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Cosa fare a Vicenza e provincia: gli eventi del weekend (5 e 6 febbraio 2022)

Ecco una selezione di appuntamenti imperdibili per il fine settimana in arrivo.

Cosa fare a Vicenza e provincia: gli eventi del weekend (5 e 6 febbraio 2022)
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Un territorio tutto da esplorare, un mare di eventi da seguire, angoli pittoreschi da scoprire... il fine settimana si avvicina e noi vogliamo darvi una mano per scegliere gli appuntamenti più interessanti da seguire. Ecco una guida delle occasioni da non perdere!

Cosa fare a Vicenza e provincia: gli eventi del weekend

  • "Aladin. Il musical geniale" - Vicenza (sabato 5 e domenica 6 febbraio)

Arriva finalmente al Teatro Comunale di Vicenza lo spettacolo “Aladin. Il musical geniale” ideato e diretto da Maurizio Colombi, con le musiche originali e gli arrangiamenti musicali di Davide Magnabosco, Alex Procacci, Paolo Barillari, inizialmente previsto a metà gennaio e poi saltato a causa dei Covid: sabato 5 febbraio alle ore 18.00 e domenica 6 febbraio alle ore 17.00 il sontuoso family show ispirato a una delle più celebri novelle delle “Mille e una notte” sarà sul palcoscenico della Sala Grande con il suo cast di venti artisti tra attori, cantanti e ballerini e la sua storia dal sapore fiabesco che da secoli alimenta in Europa il mito d’Oriente.

Lo spettacolo è un musical dal sapore comico, ricco di ironia e di trovate di grande effetto, adatto ad un pubblico di tutte le età, portato in scena da un cast creativo molto collaudato, composto da Alessandro Chiti per la scenografia (che prevede ben 24 cambi di scena) e il disegno luci curato da Christian Andreazzoli, con quadri che sveleranno paesaggi desertici, il sontuoso palazzo del Sultano, il balcone di Jasmine sul giardino del palazzo, il fervente mercato della città, la prigione, la bottega di Aladin, la grotta del tesoro e il romantico volo di Aladin e Jasmine sui tetti di Bagdad, per un’ambientazione sognante e fiabesca, degna del titolo.

Dopo il debutto al Teatro Brancaccio di Roma a fine dicembre, il musical nella nuova versione riprenderà la sua tournée e così “Aladin. Il musical geniale” potrà portare la sua dose di buonumore e fascino orientaleggiante in giro per i palcoscenici italiani. I due autori, Maurizio Colombi, regista, autore e attore con Alessandro longobardi, direttore artistico del Teatro Brancaccio, tornano infatti insieme per questo nuovo spettacolo con l’intento di replicare il grande successo di “Rapunzel il Musical”, “Peter Pan il musical” e “La Regina di Ghiaccio il musical”. Il nuovo show ripercorre le avventure di Aladino e del genio della lampada, in una sontuosa ambientazione mediorientale con alcune contaminazioni in stile Bollywood nelle musiche originali e negli arrangiamenti musicali, con brani originali composti dagli autori e un medley di successi internazionali, arricchito dagli scintillanti e curatissimi costumi di Francesca Grossi e dalle coreografie di Rita Pivano. Gli effetti speciali di grande impatto visivo sono curati da Erix Logan (tra tutti, le apparizioni e le sparizioni dei due geni e le trasformazioni di Aladin); Il disegno fonico è di Emanuele Carlucci, mentre i contributi video sono di Claudio Cianfoni.

Nella storia ci saranno ovviamente tutti i personaggi della fiaba: Aladin, interpretato da Giovanni Abbracciavento, la bellissima Jasmine, solo in apparenza indifesa, in realtà caparbia e determinata impersonata da Emanuela Rei, attrice in numerose serie tv per ragazzi, il Genio della lampada, l’attore e cantante Umberto Noto e il Genio dell’anello, pasticcione e maldestro ma di animo buono, a cui presta volto e voce Michele Savoia; e ancora il potente e malvagio Jafar, consigliere del Sultano, interpretato da Maurizio Semeraro e la mamma di Aladin (Fulvia Lorenzetti). Accanto a loro saranno in scena personaggi inediti come Abdul, il ladruncolo amico di Aladin, Aisha l’ancella amica di Jasmine, Coco la simpatica scimmia ammaestrata, Skifus l’assistente di Jafar, guardie e concubine varie.

