Sci e impianti chiusi, Zaia: “Preoccupazione è il lavoro, non andare a sciare"
Nel frattempo Austria e Svizzera hanno già aperto gli impianti sciistici.
Ancora nessuna certezza sul prossimo Dpcm.
Preoccupazione economica
Durante la conferenza stampa di oggi, venerdì 27 novembre 2020, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia ha voluto rispondere a tutti coloro che stanno commentando negativamente la richiesta di poter aprire gli impianti sciistici.
“Leggo fin troppi commenti dove viene detto che l’unica mia preoccupazione in questo momento di pandemia è quella di andare a sciare. Ebbene vorrei dire a queste persone che io non vado di certo a sciare ma il vero tema è la preoccupazione economica dei lavoratori. Se invoco il rispetto per i lavoratori degli ospedali e di coloro che curano i malati, non capisco perché i lavoratori della montagna invernale devono essere figli di un dio minore. Credo che, come presidente, sia giusto porre la questione”.
Servono i ristori
Zaia ha inoltre precisato che:
“Ho chiesto al Governo che, nel prossimo Dpcm, sia affrontato in modo chiaro il tema della montagna invernale, anche dove non ci sono gli impianti sciistici. Mi hanno garantito che se si arriverà alla decisione delle chiusure degli impianti lo si farà solamente con la certezza assoluta della presenza dei ristori. Dico solo che le notizie che ci giungono è che Austria e Svizzera hanno gli impianti sciistici aperti, se noi invece dovessimo restare chiusi significa allora che il virus si è fermato solo in Italia, è imbarazzante doverlo giustificare. Abbiamo un sacco di giovani stagionali che si ritrovano a piedi”.
LEGGI ANCHE:
Boom contagi nella Valle dell’Agno: in arrivo ordinanze di chiusura? Ma no “zona rossa”