Installato un nuovo defibrillatore nel centro sportivo di Marostica

Donato dalla Fondazione Banca Popolare di Marostica Volksbank e consegnato durante una manifestazione.

Installato un nuovo defibrillatore nel centro sportivo di Marostica
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Installato un nuovo defibrillatore nel centro sportivo di Marostica

È stato installato al campo sportivo di Marostica un nuovo defibrillatore, il secondo di pubblico accesso della cittadina scaligera, dopo quello montato lo scorso agosto in Corso Mazzini. L’apparecchio salvavita, che sarà dunque a disposizione degli atleti e dell’intera cittadinanza 24 ore su 24, è stato donato dalla Fondazione Banca Popolare di Marostica Volksbank, e consegnato ufficialmente durante una manifestazione che ha coinvolto sportivi e dirigenti dell’Atletica Marostica Vimar. «Salva la vita in campo» è il nome di questo importante incontro che, tra teoria e pratica, ha illustrato agli atleti, ai loro familiari e agli istruttori presenti alla manifestazione, come riconoscere e gestire l’emergenza, attuando pratiche di primissimo soccorso.

«Si tratta di cinque manovre fondamentali che ogni persona dovrebbe conoscere».

Ha spiegato Fabio Vivian, 44 anni, marosticense, istruttore di guida sicura e Blsd, abilitato cioè all’insegnamento delle manovre di rianimazione con l’uso del defibrillatore.

A lui, e agli altri membri dell’Accademia Rca di Marostica, il compito di trasmettere queste importanti competenze e, allo stesso tempo, di sensibilizzare i ragazzi sul tema della sicurezza.

«Affrontare efficacemente l’emergenza non è una cosa scontata, né tantomeno semplice. Durante i nostri incontri, prima teoricamente e poi con dimostrazioni pratiche, insegniamo quindi ai partecipanti come riconoscere e gestire, in primo luogo, uno stato di shock. Spieghiamo poi come identificare uno svenimento. Come disostruire le vie respiratorie in caso di soffocamento. Come fare una chiamata efficace al 118 e, infine, come riconoscere un arresto cardiocircolatorio, attuare le compressioni toraciche e utilizzare un defibrillatore».

Pratiche che, se attuate tempestivamente e nella giusta maniera, possono davvero fare la differenza tra la vita e la morte.

«In caso di malori o infortuni, sempre che la chiamata d’emergenza sia fatta correttamente, passano in media quindici minuti prima dell’arrivo del personale sanitario. Questo tempo critico può essere fatale. Basti pensare che ogni giorno in Italia si verificano ben settanta infarti, e che si hanno al massimo quattro minuti per intervenire ed evitare conseguenze irreversibili. Facile capire, quindi, quanto sia importante che più persone possibili sappiano come comportarsi».

Questa la ragione per cui gli incontri organizzati dell’Accademia Rca sono rivolti non solo agli sportivi, ma indistintamente a tutta la popolazione. Giovani, adulti e bambini compresi.

«Grazie alla collaborazione con le amministrazioni, infatti, i nostri corsi arrivano anche nelle scuole. Addirittura nelle scuole materne, dove l’obiettivo è principalmente quello di sensibilizzare i bambini, affinché possano riconoscere ed evitare il pericolo. Solo tramite questo meccanismo, attivato già in tenera età, avremo giovani e adulti più attenti e responsabili. Capaci di affrontare correttamente l’emergenza qualora si verificasse, ma soprattutto più consapevoli, e quindi in grado di evitare comportamenti rischiosi per sé e per gli altri».

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