enne, infatti, è morto sul colpo. Il suo amico, invece, è stato colpito meno violentemente e ha rimediato lesioni alla gamba sinistra, guaribili in sette giorni.

La ricerca del colpevole

Sul luogo dell’incidente mortale sono intervenuti i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Bassano del Grappa e della Stazione di Lusiana-Conco. Nel corso del rilievi foto-planimetrici, i militari dell’Arma hanno rinvenuto sia il copri-specchietto esterno di colore grigio, sia lo specchio dell’auto che ha investito i due 13enni. Da lì è stato possibile risalire alla Volkswagen Golf.

Le immediate indagini dei militari della Compagnia Carabinieri di Bassano del Grappa, con il coordinamento della Procura di Vicenza, condotte attraverso la visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza privata e pubblica, l’analisi dei varchi stradali e l’accurata attività di repertamento, hanno permesso agli operanti di individuare un veicolo compatibile per marca, conformazione e colore, con quella coinvolta nel grave sinistro stradale, la quale è risultata essere intestata e in uso a un 23enne di Cartigliano.

Fermato un 23enne

La vettura è stata così individuata ferma nelle vicinanze di un’abitazione del prevenuto, la quale presentava danni del tutto compatibili con la dinamica dell’incidente.

Rintracciato il 23enne, fortemente indiziato di essere il conducente della vettura responsabile dell’omicidio stradale, con fuga e omissione di soccorso, è stato condotto negli Uffici della Compagnia Carabinieri di Bassano del Grappa per i successivi accertamenti.

Arresti domiciliari

Sul posto è intervenuto direttamente il Sost. Proc. in turno della Procura di Vicenza.

Dopo l’interrogatorio e dell’indiziato e di un suo amico, presente all’interno dell’autovettura al momento dell’incidente e quindi persona informata sui fatti, il sostituto procuratore ha emesso, alla presenza di un legale nominato d’Ufficio, un provvedimento di fermo di indiziato di delitto per il 23enne, cui hanno dato esecuzione i Carabinieri della Compagnia di Bassano del Grappa.

Il 23enne è stato accompagnato nella sua abitazione, in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

“Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte del Comando procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna”.