Body shaming nel liceo di Vicenza, la preside alle studentesse poco vestite: "Non si mostra la ciccia"
La dirigente scolastica, passata a controllare l'abbigliamento delle studentesse, avrebbe usato termini volgari e inadatti al contesto. Lei si difende: "Resoconto pieno di falsità".
Monta la polemica al liceo Fogazzaro di Vicenza dopo un caso di body-shaming che ha visto come protagonista la preside dell'istituto scolastico superiore. Come denunciato dalla Rete degli Studenti Medi di Vicenza, la dirigente scolastica, dopo aver passato in rassegna le studentesse di una classe del liceo, avrebbe sanzionato coloro che ritenesse avere un abbigliamento non adeguato al contesto (nonostante nel regolamento d’istituto non ci siano norme che ne parlano) adottando tuttavia termini volgari e paternalisti, riassumibili nel commento "Non si mostra la ciccia". La preside, però si difende:
"È un resoconto zeppo di falsità, vergognoso".
Gli studenti però non ci stanno e proclamano uno sciopero con sit-in di protesta per denunciare quanto accaduto.
La preside alle studentesse poco vestite: "Non si mostra la ciccia"
A pochi giorni dalla fine delle lezioni, è tornato al centro dell'attenzione pubblica il dibattito sul "dress code scolastico" dopo che al liceo Fogazzaro di Vicenza, nel corso della giornata di venerdì 27 maggio 2022, è esploso un caso di body-shaming (discriminazione per l'aspetto fisico) che ha visto come protagonista la preside Maria Rosa Puleo. Nella fattispecie, la vicenda è stata denunciata dalla Rete degli Studenti Medi di Vicenza:
"Un fatto sconcertante, che definire grave è riduttivo, avvenuto al Liceo Fogazzaro di Vicenza. La preside ha costretto le studentesse di una classe ad alzarsi in piedi per controllare il loro abbigliamento, per poi sanzionare, tramite note disciplinari, chi ritenesse vestita con abbigliamento non adeguato al contesto (nonostante nel regolamento d’istituto non ci siano norme che ne parlano e lei stessa si rifiuti di aggiungerle)".
La Rete degli Studenti Medi di Vicenza ha inoltre aggiunto che nell'occasione la dirigente scolastica avrebbe utilizzato, nei confronti delle studentesse, "commenti di stampo sessista e grassofobico, insieme a termini volgari e inadatti al contesto, o paternalisti, in risposta al disagio e al pianto di alcune studentesse e che si sono sentite fortemente colpite dal suo discorso".
LA NOTA DELLA RETE DEGLI STUDENTI MEDI DI VICENZA:
Oltre a ciò, come riferito dalla rappresentante d'istituto, Elena Bigarella, la preside avrebbe raccontato di una donna vista per strada, vestita poco, "che mostrava la ciccia", criticato la mancanza di reggiseno, invitato le studentesse ad indossare slip e non perizoma, e parlato della cellulite.
Gli studenti del liceo Fogazzaro per agire contro quanto accaduto hanno deciso di organizzare, nel corso della mattinata di oggi, venerdì 3 giugno 2022, uno sciopero con sit-in di protesta, al fine di contestare l'episodio di sessismo e body-shaming.
La preside si difende: "Resoconto pieno di falsità"
La dirigente scolastica Maria Rosa Puleo, tuttavia, non è rimasta in silenzio ed anzi ha respinto tutte le accuse che le sono state lanciate contro, minacciando la querela per diffamazione:
"È un resoconto zeppo di falsità, vergognoso. Sono ragazzi arroganti e bugiardi. Io stavo solo cercando un dialogo con loro, ma evidentemente non sono capaci di un confronto. Sto meditando di formalizzare querela per diffamazione".
La preside, poi, riguardo quanto accaduto il 27 maggio, aggiunge:
"Sono annotazioni e non note disciplinari quelle fatte alle ragazze che si sono presentate vestite da spiaggia, con micro top a reggiseno o poco più lungo. Ho detto loro: 'pensate di andare a cercare lavoro così?'. Le annotazioni sono per fare in modo di parlarne in consiglio di classe, gli insegnanti stanno continuando a sollevare il problema dell’abbigliamento non consono. In dieci anni non sono mai dovuta arrivare ad un regolamento specifico ma inviterò il consiglio d’istituto a scrivere una proposta di codice di abbigliamento di adeguatezza visto che il buonsenso non basta".
La dirigente scolastica, in merito ai commenti grassofobici, infine, conclude:
"L’ho detto sì che la cellulite c’è ad ogni età e ballonzola. Ma anche io non sono mai stata magra in vita mia. Era in lacrime un’unica ragazza alla quale ero anche pronta a chiedere scusa ma lei mi ha spiegato che era per problemi a casa".