Gaia Baggetto e la sua grande passione per il freestyle

Dopo un piccolo tuffo nella danza classica, ha trovato la sua strada nell’hip hop. Grinta, passione e determinazione la contraddistinguono.

Gaia Baggetto e la sua grande  passione per il  freestyle
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Gaia Baggetto e la sua grande passione per il freestyle

Ha solo 17 anni, ma le idee ben chiare: Gaia Baggetto vuole vivere per ballare e ballare per vivere. Dopo un piccolo tuffo nella danza classica, ha trovato la sua strada nell’hip hop. Grinta, passione e determinazione: Gaia ha le carte in regola per far parlare di sé.

Com’è iniziato il tuo percorso nella danza?

«Ho iniziato a sei anni con la danza classica, ma dopo appena sei mesi ho detto a mia mamma che mi annoiavo a morte. Così pensò di farmi fare qualcosa di un po’ più attivo. Un giorno ci capitò sotto agli occhi un volantino delle Sweet Devils. Tra i corsi anche quelli di hip hop e break dance. Già dalla prima lezione uscii entusiasta: mi era piaciuta da matti! La mia prima insegnante fu Vanessa Travaglini, che nel 2013 fondò la sua scuola Move N' Groove Hip Hop Dance School. Mia mamma mi racconta che da piccolissima, ancor prima di iniziare a studiare danza, quando mi chiedeva cosa mi sarebbe piaciuto fare da grande, rispondevo “la ballerina”».

Quando hai cominciato a partecipare alle battle e a renderti conto che eri portata?

«Già dal secondo anno mi chiesero se volessi far parte del gruppo spettacolo, un gruppo di ballerini selezionati per partecipare a gare ed eventi, in quanto considerati già pronti ad esibirsi davanti al pubblico. Passando per diversi gruppi, ho fatto tante gare, togliendomi belle soddisfazioni».

E come mai hai deciso di lasciare la Move N' Groove?

«Per alzare l’asticella e mettermi alla prova. Chiaramente sarò sempre legata a questa scuola ed a Vanessa ma avevo bisogno di buttarmi in un’altra avventura. Così mi sono iscritta all’accademia di Jean Didier Mamona, meglio noto come Sponky. Ho conosciuto questo insegnante quando ero piccola e ho avuto la possibilità di partecipare a diversi stage di formazione tenuti da lui. La Sponky Style Academy è a Firenze, quindi fino a due mesi fa ho fatto su e giù, Marostica-Firenze, per andare a studiare da lui. Per due anni, sono scesa in Toscana ogni weekend, mentre durante la settimana mi allenavo seguendo le lezioni di tre scuole di danza del circondario. Io, però, in questi due anni, mi sono sentita di far parte sempre e solo della Sponky Style Academy. Trattandosi di un’accademia, le lezioni erano molto più specifiche ed essendo lui stesso un pioniere dell’hip hop in Italia ed uno dei maestri con più esperienza, ha capito su cosa puntare per farmi crescere. Durante tutto questo percorso ho portato avanti l’aspetto coreografico, ma ho sempre fatto battle di freestyle e questo è il genere in cui mi identifico maggiormente. Mi sento una ballerina di freestyle. Ora Sponky ha dei progetti e quindi non scendo più a Firenze, ma è lui a salire una volta alla settimana a Padova dove lo raggiungo per fare lezione».

Cosa ti aspetti dal futuro?

«Da un lato ho le idee molto chiare, dall’altro non so che occasioni arriveranno. Quello di cui sono convinta è di voler trasformare la mia passione in una professione. Mi piacerebbe continuare anche fuori dall’Italia».

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