Finco: «E’ un fatto gravissimo il sequestro all’Euganeo di una bandiera di San Marco»

Il governatore del Veneto Zaia: «Vietare l’ingresso in uno stadio alla bandiera con il Leone di San Marco dei tifosi è incivile».

Finco: «E’ un fatto gravissimo il sequestro all’Euganeo  di una bandiera di San Marco»
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Nei giorni di devastazione della Capitale del Veneto è difficile dare il giusto tono alle altre questioni politiche regionali e locali. L’«Acqua Granda» di questo terribile novembre, dopo quella del 1966, ha riportato sotto gli occhi del mondo la fragilità di Venezia e la necessità di trovare al più presto una soluzione definitiva all’ultimazione dei lavori del Mose.

L'episodio allo stadio di Padova

In questa settimana, va comunque segnalato l’episodio avvenuto allo stadio Euganeo di Padova: un altro botta e risposta da inquadrarsi nel lungo braccio di ferro tra il Veneto e il governo centrale sull’autonomia. Un ragazzino di 14 anni, accompagnato dia familiari, ha potuto accedere agli spalti solo dopo aver consegnato la bandiera raffigurante il leone di San Marco agli addetti alla sicurezza. Una partita valida per il campionato di calcio serie C, tra Padova-Sudtirol, ha segnato dunque l’ennesimo punto di frizione tra i veneti e Roma.

«Vietare l’ingresso in uno stadio alla bandiera con il Leone di San Marco dei tifosi è quantomeno incivile. Chiederò l’intervento del ministro dell’Interno», ha commentato il presidente del Veneto Luca Zaia.

Dal punti di vista politico, il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, il bassanese Nicola Finco, ha preso la palla al balzo per chiedere l’introduzione del reato di vilipendio alla bandiera regionale.

«E’ un fatto gravissimo il sequestro allo Stadio Euganeo di Padova di una bandiera di San Marco, simbolo di un popolo. Chiederò l’introduzione del reato di vilipendio alla bandiera regionale. Soprattutto perché viene da un rappresentante dello Stato, il questore Paolo Fassari​​​​​​​, che dovrebbe conoscere la storia della nostra Regione, quella in cui lui svolge il suo ruolo pubblico. Stiamo parlando non del simbolo di un partito o di una corrente politica, ma di una terra, dell’identità di un popolo».

Secondo l’interpretazione del questore negli stadi potrebbero infatti entrare solo le bandiere delle tifoserie e quella italiana.

«Mi domando come si sarebbe comportato nel caso in cui si fosse trattato della bandiera della pace. Chiedo al Presidente del Consiglio Regionale, Roberto Ciambetti, e alla Giunta regionale del Veneto, di tutelare il nostro simbolo, nonché chiedo le pubbliche scuse del questore di Padova. Per evitare che in futuro si verifichino nuovamente episodi simili depositerò un progetto di legge statale per l’introduzione del reato di vilipendio alla bandiera regionale, oltre che a quella nazionale».

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