La riscrittura di una delle più belle fiabe di tutti i tempi diventa così un musical originale e irriverente che gioca con gli equivoci per incantare grandi e piccoli in un’atmosfera spettacolare, ricca di magia, avventura, risate e musiche strepitose, due ore di leggerezza e divertimento assicurati. I possessori dei biglietti potranno assistere alle date di recupero dello spettacolo “Aladin. Il musical geniale”, mantenendo il giorno scelto (sabato o domenica) al momento; per il musical sono in vendita ancora dei biglietti. Da sabato 5 febbraio sarà aperto, un’ora prima dell’inizio degli spettacoli, il bar nel piazzale esterno del Teatro.

I biglietti per lo spettacolo costano 39 euro l’intero, 34 euro il ridotto over 65 e 23 euro il ridotto under 30; è previsto uno sconto famiglia, acquistando 2 biglietti adulti (intero o over 65), i ragazzi fino a 12 anni pagano solo 10 euro. Lo sconto è applicabile solo alla cassa. I biglietti sono in vendita alla biglietteria del Teatro, appuntamento obbligatorio , dal martedì al sabato dalle 15 alle 18.15, al telefono, chiamando lo 0444-324442 (nei giorni di apertura dalle 16 alle 18) oppure online sul sito www.tcvi.it ; possono essere acquistati anche con 18 App e con la Carta del Docente.


  • Mostra "La fabbrica del Rinascimento" - Vicenza (sabato 5 e domenica 6 febbraio)

Alla metà del Cinquecento a Vicenza accade qualcosa di unico, per certi aspetti incredibile. Fra le aree più dinamiche in Europa per la produzione e per il commercio della seta, la città, forte di una ricchezza crescente, scommette sulla trasformazione della propria immagine di “luogo di provincia” attraverso l’arte e l’architettura d’avanguardia, diventando una vera capitale della cultura. Committenti colti e cosmopoliti, i nobili vicentini credono alle visioni di un gruppo di giovani artisti geniali, ambiziosi, che diverranno famosi in tutto il mondo. A legarli è la passione per l’arte nuova nutrita dall’Antico, nata nella Roma di Michelangelo e Raffaello, quella che Vasari definirà la “maniera moderna”. Ai giovani artisti è ben chiaro che la forza dirompente di questo nuovo linguaggio permetterà loro di sfidare e scalzare i venerati e celebri maestri e i loro modelli tradizionali, dominanti a Venezia.

Sono il genio dell’architettura Andrea Palladio, i pittori Paolo Veronese e Jacopo Bassano, il grande scultore Alessandro Vittoria.

È da queste premesse che prende avvio la mostra, unica nel suo genere, che intrecciando capolavori assoluti di pittura, scultura e architettura, accostati a libri, tessuti, oggetti preziosi, arazzi, trasporterà i visitatori indietro nel tempo, all’interno della sorprendente “fabbrica” del Rinascimento, raccontando trent’anni dell’eccezionale vita artistica di Vicenza, dal 1550 all’inaugurazione del teatro Olimpico nel 1585.

Le opere esposte, molte delle quali presentate per la prima volta in Europa o in Italia, provengono dai maggiori musei del mondo, come il Musée du Louvre di Parigi, il Museo Nacional del Prado di Madrid, il Victoria & Albert Museum di Londra, il Walters Art Museum di Baltimora, negli Stati Uniti, il Kunsthistorisches Museum di Vienna; ma anche dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, dalla Galleria Borghese di Roma, dai Musei Vaticani, solo per citarne alcuni.

Lungo il percorso espositivo, il visitatore entrerà “letteralmente” nella bottega degli artisti e dei loro meccanismi di produzione della bellezza, scoprirà come nascevano i capolavori attraverso un confronto diretto con i committenti, i modelli originari, i disegni, i bozzetti, il metodo di lavoro.

Grazie a un team di specialisti di storia economica, sarà possibile conoscere anche i prezzi delle opere esposte e paragonarli agli oggetti della normale vita delle persone di allora. Scopriremo così che un paio di guanti ‘da signore’ o un arazzo avevano un valore di gran lunga superiore rispetto a uno dei capolavori della pittura mondiale, Due cani da caccia di Jacopo Bassano, in arrivo dal Louvre di Parigi.

