Tempo libero

Cosa fare a Vicenza e provincia: gli eventi del weekend (2 e 3 aprile 2022)

Ecco una selezione di appuntamenti imperdibili per il fine settimana in arrivo.

Cosa fare a Vicenza e provincia: gli eventi del weekend (2 e 3 aprile 2022)
Pubblicato:

Un territorio tutto da esplorare, un mare di eventi da seguire, angoli pittoreschi da scoprire... il fine settimana si avvicina e noi vogliamo darvi una mano per scegliere gli appuntamenti più interessanti da seguire. Ecco una guida delle occasioni da non perdere!

Cosa fare a Vicenza e provincia: gli eventi del weekend

  • "Echoes of life" al Teatro Comunale - Vicenza (sabato 2 aprile)

Coppia di vita e d’arte all’Hamburg Ballett, acclamati sui massimi palcoscenici del mondo, laureati con riconoscimenti prestigiosi, in questo momento della loro carriera Azzoni e Riabko hanno deciso di sviluppare nuovi progetti artistici, più intimi e personali, nei quali dare anche spazio a giovani coreografi con i quali hanno sempre amato collaborare. Fa parte di questo tipo di progetti “Echoes of life”, lo spettacolo con il quale i due artisti tornano a Vicenza accompagnati dal pianista Michał Białk, terzo fondamentale pilastro su cui poggia la drammaturgia musicale e coreografica dello spettacolo.

Due interpreti d’eccezione, per questo appuntamento della stagione di Danza del Comunale, si tratta di Silvia Azzoni e Oleksandr Riabko, principal dancers dell’Hamburg Ballett John Neumeier, una delle punte di diamante della danza internazionale, in prima nazionale al Teatro Comunale di Vicenza con il loro “Echoes of life” in programma sabato 2 aprile alle 20.45, un raffinatissimo spettacolo di danza neoclassica con musica dal vivo.

La serata di danza, articolata in atto unico, presenterà una serie di raffinati e intensi pas de deux, su coreografie di Thiago Bordin, Kristina Paulin, Marc Jubete, giovani coreografi nati anch’essi nell’alveo dell’Hamburg Ballet. Un balletto contemporaneo in cui eleganza, virtuosismo e pathos, saranno gli elementi principali di uno spettacolo unico per la classe dei suoi interpreti, per l’originale traccia drammaturgica e coreografica e per “la colonna sonora” eseguita dal vivo da un eccellente pianista.

Al centro della narrazione coreutica ci sarà il mito di Narciso nella versione ellenistica di Pausania, secondo la quale il giovanetto non si invaghisce più della sua immagine riflessa nell’acqua, ma della propria gemella; e quando questa muore, nel riflesso del proprio volto che la ricorda, trova consolazione al dolore della perdita. Lo spunto di questa versione originale del mito - il legame indissolubile eppure complesso e conflittuale tra due creature con il rutilare di emozioni che passano dall’intima vicinanza al distacco e all’abbandono - diventa il pretesto per affidare ai tre coreografi, il compito di sondare le proprie capacità espressive e compositive e metterle a disposizione dei due interpreti. Silvia Azzoni, torinese, e Oleksandr Riabko, ucraino, sono tra i massimi danzatori del nostro tempo: lei, lirica e musicale, dà intensità espressiva e colori cangianti ai personaggi più diversi interpretati nella sua lunga carriera; lui, luminoso e poetico, è dotato di quella aura speciale che si irradia nello spazio e fa riverberare i gesti, rendendone percepibile anche la risonanza emotiva. Uno spettacolo di grande danza e profonda introspezione, perché “la nostra vita fisica finisce, ma l’eco del nostro spirito continuerà ad esistere per sempre” come hanno avuto modo di dirci i due protagonisti.

Prima dell’esibizione dei due danzatori internazionali, andrà in scena nell’ambito del Progetto Supporter, “Embracing” - una creazione in prima nazionale - prodotta Danza in Rete Festival_Vicenza – Schio, interpretata da Cosimo Sancilio, coreografia di Giovanni Napoli, entrambi solisti del Balletto del Teatro dell’Opera di Augusta. La breve esibizione, dieci minuti di danza contemporanea, permetterà ai giovani artisti di farsi conoscere al pubblico e alla critica con  il loro lavoro dedicato all’abbraccio come potente strumento emotivo e gesto dalle forti connotazioni coreografiche.

