I giovanissimi del Colceresa vincono il 41^ Torneo Città di Bassano

L’allenatore Giacomo Simonato racconta la formazione della squadra vincente e la stagione calcistica di quest’anno.

I giovanissimi del Colceresa vincono il 41^ Torneo Città di Bassano
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I giovanissimi del Colceresa vincono il 41^ Torneo Città di Bassano

Una squadra è il riflesso del proprio allenatore. Qualsiasi sia lo sport, dietro un team c’è sempre una figura di riferimento che grazie alle proprie

competenze assume le redini della nave. Una nave composta da atleti, ognuno con la propria personalità e il proprio carattere. Compito del coach è infondere passione e buoni valori al proprio team, al fine di vivere lo sport come gioco, divertimento e svago. Su questi fondamenti, Giacomo Simonato, allenatore della categoria Giovanissimi gruppo A e Juniores del Colceresa Calcio, ha cercato di costruire pian piano un team di piccoli atleti. Una squadra, quella dei Giovanissimi A, che ha concluso questa stagione calcistica con la vittoria al 41^ Torneo Città di Bassano. Giacomo, 24 anni e laureando in Scienze Motorie ha iniziato ad allenare molto giovane. Ex giocatore in seconda categoria, nel 2017 arriva al Colceresa Calcio, accettando l'incarico di allenatore della squadra juniores.

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«L'obiettivo era ridare valore ad una squadra che veniva da annate difficili. La stagione è stata positiva sia sul piano dei risultati che nella valorizzazione della squadra attraverso il gioco e questo ha permesso a tre ragazzi di arrivare a giocare in pianta stabile in prima squadra».

Quest'anno il Colceresa ha ricevuto un doppio incarico, proseguire il percorso iniziato con la juniores e allenare la squadra A giovanissimi. Com’è stata la stagione calcistica?

«Molto positiva con entrambe le squadre. Con la juniores abbiamo migliorato quanto fatto lo scorso anno e abbiamo garantito per la prima squadra altri 3 giovani molto bravi. Con i giovanissimi l'annata è stata ottima, la vittoria finale del torneo città di Bassano ha reso questa stagione straordinaria. Il risultato è il frutto di un percorso dove non ci si è voluti concentrare sul risultato da raggiungere ad ogni costo, ma sul proporre un calcio che diverta e che faccia divertire, dove i ragazzi siano portati a fare delle scelte, a giocare con coraggio rischiando, a determinare le partite grazie alle loro qualità tecniche all'interno di un modello di gioco propositivo. Questo li ha portati ad una crescita sia a livello individuale che collettiva esponenziale! La ricerca costante del gioco di manovra, giocare con dei principi costruttivi a discapito degli schemi, affrontare gli avversari a viso aperto, la ricerca dei duelli, di un calcio veloce in verticale sono solo alcune delle caratteristiche che hanno contraddistinto questa squadra, portandola nel corso di questa stagione ad un secondo posto nel girone B di Bassano, con soli 7 reti subite (miglior difesa di tutti i gironi provinciali di Bassano e Treviso) accedendo alla semifinale per il titolo distrettuale di Bassano, persa di misura con i rivali del Quadrifoglio battuti poi in finale dal Next Bassano. La cavalcata nel torneo città di Bassano è cominciata passando la fase a gironi a punteggio pieno, battendo successivamente agli ottavi di finale il Nove 2-1, ai quarti di finale il Valbrenta in una partita emozionante pareggiata all'ultimo minuto e vinta ai rigori e in semifinale vincendo contro il Cartigliano con un risultato netto di 4-1. La finale con l'Angarano è stata la prova di maturità superata a pieni voti con un’ottima prestazione sotto tutti i punti di vista che ha regalato alla squadra la gioia della vittoria finale. Questi ragazzi con le loro prestazioni avevano già attribuito il valore alla stagione, ma vincere la competizione è stata la ciliegina sulla torta».

Quali sono i valori che cerchi di trasmettere?

«Il rispetto tra loro e degli avversari, la costanza la dedizione in allenamento, il coraggio e la determinazione in partita. Mi piace creare unità di intenti, un forte senso di appartenenza che faccia remare tutti dalla stessa parte, il messaggio che faccio arrivare ai ragazzi è che non conta l'Io ma il Noi. Ritengo questi valori fondamentali per creare i presupposti per arrivare lontano».

Cos’hai imparato da questa esperienza come mister?

«Ho imparato che noi allenatori abbiamo un enorme responsabilità: valorizzare i ragazzi in tutti gli aspetti, lo sport è scuola di vita, dopo i genitori siamo noi allenatori i punti di riferimento per i ragazzi, loro hanno grandi aspettative quando si affacciano al mondo dello sport e un allenatore deve essere all'altezza di poter garantire loro le opportunità di potersi esprimere al massimo e di soddisfare le loro attese».

Quali sono i piani per la prossima stagione?

«Al Colceresa ho passato due anni intensi e ricchi di soddisfazioni, è stata per me una grande opportunità di crescita e per questo ringrazio la società per la fiducia dimostrata, in particolare il mio grazie va ad Angelo, Gigi, Nico e Alessandro, un grazie doveroso ai dirigenti che mi hanno accompagnato con le squadre alle partite e il grazie più grande va ai ragazzi per la loro disponibilità e per la passione messa sul campo. Per la prossima stagione il desiderio è quello di fare una nuova esperienza, sono giovane, l'obiettivo è fare strada in questo mondo dove sono consapevole che mi aspetta la gavetta ma il calcio per me vuole essere una priorità per il presente e soprattutto per il futuro».

 

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