Venerdì scorso, 10 ottobre 2025, alle 18:30, nella Sala Convegni dell’Ospedale San Bassiano di Bassano del Grappa, la Associazione H, Organizzazione a difesa del salario e degli acquisti, presieduta da Nereo Cuman, forte di 2.500 tesserati tra dipendenti, collaboratori e volontari operanti nell’Ospedale di Bassano e nei centri di servizio sanitari e socio sanitari dell’Aulss 7 Pedemontana, ha organizzato una serata che aveva come scopo:
“L’educazione al rispetto per prevenire la violenza di genere”.
L’incontro era rivolto ad Amministratori ed educatori oltre che aperto alla cittadinanza.
Gli ospiti
Tra le Autorità, erano presenti: il Dirigente superiore della Polizia di Stato, Marco Maria Dell’Arte in rappresentanza del Questore Francesco Zerilli; il Capitano Matteo Alessandrelli Comandante della locale Compagnia Carabinieri su delega del Colonnello Loreto Biscardi, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Vicenza; il Tenente Colonnello Francesca Minciotti, Comandante della Guardia di Finanza di Bassano del Grappa e il Commissario Carlo Dalla Costa per conto del Commissariato di Bassano del Grappa; Stefano Monegato in rappresentanza del Sindaco di Bassano del Grappa, Nicola Finco e l’ Assessore alla sicurezza Alessandro Campagnolo.

I Relatori
A condurre la serata è stato chiamato Alessandro Tich, direttore della testata locale Bassanonet, il quale ha cadenzato gli interventi del presidente Nereo Cuman ed a seguire, quelli della Onorevole Martina Semenzato, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e le forme di violenza di genere; di Anita Segafredo di “Casa Sichem” e di Elena Pavan, avvocato e già sindaco di Bassano del Grappa, la quale ha presentato alle interessate persone presenti, l’ospite d’onore della serata, ovvero Roberta Luisetto, alla ribalta nelle cronache locali di qualche settimana fa, per essere intervenuta, a Marostica, in soccorso della cassiera di una sala slot, che stava per essere aggredita dall’ex marito.

La serata
Dopo i saluti di rito da parte di Nereo Cuman e gli interventi introduttivi dei rappresentanti delle Forze dell’ordine che hanno fatto il punto sulla situazione locale e sul loro quotidiano impegno nella lotta alla violenza di genere, tanto con le frequenti operazioni sul campo, quanto con l’attività formativa svolta nelle scuole, la parte del leone è toccata all’Onorevole Martina Semenzato che ha articolato il suo intervento sulle diverse forme della violenza di genere e sulle nuove forme di deterrenza quali, ad esempio, l’Ammonimento del Questore o l’imposizione, anche in questi casi, del braccialetto elettronico.
L’Onorevole Martina Semenzato
La violenza, ha detto l’Onorevole, può essere:
- fisica, ovvero quella più appariscente con le sue conseguenze sanitarie;
- psicologica esercitata dal partner nel rapporto quando diventa conflittuale e che, una volta denunciata porta alla solitudine ed all’isolamento sociale per sé e la parte del nucleo famigliare costretto a difendersi dalla gelosia dell’ex;
- economica, ossia quella talvolta obbligata, talvolta anche scelta dalla donna per dedicarsi alla famiglia, con l’effetto di privarla dell’indipendenza personale;
- famigliare e sociale perché non sempre la rete che sta attorno alla donna offesa, sa dimostrare la solidarietà che essa meriterebbe;
- verbale, ovvero il modo in cui, da che mondo è mondo, si riesce a ferire le persone;
- dei social attraverso i devices personali, i media ed il web: piaga dilagante tra i giovani bulli ma anche nel web tramite siti pornografici o manipolazione e divulgazione illecita di immagini personali.

Per ciascun punto l’Onorevole Semenzato ha riportato aneddoti, avvertimenti oltre all’auspicio che la società civile, a partire dalla famiglia, passando per la scuola, avvii i giovani alla riscoperta di un rapporto sano e rispettoso con l’altro sesso.
Al pubblico attentissimo, la Semenzato (Per saperne di più, apri il video qui sopra) ha annunciato la pubblicazione della Legge che porta il suo nome, recentemente approvata alla unanimità da Camera e Senato e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale.
Anita Segafredo di Casa Sichem
La Rappresentante di Casa Sichem, associazione che si occupa di tutela della donna, della maternità e del minore e di prevenzione del disagio, ha spiegato la vocazione del suo Ente al servizio per alleviare il disagio della donna offesa, la sua famiglia ed i figli, soprattutto i minori.
La Segafredo ha parlato della protezione che al nucleo famigliare viene data attraverso l’iniziativa della “Casa rifugio” che però, già nel nome evoca la violenza nella violenza, che la donna è costretta a subire:
”Perché – ha detto Anita Segafredo – il rifugio è esso stesso una restrizione”.
Elena Pavan e Roberta Luisetto
Alla fine Alessandro Tich ha passato la parola ad Elena Pavan la quale ha voluto che fosse proprio Roberta Luisetto a raccontare i concitati momenti nei quali era stata protagonista a Marostica, quando l’ex marito aveva aggredito la cassiera della sala slot, tra il fuggi fuggi generale di tutti i maschi presenti.
Roberta Luisetto, si è schernita rispetto ai complimenti che anche durante la serata le sono stati rivolti, ma ha fatto si che si materializzassero nella esperienza da lei vissuta e nel suo pericoloso intervento in attesa del soccorso delle Forze dell’ordine, molti degli aspetti sulla violenza di genere, trattati durante la serata.