Luogo di svolgimento: Basilica Palladiana
Piazza dei Signori
Vicenza

Biglietti

Online: https://www.ticketlandia.com/m/la-fabbrica-del-rinascimento
Call center: +39 0444 326418 / biglietteria@mostreinbasilica.it / da lunedì al venerdì 10 – 13 / 15 – 18

Acquisto in loco

Biglietteria del Teatro Comunale Città di Vicenza, viale Mazzini 39
Biglietteria IAT, piazza Matteotti 12, tutti i giorni dalle 9 alle 17.30: 0444 320854, iat@comune.vicenza.it
Biglietteria in Mostra presso Basilica Palladiana
Tariffe biglietti (audioguida inclusa)

Singoli
Intero: € 13,00
Ridotto: € 11,00 (valido per over 65; studenti universitari con tesserino; convenzioni)
Ridotto under 18: € 5,00 (valido per ragazzi da 11 a 17 anni)
Speciale aperto: € 16,00 (permette la visita alla mostra in ogni momento, senza necessità di fissare una data ed una fascia oraria precise. Acquistabile sia in biglietteria, che online. Consigliato anche come regalo)
Ingresso gratuito (valido per bambini da 0 a 10 anni (non in gruppo scolastico); giornalisti accreditati; accompagnatori di persone con disabilità); 1 accompagnatore per gruppo

Gruppi
Adulti: € 11,00 (prezzo valido per gruppi di minimo 10 persone. È prevista la gratuità per un accompagnatore per gruppo)
Scuole: € 5,00 a studente (prezzo valido a studente. Sono previste gratuità per 2 accompagnatori per classe)


  • “L'Antikuario” al Teatro Busnelli - Dueville (sabato 5 e domenica 6 febbraio)

Doppio appuntamento al Busnelli per il debutto della compagnia teatrale duevillese La Calandra, col nuovo spettacolo “L'Antikuario”, sabato 5 febbraio ore 20.45 e domenica 6 febbraio alle 17. Il contesto in cui la commedia viene presentata al pubblico dei compaesani sarà la ventiduesima edizione della rassegna “Radici” di teatro popolare, organizzata da Dedalofurioso e dalla stessa compagnia La Calandra, con il patrocinio del Comune.

“L'Antikuario ha avuto una 'gestazione' da record”, raccontano regista e interpreti della compagnia La Calandra, “perché ha dovuto attendere ben due anni prima di debuttare, a causa dell'arresto forzato delle attività teatrali dovuto al periodo pandemico. Non vediamo l'ora di ritrovare il nostro pubblico e tornare a divertirci assieme sul palcoscenico del Busnelli”. La commedia brillante, in italiano e dialetto, è liberamente tratta da "La Famiglia dell'Antiquario" di Carlo Goldoni, con la regia e l'adattamento di Davide Berna e l'aiuto alla regia di Bruno Salgarollo.

La scena si apre in casa dell'antiquario conte Anselmo Terrazzani: il conflitto tra la contessa Isabella, sua moglie e Doralice, figlia del mercante Pantalone e moglie di Giacinto, figlio dei Conti, pare essere senza fine. La differenza di classe sociale, l'orgoglio delle dame, la disonestà dei servitori e la superficialità di cattivi consiglieri sembra far volgere le cose al peggio. Tutto ciò, però, non pare turbare il padrone di casa, che pensa solo al suo museo d’antichità per il quale spreca tutti i soldi, venendo ingannato dal servitore Brighella con l’aiuto dell’amico Stringa. L'unica persona che pare assennata è il vecchio ed onorevole commerciante Pantalone che si preoccupa di salvare le sorti della casa e il buon nome della figlia, cacciando le persone che fomentano litigi e malignità. Con somma pazienza e la giusta dose di risolutezza, Pantalone riuscirà nell’intento di far convivere suocera e nuora. Un classico di Carlo Goldoni proposto in una messa in scena contaminata dalla contemporaneità, dove dialoghi, costumi, scenografie e musiche proietteranno lo spettatore in un 1750 non esattamente tradizionale.

Le prevendite saranno effettuate di persona presso la biglietteria del Cinema Teatro Busnelli mercoledì 2 febbraio dalle ore 9 alle 12 e sabato 5 febbraio dalle ore 15.30 alle 18. Info e prenotazioni: 348 8554653. L'ingresso è con biglietto intero 8€ e ridotto 6€ e obbligo di Super Green Pass e mascherina ffp2. Abbonamento 45€ Ulteriori informazioni sulla pagina facebook “Busnelli Cinema Teatro”.


  • Andrea Pennacchi a teatro - Schio (sabato 5 e domenica 6 febbraio)

L'attore padovano vero mattatore di Propaganda Live su La 7 ha portato in tivu il prototipo del Veneto integralista ricevendo grandi consensi. Il suo personaggio è una critica e un grande amore per le debolezze di un popolo che si è perso nel leghismo. A Schio mette in scena un racconto epico, quello dei grandi miti greci.