Danza in Rete Festival_Vicenza-Schio, l’evento diffuso promosso dalla Fondazione Teatro Comunale di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Civico di Schio, direzione artistica di Pier Giacomo Cirella in collaborazione con Loredana Bernardi e Alessandro Bevilacqua, è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura e della Camera di Commercio di Vicenza.

I biglietti per “Echoes of Life ” costano 37 euro l’intero, 32 euro il ridotto over 65 e 21 euro il ridotto under 30. È attiva la promo Danza in Rete Off: acquistando un biglietto per gli spettacoli di danza al TCVI (Sala Maggiore e Ridotto) si possono acquistare i biglietti per alcune performance di Danza in Rete Off (Saeed Hani-The blind narcissist, Nicolas Grimaldi Capitello-Chat, C&C Company-Right, Davide Valrosso-Cinque danze per il futuro) al prezzo di 2 euro. È possibile comprare i biglietti dello spettacolo anche tramite 18App, Carta del Docente o voucher. I biglietti sono in vendita in biglietteria, appuntamento obbligatorio, dal martedì al sabato dalle 15 alle 18.15; al telefono chiamando lo 0444-324442 nei giorni di aperture dalle 16 alle 18; online sul sito www.tcvi.it

Un’ora prima dell’inizio degli spettacoli, è aperto il bar all’interno del Teatro.

Relativamente alle misure di contenimento della pandemia, i biglietti per gli spettacoli sono nominali. In caso di acquisto per più spettatori, sarà necessario fornire i dati anagrafici e l'indirizzo mail di ognuno. In base alle normative vigenti, l’accesso alle sale teatrali è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di “Green Pass rafforzato”, ovvero a chi è vaccinato o guarito dal Covid-19, salvo i casi di esenzione previsti dalla legge. All'interno del Teatro è obbligatorio l'uso della mascherina di protezione superiore FFP2.


  • Apertura del Cammino di ronda - Marostica (sabato 2 e domenica 3 aprile)

Si tratta di uno dei percorsi panoramici più amati dai turisti. Facilmente praticabile, conduce a visitare la parte alta della Città Murata, passando per Piazza Ortigara in Borgo Giara, l’originario insediamento di Marostica. Entrando per Porta Bassano si seguono da vicino le possenti mura scaligere, portandoci verso la Chiesa dei Carmini, per poi imboccare, in mezzo ad un'ampia ed ombrosa piantagione di ulivi, il sentiero del Monte Pausolino che conduce al Castello Superiore. Da qui si ritorna al punto di partenza ritornando sui propri passi oppure prendendo il sentiero “Antica Strada dei Frati”, così denominato perché collegava le pievi poste lungo il tragitto che andava dalla riva destra del Brenta fino a Thiene. Lo si imbocca appena usciti dalla Porta Est del Castello Superiore e discendendo a nord del maniero seguendo l'apposita segnaletica.

Apertura del Cammino di Ronda

Tutte le domeniche e i giorni festivi, da marzo a novembre, vi aspetta il Cammino di Ronda sulle mura di Marostica!
Orario: dalle 10.30 alle 17.30
Tariffe: Adulto €5,00 - Ridotto €3,00 (under 14)
possibilità di acquistare Biglietto Cumulativo (Castello Inferiore + Cammino di Ronda) presso la biglietteria del Castello
per maggiori informazioni:
Associazione Pro Marostica
Piazza Castello, 1
0424 72127
info@marosticascacchi.it


  • Mostra "La fabbrica del Rinascimento" - Vicenza (sabato 2 e domenica 3 aprile)

