Valle dell'Agno

L'Agno inghiotte un'auto con due persone a bordo: trovati i corpi dei due dispersi

Nottata di eccezionale maltempo mette in ginocchio l'intera valle. Intera Regione ancora in allerta gialla.

L'Agno inghiotte un'auto con due persone a bordo: trovati i corpi dei due dispersi
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Erano ancora le 15 di ieri pomeriggio giovedì 17 aprile 2025 quando la pagina del Comune di Valdagno sull'Emergenza Maltempo avvertiva:

"I tecnici del Comune, con il supporto delle squadre di protezione civile stanno intervenendo sul territorio, per far fronte ai disagi causati dal maltempo. In caso di situazioni di emergenza e necessità vi invitiamo a contattare il numero della Protezione Civile".

La comunicazione che seguiva aveva il seguente tenore:

"Avviso di criticità idrogeologica e idraulica fino alle 20:00 di Venerdì 18 aprile 2025 - Previsioni meteo: Nel pomeriggio/sera di oggi, giovedì 17, tempo instabile con precipitazioni irregolari a prevalente carattere di rovescio o locale temporale più probabili su zone montane e pedemontane con tendenza al diradamento dalla serata.
Venerdì 18 tempo variabile a tratti moderatamente instabile con precipitazioni sparse anche con rovesci più probabili fino al primo pomeriggio e in genere di modesta entità".

Insomma, la situazione era critica ma non si poteva certo pensare che appena 5 ore dopo a Valdagno (VI) l'acqua dell'Agno, si sarebbe mangiata il Ponte dei Nori trascinando con sè un'automobile su cui viaggiavano padre e figlio i quali erano poi stati dati per dispersi.

Nella mattinata è stato trovato privo di vita il corpo del 65enne Francesco Leone Nardon rinvenuto dai Vigili del fuoco nel bacino di laminazione di Trissino, a diversi chilometri dal luogo in cui l'auto è stata inghiottita dalle acque dell'Agno.

Per tutta la notte squadre dei Vigili del fuoco hanno cercato i due uomini, il padre di cui si è detto ed il figlio Francesco, 21enne, che manca ancora all'appello e proprio con il genitore, sembra si stesse recando a Valdagno per dare manforte alle squadre della Protezione civile.

Ponte dei Nori investito dalle acque dell'Agno

Ponte dei Nori, investito e gravemente danneggiato dalla piena intorno alle 20:00 di ieri, si trova nella zona sud di Valdagno, all’ingresso alla città. (Nella tabella le precipitazioni registrate da Arpav)

Precipitazioni registrate a Valdagno tra il 17 ed il 18 aprile 2025

Il maltempo non aveva smesso un momento, durante la giornata, di interessare tutta l'area pedemontana e prealpina del vicentino, tanto che era stato aperto il bacino di laminazione di Montebello Vicentino dove trovano sfogo l'Agno ed il Guà e poi anche quello di Caldogno che mette in sicurezza il Timonchio.

Di quello che gli è capitato in paese, è testimone lo stesso sindaco, Maurizio Zordan, che ha comunicato:

"Il crollo ha interessato il ponte tra via Terragli e via Fermi ed è stata parzialmente chiusa anche la strada in zona Molini d’Agno, per uno smottamento della collina. Squadre di protezione civile ed imprese incaricate, si sono però occupate di ben sei altri cedimenti registrati in tutto il Comune".

La furia dell'Agno su Ponte dei Nori

L'Assessore all'Ambiente e alla Protezione Civile della Regione Veneto, Gianpaolo Bottacin, dal canto suo ha riferito dell'esondazione anche del torrente Rio in zona Borne, della chiusura del ponte a Brogliano investito dalla piena e di un altro centinaio di interventi di soccorso svolti in tutta la valle dell’Agno i cui sindaci sono stati invitati ad attivare le rispettive organizzazioni di volontariato.

Portata d'acqua registrata da Arpav a Brogliano tra il 17 ed il 18 aprile 2025

 

Livello idrometrico, precipitazioni, registrate dall'Arpav a Brogliano tra il 17 ed il 18 aprile 2025

Ora al centro dell'attenzione sono appunto il Ponte dei Nori e quello di Brogliano.

Smottamenti, caduta di alberi, pali della luce ed interruzioni stradali, peraltro, sono stata la costante delle ultime 24/36 ore, in tutta la Provincia ed un po' tutti i Comuni dell'area pedemontana da Recoaro e giù, giù fino a Montecchio Maggiore, Arzignano e Vicenza, si stanno leccando le ferite con interventi di Protezione civile, Vigili del fuoco e personale di Vi.abilità che corrono per la messa in sicurezza dei vari siti.

L’allerta diramata dalla Regione, così come da Valdagno, come scritto in apertura, resta confermata almeno fino alle 20 di oggi, venerdì 18 aprile 2025, per rischio idrogeologico e idraulico.

Continuano intanto le ricerche di Francesco Nardon, il 34enne, che ha perso il papà che era con lui nell'auto inghiottita dal Ponte dei Nori, mentre sul disastro è intervenuto lo stesso presidente della Regione Veneto, Luca Zaia:

“Sto seguendo con apprensione le ricerche di uno dei due dispersi, padre e figlio, che ieri sera sono caduti con l’auto nella voragine di ponte dei Nori a Valdagno. Per l’altro, purtroppo, le speranze sono già finite: il corpo è stato individuato nel bacino di laminazione di Trissino, 10 km più a valle, e le squadre dei sommozzatori sono al lavoro per il recupero. Esprimo il mio cordoglio alla famiglia e alla comunità di Valdagno, che in questo venerdì santo viene colpita tanto duramente da un’ondata di maltempo eccezionale per violenza e quantità di pioggia caduta.

Ringrazio la Protezione civile regionale, il Genio civile, tutti i volontari e gli angeli del soccorso che in queste ore stanno lavorando nella Valle dell’Agno e nelle aree colpite da maltempo. Il genio civile di Vicenza, in particolare, ha aperto in serata le casse di espansione di Montebello, Trissino e Caldogno per contenere la piena del Bacchiglione: ancora una volta queste opere di difesa del suolo hanno salvato il Vicentino dalle conseguenze del maltempo. Sottolineo, solo per far comprendere la portata dell’evento meteo, che sono caduti in media oltre 100 mm di pioggia sull’Ovest Vicentino, con picchi a Valli del Pasubio (134 mm) e a Staro (191 mm), su terreni che da lunedì hanno assorbito già 70-120 mm di acqua".

Dispersi: trovato anche il corpo di Francesco Nardon

Poco dopo le undici di oggi, venerdì 18 aprile, lungo l'Agno, è stato individuato il corpo di Francesco Nardon, anche lui dato per disperso come il padre Leone, già trovato morto nel laminatoio di Trissino.

Il cadavere del figlio è riaffiorato più a monte, lungo il fiume Agno.

I due si erano messi a disposizione per aiutare i concittadini che avevano subito danni dalle forti precipitazioni di giovedì e mentre attraversavano in auto il Ponte dei Nori, quello è sprofondato inghiottendoli.

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