Il sindaco di Asolo sfida il governo: "Non tocca a noi salvare Roma dai debiti"

Mauro Migliorini, con altri due sindaci di Campania e Abruzzo, capofila di una protesta contro il recente decreto "Crescita"

Il sindaco di Asolo sfida il governo: "Non tocca a noi salvare Roma dai debiti"
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Il sindaco di Asolo sfida il governo: “Non tocca a noi salvare Roma dai debiti”. “Un atto grave che lede il concetto di federalismo e i Comuni virtuosi” lo definisce il sindaco di Asolo, Mauro Migliorini. Una norma inserita nel cosiddetto “decreto crescita”, approvato giovedì 4 aprile dal Consiglio dei ministri, porterà lo Stato a farsi carico direttamente di gran parte del grosso debito del comune di Roma, e permetterà di mettere in sicurezza il bilancio comunale evitando il rischio di una crisi di liquidità per la città.

Siamo ancora una volta di fronte ad un atto di grave mancanza di rispetto dei cittadini e soprattutto della meritocrazia – sottolinea Migliorini in una nota sottoscritta anche dai sindaci di Pollica (in Campania) e Aielli (Abruzzo) -. Le autonomie locali virtuose che ogni giorno cercano di trovare sempre nuove modalità di finanziamento per evitare di indebitarsi, sono mortificate da provvedimenti come quello per il debito di Roma Capitale. Con un colpo di spugna il governo nazionale cancella 12 miliardi di debito dal bilancio di Roma Capitale, ma la stregoneria praticata dal Governo in una operazione definita fasullamente “Win Win” dalla sottosegretaria all’Economia Castelli, si limita solo a trasferire il debito di Roma Capitale sulle spalle di tutti i cittadini italiani. I Comuni virtuosi, dunque, già costretti a contribuire al Fondo di Solidarietà divenendo di fatto contributori netto dello Stato e adesso si devono anche sobbarcare il debito di Roma Capitale. Quanti comuni si aggiungeranno alla lista, oltre a Roma Capitale? Se questo è il concetto di federalismo del Governo non ci resta che continuare a dare battaglia ad un modo assurdo di trattare le Istituzioni più prossime ai cittadini, i Comuni, quelli che da sempre sono chiamate in causa per qualsivoglia esigenza e che ancora rappresentano l’ultimo baluardo della nostra democrazia”.

Ricordo – aggiunge Migliorini Sindaco di Asolo – che i cittadini di Asolo stanno attendendo che il governo rispetti la sentenza del Consiglio di Stato del 12 aprile 2018 e restituisca il 1milione e 500mila euro di taglio indebitamente fatto nel 2015, e come Asolo, altri 43 Comuni della Marca Trevigiana”.

Dai Comuni di Pollica in Campania, da Asolo in Veneto e Aielli in Abbruzzo, parte oggi una richiesta al Governo Nazionale di “correttezza, responsabilità e rispetto di chi lavora quotidianamente al benessere dei propri cittadini e alla crescita del proprio territorio. L’aiuto già fornito a Roma Capitale da parte del Governo con un contributo di circa 300 milioni all’anno per risanare il debito è già più che sufficiente”.

Questo è l’appello che il sindaci di Pollica, Stefano Pisani, sta promuovendo da questa mattina e che ha trovato immediata condivisione del sindaco di Asolo, Mauro Migliorni, del sindaco di Aielli, Enzo Di Natale, e che sperano sia condiviso da tutti i sindaci d’Italia.

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