Alla metà del Cinquecento a Vicenza accade qualcosa di unico, per certi aspetti incredibile. Fra le aree più dinamiche in Europa per la produzione e per il commercio della seta, la città, forte di una ricchezza crescente, scommette sulla trasformazione della propria immagine di “luogo di provincia” attraverso l’arte e l’architettura d’avanguardia, diventando una vera capitale della cultura. Committenti colti e cosmopoliti, i nobili vicentini credono alle visioni di un gruppo di giovani artisti geniali, ambiziosi, che diverranno famosi in tutto il mondo. A legarli è la passione per l’arte nuova nutrita dall’Antico, nata nella Roma di Michelangelo e Raffaello, quella che Vasari definirà la “maniera moderna”. Ai giovani artisti è ben chiaro che la forza dirompente di questo nuovo linguaggio permetterà loro di sfidare e scalzare i venerati e celebri maestri e i loro modelli tradizionali, dominanti a Venezia.

Sono il genio dell’architettura Andrea Palladio, i pittori Paolo Veronese e Jacopo Bassano, il grande scultore Alessandro Vittoria.

È da queste premesse che prende avvio la mostra, unica nel suo genere, che intrecciando capolavori assoluti di pittura, scultura e architettura, accostati a libri, tessuti, oggetti preziosi, arazzi, trasporterà i visitatori indietro nel tempo, all’interno della sorprendente “fabbrica” del Rinascimento, raccontando trent’anni dell’eccezionale vita artistica di Vicenza, dal 1550 all’inaugurazione del teatro Olimpico nel 1585.

Le opere esposte, molte delle quali presentate per la prima volta in Europa o in Italia, provengono dai maggiori musei del mondo, come il Musée du Louvre di Parigi, il Museo Nacional del Prado di Madrid, il Victoria & Albert Museum di Londra, il Walters Art Museum di Baltimora, negli Stati Uniti, il Kunsthistorisches Museum di Vienna; ma anche dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, dalla Galleria Borghese di Roma, dai Musei Vaticani, solo per citarne alcuni.

Lungo il percorso espositivo, il visitatore entrerà “letteralmente” nella bottega degli artisti e dei loro meccanismi di produzione della bellezza, scoprirà come nascevano i capolavori attraverso un confronto diretto con i committenti, i modelli originari, i disegni, i bozzetti, il metodo di lavoro.

Grazie a un team di specialisti di storia economica, sarà possibile conoscere anche i prezzi delle opere esposte e paragonarli agli oggetti della normale vita delle persone di allora. Scopriremo così che un paio di guanti ‘da signore’ o un arazzo avevano un valore di gran lunga superiore rispetto a uno dei capolavori della pittura mondiale, Due cani da caccia di Jacopo Bassano, in arrivo dal Louvre di Parigi.

Luogo di svolgimento: Basilica Palladiana
Piazza dei Signori
Vicenza

Biglietti

Online: https://www.ticketlandia.com/m/la-fabbrica-del-rinascimento
Call center: +39 0444 326418 / biglietteria@mostreinbasilica.it / da lunedì al venerdì 10 – 13 / 15 – 18

Acquisto in loco

Biglietteria del Teatro Comunale Città di Vicenza, viale Mazzini 39
Biglietteria IAT, piazza Matteotti 12, tutti i giorni dalle 9 alle 17.30: 0444 320854, iat@comune.vicenza.it
Biglietteria in Mostra presso Basilica Palladiana
Tariffe biglietti (audioguida inclusa)

Singoli
Intero: € 13,00
Ridotto: € 11,00 (valido per over 65; studenti universitari con tesserino; convenzioni)
Ridotto under 18: € 5,00 (valido per ragazzi da 11 a 17 anni)
Speciale aperto: € 16,00 (permette la visita alla mostra in ogni momento, senza necessità di fissare una data ed una fascia oraria precise. Acquistabile sia in biglietteria, che online. Consigliato anche come regalo)
Ingresso gratuito (valido per bambini da 0 a 10 anni (non in gruppo scolastico); giornalisti accreditati; accompagnatori di persone con disabilità); 1 accompagnatore per gruppo

