La anestesista dello Iov a Zaia: "Colpa tua se il Covid è entrato in casa mia!"
L'anestesista rianimatore a testa bassa: "Il mio cucciolo di 5 anni positivo e ha febbre, io da ieri ho sintomi". Sotto accusa i test rapidi nelle materne.
Il duro atto di accusa di una anestesista rianimatore allo Iov (Istituto Oncologico Veneto) nei confronti della politica dei tamponi rapidi nelle scuola materne. Maria Elena Martinez è un medico e una mamma, ma anche una donna impegnata alla quale il senso civico certo non manca: è per questo che bersaglio della sua critica non poteva non essere il governatore regionale, per il suo peso istituzionale.
Medico dello Iov attacca Zaia e test rapidi nelle scuole
"Zaia io i compiti a casa li ho fatti per il Covid: mascherina sempre, uscite solo indispensabili, lontano dai miei genitori e mio fratello disabile... Ma tu?
Usi un test rapido poco sensibile per tracciare all'interno di una scuola materna i contatti con positivi noti.
Cioè non ti importa se i piccoli e le loro famiglie prendono il Covid. E' grazie a te se il virus è entrato in casa mia!"
Questa la provocazione nei confronti del governatore e dell'approccio utilizzato a livello regionale per il tracciamento nelle scuole, di Maria Elena Martinez, dirigente medico allo IOV, Istituto Oncologico Veneto, originaria di Bassano del Grappa ma residente a Padova.
L'atto d'accusa ai test rapidi nelle materne
La donna, anestesista rianimatore (alle scorse elezioni regionali candidata come capolista a Padova - e in lista anche a Vicenza - per "Veneto Ecologia Solidarietà"), attacca le scelte del presidente della Regione senza mezzi termini, scrivendo in un post sui social che "la Sanità e i Veneti sopravvivono nonostante te, non grazie a te!". Già ieri Martinez aveva postato un aggiornamento sulle sue condizioni di salute:
"Ho forti Brividi febbre mi sa che inizia. Il mio cucciolo di 5 anni positivo al Covid e ha febbre. Tutto perché? Nelle scuole materne quando c'è un positivo fanno test rapidi ai contatti, se un insegnante è negativo non va in isolamento, finché non ha sintomi e fanno un test molecolare, intanto ha involontariamente contagiato altri bimbi".
E ancora:
"In luoghi ad alto rischio, con contatti diretti si usa un test rapido che perde il 30% dei contagi? Ditelo che non ve ne frega nulla se ci ammaliamo tutti in Veneto. Oggi tampone a me, mio marito, mio figlio di 10 anni e mia figlia di 8 mesi...speriamo. Il Marito rapido negativo, in 70mq in 5 come ci si isola????"
"Se avessi ascoltato Crisanti..."
Di qui l'amara chiosa, che riapre una "ferita" in Veneto ancora aperta:
"Se avessi ascoltato Crisanti (sempre riferito a Zaia, ndr.) oggi potremmo essere più liberi, felici e tracciati! Sei un incompetente ignorante e te lo dice una Anestesista rianimatore! Ps: guarda i veri numeri degli ospedali e mettiti una mano sulla coscienza così non si può andare avanti! Nel frattempo io tento (in attesa del tampone) di non contagiare la più piccola di casa, ma sarà dura".
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