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Covid, Zaia: “Curva contagi lunga, non si abbassa” | +4211 positivi | Dati 18 dicembre 2020

Il Governatore: "Curva molto diversa da marzo, è più lunga. E questo perché non abbiamo avuto due mesi di lockdown. Ecco il perché delle misure restrittive".

Covid, Zaia: “Curva contagi lunga, non si abbassa” | +4211 positivi | Dati 18 dicembre 2020
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Continua a preoccupare la curva del contagio in Veneto, che stenta a scendere. E la Regione si conferma come quella con più positivi in Italia.

Covid, Zaia preoccupato per la curva dei contagi

Pur essendoci timidi segnali di assestamento e di calo della curva, la situazione epidemiologica in Veneto resta preoccupante. Rispetto a marzo, infatti, senza i due mesi di lockdown generale, i positivi restano molti. Troppi. E con queste premesse, il Governatore Luca Zaia, ha voluto chiarire la propria posizione anche in merito all’ordinanza restrittiva adottata dalla Regione.

“Il dato che viene fuori dalle nostre analisi è che c’è un timido segnale regionale. Ma permangono grossi problemi come a Verona in cui la situazione delle terapie intensive è critica – ha spiegato nel corso del consueto bollettino con la stampa il Governatore Zaia – Dobbiamo darci delle regole. La curva scenderà, andrà anche a zero, ma non sappiamo quando.

Se si sposta troppo in là è un problema, soprattutto per i malati non Covid. In questo momento ci sono 587 terapie intensive occupate, senza Covid ne avremmo in media circa 250. E’ un grande impegno. Rispetto a marzo la curva è molto più ampia, perché non abbiamo avuto due mesi di lockdown come in quel periodo. Ecco perché abbiamo adottato queste misure. Non abbiamo contezza delle regole nazionali”.

Attualente il Veneto resta dunque la Regione con il maggior numero di positivi individuati dai test. C’è da dire che questo dato, come pure confermato da Zaia, non è sempre di facile riscontro. Perché non è al momento facile sapere quanti tamponi (molecolari e rapidi) effettivamente facciano le altre regioni italiane.

Sotto la lente di Zaia, infatti, c’è l’aspetto del conteggio reale dei tamponi. Nel bollettino nazionale vengono rilevati solo quelli molecolari. Ma da tempo le autorità sanitarie venete inviano al Ministero della Salute anche i numeri di quelli rapidi. Se venissero conteggiati tutti, evidentemente, la percentuale dei positivi sul totale calerebbe.

“Sono 3082455 i tamponi molecolari in totale dall’inizio, 18740 nelle ultime 24 ore, più 33636 di tamponi rapidi, per un totale di 52376 in un giorno. 8 per cento di incidenza dei positivi. Sono 209220 i positivi in totale, nelle ultime 24 ore 4211, che ci pone come la regione con più positivi d’Italia, anche se non sappiamo quanti tamponi in totale fanno le altre regioni. Totale positivi oggi 98014.

Un 70 per cento di accessi al pronto soccorso torna a casa per le cure. 3298 ricoverati in totale che drenano il doppio dei letti, come se avessimo occupato 6mila letti per il team che serve. 365 in terapia intensiva, meno 13 rispetto a ieri, 2933 in area non critica, meno venti in 24 ore. Totale dei morti: 5268, più 107 in un giorno. Dimessi: 9245, 158 solo ieri”.

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