Gruppi
Adulti: € 11,00 (prezzo valido per gruppi di minimo 10 persone. È prevista la gratuità per un accompagnatore per gruppo)
Scuole: € 5,00 a studente (prezzo valido a studente. Sono previste gratuità per 2 accompagnatori per classe)


  • Visite a Villa La Rotonda - Vicenza (sabato 26 marzo)

La nuova stagione di apertura al pubblico della Villa La Rotonda, il magnifico gioiello palladiano, parte a marzo. ⁣⁣La Rotonda è visitabile in autonomia nel fine settimana e con visite guidate a giardino e Piano Nobile prenotabili.⁣ Inoltre tutti i sabati a partire dal 19 marzo, alle ore 12.15, sarà possibile partecipare alla visita guidata esclusiva “I segreti della Rotonda” che consente l’accesso anche al Basamento con Cucina monumentale.⁣⁣⁣⁣

⁣⁣⁣⁣⁣⁣Visite ordinarie⁣⁣
Sabato e domenica, ore 10-12.30 e 14.30-17, senza bisogno di prenotazione⁣⁣⁣
Biglietto 10€, ridotto 5€ ragazzi fino a 14 anni⁣⁣⁣
⁣⁣⁣
Visite guidate⁣⁣
Sabato e domenica, ore 10.30 e 15.30, consigliamo la prenotazione⁣⁣⁣
Biglietto 15€ (ingresso a giardino e Piano Nobile + guida), ridotto 10€⁣⁣⁣

Visite guidate esclusive “I segreti della Rotonda”⁣⁣⁣
Tutti i sabati alle ore 12.15, posti limitati!⁣⁣⁣
Biglietto 20€ (ingresso a giardino, Piano Nobile e Basamento con Cucina monumentale + guida), ridotto 15€⁣⁣
⁣⁣
⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣Per info e prenotazioni:⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣
mail: info@villalarotonda.it / prenotazioni@villalarotonda.it⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣
whatsapp: 3270098536⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣

Una casa per una persona sola
La Rotonda è l’esito felice dell’incontro tra il genio di Andrea Palladio, architetto all’apice della carriera, e il nobile vicentino Paolo Almerico (1514-1589), uomo colto, ambizioso e altero. Questi era un ecclesiastico che, dopo l’incarico a Roma come referendario apostolico dei papi Pio IV e Pio V, si ritirò a vita privata nella sua città natale: nel 1565 affidò a Palladio il progetto per la sua nuova dimora sopra un colle alle porte di Vicenza, un rifugio bucolico dove trascorrere gli ultimi anni della propria vita lontano dall’ostilità dell’aristocrazia cittadina, ma allo stesso tempo un luogo di rappresentanza in posizione ben visibile. Gli spazi interni sono organizzati in funzione di una persona sola, così come i rapporti geometrici e i riferimenti simbolici sono una continua celebrazione del suo committente, Paolo Almerico: la Rotonda fonde in sé le funzioni agricole di una villa rurale veneta e la dimensione sacrale di un tempio pagano (come ricordano le colonne dei quattro pronai) o cristiano (simboleggiato dalla volta a cupola).

Né Palladio né Almerico videro la Rotonda completata: alla morte dell’architetto nel 1580 subentrò nella direzione del cantiere Vincenzo Scamozzi (1548-1616), suo discepolo e progettista raffinato. Sua è l’aggiunta della lunga barchessa lungo il viale di accesso alla villa e il completamento della cupola, non più semisferica come nel progetto palladiano, bensì con una volta ribassata con oculo centrale ispirata al Pantheon di Roma.


  • Mostra fotografica dedicata a Ruth Orkin - Bassano del Grappa (sabato 2 e domenica 3 aprile)

In occasione del centenario della nascita di Ruth Orkin (1921-1985), i Musei di Civici di Bassano del Grappa ospitano fino al 2 maggio 2022 una mostra che celebra la leggendaria figura della fotoreporter e cineasta americana, autrice del lungometraggio indipendente “Little Fugitive”, realizzato assieme al marito Morris Engel, premiato con il Leone d’Argento al Festival di Venezia del 1953, è una delle figure di spicco della fotografia del Novecento.

