Karate: Luigi Bertoncello, Cintura Nera 7 Dan
Al Maestro rosatese il conferimento del più alto e prestigioso riconoscimento. A giugno la consegna ufficiale del diploma a Roma.
Karate: Luigi Bertoncello, Cintura Nera 7 Dan
Cintura Nera 7 Dan. Il 2 giugno prossimo ci sarà la consegna ufficiale del riconoscimento con diploma a Roma. A Natale scorso la lettera di conferimento da parte di Domenico Falcone, Presidente FiJLKAM, Federazione Italiana Judo, lotta, karate, arti marziali. Luigi Bertoncello, classe 1953, è entrato nel mondo del karate a tredici anni, nel 1967. Ha fondato nel 1978 il Centro Sportivo Sakura, attualmente una delle realtà sportive e sociali più importanti del territorio. Oggi è delegato provinciale dei tre settori lotta, jiudo, karate della provincia di Vicenza, docente nazionale MGA, metodo globale autodifesa, docente regionale stile shotokan e, con il conferimento dello scorso 21 dicembre, Cintura nera 7 Dan, il più alto e prestigioso riconoscimento, ricevuto «in seguito alla pluridecennale e meritoria opera svolta in favore del Karate italiano e in considerazione delle tante e particolari benemerenze acquisite attraverso il sempre costante e qualificato impegno dimostrato per lo sviluppo tecnico e la diffusione della disciplina».
L’inizio fu quasi un caso, forse il destino
«Era il 1967, avevo quattordici anni – ricorda il Maestro – Mio cognato aveva aperto una palestra di karate a Belvedere. Andai a vedere. Semplicemente. Non abbandonai mai più il karate. All’epoca la percezione di questa disciplina era molto diversa da oggi. Mi colpì la disciplina, il contesto, l’autocontrollo, la conoscenza di sé, una nuova e diversa consapevolezza del corpo, la crescita interiore, il duro allenamento fisico. Dopo che il centro a Belvedere chiuse, continuai al Centro Giovanile a Bassano e a Vicenza. In questo periodo iniziarono le prime gare e una lunga storia. Poi i riconoscimenti, nel 1978 l’apertura del Centro Sakura e le tante soddisfazioni mie e degli allievi».
Il maestro oggi...
Oggi Luigi Bertoncello dedica tutto il suo impegno ai giovani allievi del Centro Sakura, sempre più grande, ed è attivo nelle scuole con corsi di autodifesa. Al passaggio generazionale la sua missione per consegnare ai giovani una sapienza e una disciplina senza tempo.
«Siamo felici ed insegniamo ad esserlo, quando gli allievi riescono a fare una bella gara. Non importa la vittoria, fondamentale è crescere nella prestazione».
Oggi più che mai i ragazzi hanno bisogno di questo. Di vincere i propri limiti, superare le proprie debolezze, trovare forza nel loro crescere.
«Le soddisfazioni più grandi arrivano da loro, nelle cui mani mettiamo tutta la nostra esperienza».