Dissesto idrogeologico

L'invaso a monte di viale Diaz, opera strategica per la salvaguardia della città

A Vicenza l'assessore Bottacin ha visitato il cantiere.

L'invaso a monte di viale Diaz, opera strategica per la salvaguardia della città
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"Con l'amministrazione Zaia la Regione ha dato un grande segnale di svolta per la sicurezza del territorio, promuovendo attraverso il ‘piano D'Alpaos’ interventi per quasi 3 miliardi di euro, di cui un miliardo già realizzato. A riprova di ciò basti pensare che lo scorso dicembre ci siamo trovati di fronte a un evento in cui si sono state registrate precipitazioni superiori addirittura rispetto all'alluvione del 1966 e anche a quelle del 2010, ma con danni decisamente minori grazie agli investimenti fatti in questi anni".

L'invaso a monte di viale Diaz

Sono parole dell’assessore regionale al Dissesto Idrogeologico, Gianpaolo Bottacin, che oggi nel capoluogo berico ha portato a termine un sopralluogo al cantiere per la realizzazione di un invaso sul Bacchiglione a monte di Viale Diaz.

"Qui a viale Diaz siamo di fronte a un’opera strategica e di primaria importanza per la salvaguardia di Vicenza e del territorio ricadente nel bacino del Bacchiglione con positive ricadute anche per ampie aree del territorio padovano.

A fine novembre del 2010, il fiume è esondato nei pressi del centro cittadino provocando danni gravi e ingenti, questo cantiere è una delle risposte pensate per mitigare il rischio idrogeologico e, quindi, dare maggior sicurezza a tutta la collettività L’opera, per la quale sono stati impegnati complessivamente 19 milioni di euro, è tra quelle comprese nel “Piano delle azioni e degli interventi di mitigazione del rischio idraulico e geologico".

"Da subito è stato considerato un intervento di carattere prioritario – prosegue Bottacin - L’invaso, infatti, per la sua posizione alle porte della città si configura opera di difesa idraulica per tutto il centro al fine di abbattere il rischio residuo derivante dalla realizzazione delle casse di laminazione a monte sul Timonchio come quella di Caldogno e quella progettata a Costabissara. Gli indicatori sugli eventi critici a cui fare riferimento per il dimensionamento dell’invaso sono il frutto di studi specifici forniti dall’Autorità di bacino grazie a una convenzione con la Regione. Si tratta di studi completamente aggiornati e svolti secondo le più moderne tecniche dell’idrologia".

"Il cantiere che oggi vediamo a Vicenza è uno dei tanti tasselli della grande programmazione di opere per mettere in sicurezza tutto il Veneto – aggiunge l’Assessore -. Nella difesa del suolo, infatti si è segnato un’inversione di rotta grazie alla sinergia con diverse Università e la supervisione del professor D’Alpaos, uno dei massimi esperti in materia a livello internazionale. Ci attende ancora un grande lavoro, ma il prossimo completamento di questo invaso è uno dei frutti di quei maggiori investimenti che in altre zone stanno già dando risultati".

I lavori per la realizzazione dell’invaso sono stati avviati il 13 luglio del 2019. Oltre ai lavori di realizzazione, dalla consegna si è reso necessario programmare una bonifica bellica profonda e l’organizzazione del cantiere a fronte delle restrizioni per l’emergenza Covid-19. La conclusione effettiva dei lavori, salvo imprevisti, è prevista per la fine dell'anno.

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