"Giornata del Ringraziamento", le foto dei 150 trattori che celebrano l'inizio dell'anno agrario a Scaldaferro
Custodia del creato, legalità ed agromafie sono i tre macro-temi che i Vescovi italiani hanno individuato per l'inizio di questo anno agrario.
Il presidente di Coldiretti Vicenza Martino Cerantola: “In prima linea per salvaguardare imprese e cittadini dall’impellente minaccia dello sviluppo delle produzioni di “cibo” sintetico”.
"Giornata del Ringraziamento", le foto dei 150 trattori che celebrano l'inizio dell'anno agrario a Scaldaferro
Domenica 13 novembre al Santuario di Scaldaferro oltre 150 trattori hanno sfilato, a partire da Pozzoleone, per celebrare l’inizio dell’anno agrario, alla presenza di numerosi agricoltori ed allevatori del territorio berico, nonché di Beniamino Pizziol, vescovo di Vicenza, ad una delle ultime uscite ufficiali.
Custodia del creato, legalità ed agromafie sono i tre macro-temi che i Vescovi italiani hanno individuato per questa 72a Giornata del Ringraziamento, che non è un momento di riflessione e festa per il solo mondo agricolo, ma per la società tutta, come ha tenuto a precisare il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola.
Minaccia del "cibo sintetico": danno al made in Italy, all'economia e alla salute
“L’attenzione di Coldiretti è tutta concentrata sulla minaccia rappresentata dal “cibo” sintetico, che se non verrà immediatamente bloccato – spiega il presidente Cerantola – rischierà di finire in breve tempo sulle nostre case, provocando un danno ingente al made in Italy, quindi alle imprese ed all’economia dei territori, nonché alla salute di ciascun cittadino”.
Temi sui quali ha posto l’accento, nella propria omelia, anche il vescovo Beniamino, che ci ha tenuto a sottolineare l’importante ruolo svolto dal mondo agricolo nel corso della pandemia: “gli agricoltori non si sono mai fermati. Hanno continuato a garantire alla comunità il cibo indispensabile per vivere”.
Agromafie, agricoltori custodi del creato e legalità: i temi della giornata
Le agromafie, sono un "tema caldo" di questo evento, dato che mettono a rischio il mondo agricolo che si caratterizza per un’economia pulita e proprio per questo è facile preda del sistema malavitoso, che ha l’esigenza di rimettere in circolo il denaro sporco in attività che godono di buona reputazione. Gli agricoltori sono custodi del creato: “Anche sotto questo punto di vista, il ruolo di agricoltori ed allevatori quali custodi del creato appare imprescindibile. Non possiamo abbandonare la terra che ci dà la vita. Ed il nostro non è un atteggiamento utilitaristico – sottolinea il presidente Cerantola – ma di profondo rispetto nei confronti del territorio e dell’ambiente." La terra, però, va anche protetta da chi tenta di approfittarsene per un facile profitt, secondo il principio della legalità.
Ora, un'altra minaccia: il “cibo” sintetico che si sta facendo largo sul mercato e che a breve, avvertono con preoccupazione le associazioni di categoria, rischia di arrivare sulle tavole dei consumatori
Ecco quindi il monito dei Vescovi italiani per i quali: “Occorre ricordare che abbiamo una responsabilità nello stile di vita che adottiamo anche quando compriamo i prodotti agricoli. Possiamo diventare protagonisti di un’economia giusta o rafforzare strutture di peccato”.
L'appello agli agricoltori arriva anche dal Presidente Cerantola che chiede di continuare a promuovere lavoro ed ambiente, perché solo così si può dimostrare che è possibile un modello di agricoltura sostenibile, ma non manca un ringraziamento ai cittadini consumatori, che, con l’acquisto di prodotti di aziende agricole che operano rispettando la qualità sociale ed ambientale del lavoro, dimostrano la direzione reale verso cui la nostra società vuole andare.