La sfida del consumo di suolo zero per l’Assessore Viero
Un territorio da tutelare e da preservare per le generazioni future. L’amministrazione dell’era Pavan sta pianificando i nuovi interventi.
Vicesegretario della Lega bassanese, recordman di preferenze di partito alle ultime elezioni, Andrea Viero è l’«ufficiale di collegamento» tra il partito di Matteo Salvini e la giunta comunale guidata da Elena Pavan. Dal suo ufficio in Piazza Castello governa due deleghe strategiche, l’urbanistica e l’ambiente, divenuto quest’ultimo uno dei dossier più importanti tra i livelli dell’Amministrazione pubblica.
La sfida del consumo di suolo zero per l’Assessore Viero
Dopo la prima fase di rodaggio ci dà il quadro delle iniziative in agenda per l’Urbanistica?
«A fine mese andrà in Consiglio la variante al Pat che recepisce la legge regionale sul consumo del suolo. L’obiettivo è quello del consumo suolo “zero” da oggi al 2050. Abbiamo “ereditato” dalla Regione una superficie di circa 26 ettari edificabili per i prossimi 30 anni. Una cifra davvero molto limitata rispetto alle esigenze di un territorio come il nostro. Approvo in toto la prospettiva del consumo di suolo “zero” e a maggior ragione dobbiamo pianificare e ripensare in modo strategico questa piccola “cifra” a disposizione».
Operativamente come impatterà nella pianificazione urbanistica bassanese l’obiettivo zero consumo di suolo?
«Nel 2020 saremo i primi a “toccare” il Piano interventi proprio sotto l’influsso della legge regionale. Questi 26 ettari dovrebbero essere il massimo utilizzabile per i prossimi 30 anni, ma dopo di noi ci saranno altre 6 amministrazioni comunali: si tratta di tracciare davvero le linee guida della pianificazione urbanistica del futuro. Potrei dire: utilizziamo tutti noi, subito, questi 26 ettari, ma non sarebbe corretto. Ha senso invece mettere in ordine i criteri per stabilire come e in che modo si avrà diritto ad edificare, come aggiornare lo sviluppo della città e del territorio, come dare risposte alle esigenze di cittadini ed aziende».
Nel programma di governo cittadino c’erano più punti riguardanti la riqualificazione delle aree degradate. Ha iniziato a studiare i diversi dossier?
«Un mio obiettivo, che so essere comunque molto impegnativo, è quello di chiudere positivamente la partita del Piano Mar. La crisi economica negli anni scorsi ha imposto tanti stop e rinvii, adesso è arrivato il momento di creare le condizioni favorevoli per riqualificare quest’area. Poi toccherà all’area ex Enel e all’area Elba in zona viale Vicenza. La mia idea è di inserire la riqualificazione della zona Piano Mar in un contesto di riorganizzazione urbanistica e viabilistica che tocca Cà Baroncello, viale Venezia e più in generale la sinistra Brenta. Così come ex Enel ed Elba sono da contestualizzarsi in una nuova pianificazione della direttrice che da viale Vicenza va verso Marostica».
Sull’ambiente? E’ una delega che in prospettiva potrebbe diventare la più importante tra i vari referati.
«Abbiamo dato il patrocinio ad un progetto di Beleafing, che grazie a una serie di accordi con le aziende del territorio permetterà di pianterà centinaia di nuovi alberi nel bassanese. Nella valle del Chiampo l’iniziativa ha avuto un successo strepitoso con 3.500 nuovi alberi piantati. Anche a Bassano vogliamo replicare questo successo».
A livello di giunta invece qual è la sua percezione di questa primissima fase del mandato Pavan?
«In giunta e in consiglio abbiamo creato un gruppo molto coeso. Passata la prima fase di rodaggio, adesso siamo pronti per rispondere alle tante aspettative che hanno giustamente i bassanesi. Voglio sottolineare una questione di metodo: non tutto quello che hanno fatto gli altri in passato è per forza sbagliato. Lo stesso il primo giorno di insediamento ho chiamato il mio predecessore, l’assessore Chiara Nichele, per informarmi sulle attività amministrative in essere e che dovevano essere seguite con urgenza per portarle a compimento».
Con le leve a disposizione di un’Amministrazione comunale non è sempre facile far collimare realtà e aspettative. Su questo punto che obiettivi politici vi siete dati?
«Per il mio assessorato l’obiettivo è quello di recuperare e ripianificare le aree degradate della città. Questo è uno dei punti cardine su cui costruire la Bassano del prossimo futuro».
Da «ufficiale di collegamento» tra giunta e il principale partito della maggioranza, come valuta il rapporto con gli altri alleati di governo?
«Vedo una grande collaborazione. Ho la fortuna di avere il supporto di molti consiglieri che dedicano tempo e studio all’attività amministrativa».