Andrea Pennacchi: EROI
Sabato 5 febbraio 2022, ore 21 - Teatro Astra Schio
Cosa rimane oggi dell’Iliade? È possibile raccontare ancora l'Odissea?
Eppure basta poco: basta trovare un episodio che risuoni della tua esperienza personale e lo puoi usare come grimaldello per entrare in una fortezza piena di tesori, intimorito e umile di fronte alla bellezza. È stato scelto il racconto, più vicino possibile a quello originario del primo grande narratore della storia, per permettere a ognuno degli spettatori di “vedere” nella propria mente, di riempire le parole del narrato con le immagini della propria fantasia. Andrea Pennacchi utilizza i ricordi di scuola, il padre che gli regala una copia dell’Iliade, e da qui parte per un’affabulazione dove si incontrano Bush e Agamennone, Omero e Kill Bill, San Siro (nel senso dello stadio) e l’Iraq, maestri di judo ed eroi della mitologia. Incorniciato da due spade chiamate a simboleggiare le armate dei troiani e degli achei, il racconto fa della città di Troia uno «Stato canaglia» e della bella Elena il primo caso di «disinformazione bellica» della storia, regala infiniti spunti di riflessione sulla violenza e sulle economie della guerra e sulla vera natura dell’eroismo. Non è un tentativo di raccontare tutta l’Iliade bensì un episodio solo: la storia di Ettore e dei fatti che lo portarono davanti ad Achille, inclusa la storia di Patroclo e della lite che causò la famosa “ira funesta”, con un prologo, un epilogo e un intermezzo erotico-sentimentale. In quattro giorni.

Andrea Pennacchi: UNA PICCOLA ODISSEA
Domenica 6 febbraio 2022, ore 17 - Teatro Astra Schio
“Sono venuto in possesso di una copia dell’Odissea abbastanza presto: quand’ero alle medie, mio padre gestiva lo stand libri alla festa dell’Unità del mio quartiere, mentre mia mamma regnava incontrastata sulle fumanti cucine. La pioggia aveva danneggiato una versione in prosa della Garzanti, e mio papà me la regalò. Non c’era differenza, per me, tra Tolkien e Omero, era una grande storia, anzi una storia di storie, in cui non faticavo a riconoscere le persone che amavo: mio padre che torna dal campo di concentramento, mia madre che aspetta, difendendosi dagli invasori, i lutti, la gioia. E ho sempre desiderato raccontarla. L’Odissea è stata definita: un racconto di racconti, una maestosa cattedrale di racconti e raccontatori, attraversata da rimandi ad altre storie, miti, in una fitta rete atta a catturare il lettore. Proprio il suo essere costruita mirabilmente per la lettura, però, la rende difficile da raccontare a teatro, ricca com’è”. (Pennacchi). Una versione a più voci che ne restituisca il sapore di racconto orale e che dia il giusto peso anche alla ricca componente femminile e al ritorno vero e proprio. Pochi si ricordano, infatti, che gran parte della storia si svolge nell’arco di pochi giorni, tra la partenza di Odisseo da Ogigia e il suo trionfo contro i proci e il ricongiungimento con moglie, figlio e padre. Il resto della storia, la parte più conosciuta, è raccontata, da aèdi, dai suoi vecchi compagni, da Telemaco e Penelope, e da Odisseo stesso. “Così vicina alla mia infanzia, nucleo rovente da cui nacque il mio amore per il racconto”. (Pennacchi)

◾BIGLIETTI
Platea 1° settore: intero € 17.00 | ridotto € 15.00
Platea 2° settore: intero € 15.00 | ridotto € 14.00
Galleria: intero € 14.00 | ridotto € 12.00
◾VENDITA. È consigliato l'acquisto in prevendita presso la biglietteria del Teatro Civico oppure online su Vivaticket.
La biglietteria del Teatro Civico è aperta dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13, il giovedì pomeriggio dalle 16 alle 18.30 e il sabato dalle 10 alle 12.
◾ INFO tel. 0445 525 577 | info@teatrocivicoschio.it


  • "Art e Ciocc" - Il tour dei cioccolattieri - Asiago (Sabato 5 e domenica 6 febbraio)

Se siete amanti del cioccolato, dal 3 al 6 febbraio 2022, non prendete impegni: in centro storico ad Asiago torna “Art & Ciocc - Il Tour dei Cioccolatieri”, in viaggio per l'Italia dal 2008.

Il tour  del cioccolato lungo la nostra penisola, infatti, farà tappa anche quest'anno sull'Altopiano di Asiago, precisamente in Piazza Carli ad Asiago, all’interno di una grande struttura coperta e riscaldata.

Gli stand dei cioccolatieri proporranno ogni varietà di cioccolato oltre a particolari prodotti di pasticceria, ciascuno con le proprie specialità legate alle regioni d’origine.

