Il turismo accende gli animi

Tabelle presentate dall’amministrazione comunale di Bassano del Grappa, che mettono in risalto i numeri delle visite alla città. Il commento di Angelo Vernillo e di Elena Pavan.

Il turismo accende gli animi
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Il turismo accende gli animi

Tabelle presentate dall’amministrazione comunale di Bassano del Grappa, che mettono in risalto i numeri delle visite alla città. Presenze aumentate del 45% in 4 anni, eventi, investimenti, realizzazioni e visione comune con i centri vicini e i privati, per il marchio d’area ma non solo. Preoccupazione per l’isolazionismo della Lega a Marostica, presagio per il domani della città?

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Il commento di Angelo Vernillo

«Turismo e cultura integrati: per noi si è trattato di fatti concreti, non di semplici slogan. Lo dimostrano numeri e iniziative. Bassano ha cambiato passo in questi anni e intendiamo ampliare ulteriormente l’orizzonte nei prossimi anni».

Commenta così Angelo Vernillo, candidato sindaco di Centro-Centrosinistra, le cifre fornite dall’Assessore Giovanni Cunico: nel 2014 la città aveva registrato 51.723 arrivi e 110.374 presenze, mentre nel 2018 si contano 69.101 arrivi (+33,6%) e 160.311 presenze (+45,2%). E’ soprattutto questo il dato che fa parlare a Vernillo di «Accelerazione da caso nazionale».

«Ricordiamo, tra l’altro, il rilancio dei Musei Civici e di Operaestate Festival, l’investimento per l’apertura a orario continuato delle sedi museali e dei monumenti, la programmazione di eventi culturali e sportivi lungo tutto l’anno, un nuovo ufficio turistico e il primo sistema di segnaletica turistica cittadina. Bassano è già al centro di un territorio che si sta muovendo insieme in maniera concreta e che sta facendo sistema. Non serve cambiare rotta, serve migliorare andando avanti e guardando al futuro con rinnovato impegno». Ma non è solo negli appuntamenti e nelle realizzazioni che Vernillo riconosce «un percorso virtuoso, avvertendo, insieme qualche timore per il possibile futuro». «Abbiamo raggiunto molti obiettivi concreti, ma anche maturato una visione contemporanea, europea e adeguata a una solida leadership d’area, per il domani della nostra economia turistica. Bassano ha lavorato in sintonia con gli altri comuni del territorio e con i portatori d’interesse privati, giungendo tra le altre cose alla definizione del marchio d’area Territori del Brenta, così da fare squadra e promuovere finalmente mete e offerte del turismo locale potenziate da un’unica identità. Con nostro grande dispiacere, però Marostica con la Lega ha abbandonato questo progetto. Cosa ne pensa la candidata leghista Elena Pavan? E’ questo il SI cambia che vuole?».

Elena Pavan, risponde.

«Mi piacerebbe parlare di turismo e di potenziamento del trend positivo che viene rilevato. C’è un dato in crescita, che va riconosciuto, ma si può fare meglio e non ci si deve accomodare su rendite di posizione. E così pensano anche gli operatori» - dichiara Elena Pavan a commento delle esternazioni polemiche del candidato del centrosinistra Angelo Vernillo. «Vernillo invece di guardare a Marostica ci spieghi perché il Marchio d’area non è ancora decollato, ci dica qual è il carico di lavoro e la funzione dell’attuale ufficio turistico, posto in un luogo infelice e poco utile all’accoglienza dei turisti. Noi vorremmo portarlo in un posto più centrale per renderlo più funzionale e creare un vero e proprio marketing legato a Bassano. Inoltre, vogliamo rivedere la destinazione della tassa di soggiorno individuando una strategia con tutti gli stakeholder. Dobbiamo creare relazioni con le città d’arte più importanti del Veneto, in modo da realizzare una rete di eventi ed incentivare le presenze dei turisti. Non si dimentichi l’immagine che è stata data in questi anni con il restauro del ponte è stata deleteria ed è un pessimo biglietto da visita e i dati in controtendenza sul Museo sono merito della direttrice Casarin, la quale ha saputo valorizzare il nostro patrimonio. Abbiamo un programma ed abbiamo dedicato una parte essenziale del nostro progetto per Bassano proprio al turismo, al suo sviluppo, alla messa a sistema nel quadro di una Bassano Diffusa che va oltre i nostri confini e che vuole ridare centralità alla nostra città dopo che la giunta di Vernillo l’ha condannata alla marginalità. I cittadini potranno scegliere tra la voglia di cambiare e di percorrere nuove strade, anche sul turismo, e la retorica inconcludente cui ci hanno abituati negli ultimi cinque anni. Dispiace rilevare che il mio avversario debba andare a Marostica per spostare il confronto su un piano ideologico che rifiuto a prescindere. Il tema è il turismo e l’idea che abbiamo noi su come svilupparlo, perché bisogna prendere Marostica come esempio negativo? Peraltro, a contrario, Marostica sta dimostrando di saper mettere a frutto le proprie potenzialità, con eventi di grande risonanza e successo. Capisco che la sconfitta dell’anno scorso bruci ancora in casa PD che non è riuscito ad elaborare il lutto pur avendo lanciato un candidato di pregio come Giorgio Santini, vittima di lusso della miopia del centrosinistra, ma prima di dare spiegazioni a Vernillo sulle politiche turistiche di Marostica, dove i cittadini hanno preferito la Lega al PD, sarebbe meglio che lui spiegasse a Bassano dov’era mentre il centrosinistra si suicidava proprio a Marostica».

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