L’eco del linguaggio cinematografico ha un ruolo centrale nella poetica della Orkin. Tanto negli scatti singoli quanto nei lavori composti da sequenze di fotogrammi, Orkin dà vita a veri e propri storytelling, dando prova di saper trasformare un “semplice” ritratto o un paesaggio urbano, sia esso di New York, di Roma o Venezia, in un racconto in cui luoghi e persone si rispecchiano l’uno nell’altro.

D’altra parte il mondo del cinema era un luogo familiare a Ruth Orkin. Figlia d’arte, Ruth crebbe nella Hollywood degli anni d’oro, il secondo e terzo decennio del Novecento, da Mary Ruby, un’intensa interprete del muto. A dieci anni ebbe tra le mani la prima macchina fotografica, una Univex costata 39 centesimi, donatale per il suo compleanno. Dotata di un’indole avventurosa, ancora giovanissima parte in sella alla sua bici da Los Angeles per raggiungere New York e visitare l’Expo del 1939, registrando in suggestive immagini luoghi e persone incontrati in questo lungo e solitario viaggio.

Dopo aver sognato di diventare regista per la MGM, professione allora negata alle donne, Orkin si trasferisce a New York nel 1943 lavorando come fotografa in un locale notturno. Negli anni Quaranta scatta per i maggiori magazine del tempo come LIFE, Look, Laydies Home Journal divenendo una delle firme femminili più importanti della fotografia. Nel ’51 LIFE le commissiona un reportage in Israele per seguire la neonata filarmonica di quel paese. Dalla successiva visita a Firenze deriva “American Girl in Italy”. Poi l’adesione alla Photo League,
il matrimonio di Engel e una carriera che, accanto ai lavori per il New York Times e altre testate, non le impedisce di continuare il suo personale viaggio nella quotidianità e dare vita a progetti originalissimi come “A World Outside My Window”, pubblicato nel ’78, con il quale racconta semplicemente ciò che scorre sotto le finestre di casa sua

La mostra

Oltre centodieci fotografie tra le più celebri della sua carriera - da "VE-Day" a "Jimmy racconta una storia", da "American Girl in Italy" ai ritratti di Robert Capa, Marlon Brando e Woody Allen - testimoniano il talento di Orkin nel cogliere, con il suo obiettivo, situazioni potentemente iconiche e di saper fare di queste immagini i lemmi di una narrazione fortemente evocativa. Che si tratti di scatti singoli o di lavori composti da sequenze di fotogrammi, di ritratti o di paesaggi urbani, siano questi di New York, di Roma o Venezia, ogni fotografia di Ruth Orkin ha la forza di un racconto in cui luoghi e persone si rispecchiano l'uno nell'altro.

Orari e tariffe
MUSEO CIVICO
Piazza Garibaldi 34
Bassano del Grappa (VI)

ORARI
Tutti i giorni, 10—19

BIGLIETTI 
Ingresso singolo alle collezioni permanenti del Museo Civico e alle mostre temporanee in Galleria Civica.
Intero: 12€
Ridotto: 10€
Scolaresche: 3€


  •  Mauro Corona presenta il suo ultimo libro - Bassano del Grappa (sabato 2 aprile)

Mauro Corona, scrittore e alpinista, sarà a Bassano dl Grappa sabato 2 aprile ore 17 per incontrare i lettori e firmare il suo ultimo libro "Quattro stagioni per vivere". presso la libreria La Bassanese.

Pass gratuito per il firma-copie. Ingresso libero, con libro. L'evento si svolge in presenza secondo le disposizioni di legge valide dal 1 aprile 22. Info 0424521230

Mauro Corona, celebre scrittore delle Dolomiti, scultore e alpinista, è autore di diversi bestsellers editi da Mondadori e Feltrinelli e presenterà la sua ultima opera. Corona è nato il 9 agosto del 195O. Rischiare la pelle diventa subito una questione con la quale farà spesso i conti. Non ci dovremmo quindi stupire se oggi Mauro si ritrova a essere un carpino con la scorza dura e tenace come quella del corniolo!

Seguici sui nostri canali