Così da Piemonte, Lombardia, Veneto, Umbria, Calabria, Sicilia sarà possibile degustare prelibate praline, cioccolatini di ogni qualità, cremini, liquori al cioccolato, creme spalmabili, infinite combinazioni di tartufi, croccanti, cuneesi, cioccolato di Modica IGP (unico cioccolato a marchio), cioccolato senza glutine, bio, vegan, senza zucchero e il pregiato cioccolato crudo.

Inoltre, grande novità di questa edizione è la creazione di una sala unicamente dedicata agli showcooking e alle degustazioni che si avvicenderanno nel corso delle giornate di manifestazione, dove la mattina di sabato 5 febbraio sarà presente il famoso pasticcere Damiano Carrara con due speciali appuntamenti.

Per far fronte alle numerose richieste ricevute per partecipare allo show cooking di Damiano Carrara, verrà allestito un maxischermo all'aperto con posti a sedere in Piazza II Risorgimento (prenotazione dei posti GRATUITA. Richiesta mascherina ffp2).


  • Mostra fotografica dedicata a Ruth Orkin - Bassano del Grappa (sabato 5 e domenica 6 febbraio)

In occasione del centenario della nascita di Ruth Orkin (1921-1985), i Musei di Civici di Bassano del Grappa ospitano fino al 2 maggio 2022 una mostra che celebra la leggendaria figura della fotoreporter e cineasta americana, autrice del lungometraggio indipendente “Little Fugitive”, realizzato assieme al marito Morris Engel, premiato con il Leone d’Argento al Festival di Venezia del 1953, è una delle figure di spicco della fotografia del Novecento.

L’eco del linguaggio cinematografico ha un ruolo centrale nella poetica della Orkin. Tanto negli scatti singoli quanto nei lavori composti da sequenze di fotogrammi, Orkin dà vita a veri e propri storytelling, dando prova di saper trasformare un “semplice” ritratto o un paesaggio urbano, sia esso di New York, di Roma o Venezia, in un racconto in cui luoghi e persone si rispecchiano l’uno nell’altro.

D’altra parte il mondo del cinema era un luogo familiare a Ruth Orkin. Figlia d’arte, Ruth crebbe nella Hollywood degli anni d’oro, il secondo e terzo decennio del Novecento, da Mary Ruby, un’intensa interprete del muto. A dieci anni ebbe tra le mani la prima macchina fotografica, una Univex costata 39 centesimi, donatale per il suo compleanno. Dotata di un’indole avventurosa, ancora giovanissima parte in sella alla sua bici da Los Angeles per raggiungere New York e visitare l’Expo del 1939, registrando in suggestive immagini luoghi e persone incontrati in questo lungo e solitario viaggio.

Dopo aver sognato di diventare regista per la MGM, professione allora negata alle donne, Orkin si trasferisce a New York nel 1943 lavorando come fotografa in un locale notturno. Negli anni Quaranta scatta per i maggiori magazine del tempo come LIFE, Look, Laydies Home Journal divenendo una delle firme femminili più importanti della fotografia. Nel ’51 LIFE le commissiona un reportage in Israele per seguire la neonata filarmonica di quel paese. Dalla successiva visita a Firenze deriva “American Girl in Italy”. Poi l’adesione alla Photo League,
il matrimonio di Engel e una carriera che, accanto ai lavori per il New York Times e altre testate, non le impedisce di continuare il suo personale viaggio nella quotidianità e dare vita a progetti originalissimi come “A World Outside My Window”, pubblicato nel ’78, con il quale racconta semplicemente ciò che scorre sotto le finestre di casa sua

La mostra

Oltre centodieci fotografie tra le più celebri della sua carriera - da "VE-Day" a "Jimmy racconta una storia", da "American Girl in Italy" ai ritratti di Robert Capa, Marlon Brando e Woody Allen - testimoniano il talento di Orkin nel cogliere, con il suo obiettivo, situazioni potentemente iconiche e di saper fare di queste immagini i lemmi di una narrazione fortemente evocativa. Che si tratti di scatti singoli o di lavori composti da sequenze di fotogrammi, di ritratti o di paesaggi urbani, siano questi di New York, di Roma o Venezia, ogni fotografia di Ruth Orkin ha la forza di un racconto in cui luoghi e persone si rispecchiano l'uno nell'altro.

Orari e tariffe
MUSEO CIVICO
Piazza Garibaldi 34
Bassano del Grappa (VI)

ORARI
Tutti i giorni, 10—19

BIGLIETTI 
Ingresso singolo alle collezioni permanenti del Museo Civico e alle mostre temporanee in Galleria Civica.
Intero: 12€
Ridotto: 10€
Scolaresche: 3€

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