Elezioni 2019 Tezze sul Brenta Romano Bordignon è candidato sindaco
Corre per la carica di primo cittadino con la lista «Civica per Tezze».
Elezioni 2019 Tezze sul Brenta Romano Bordignon è candidato sindaco
Sul rettilineo spunta una terza lista per le amministrative: «Civica per Tezze» con Romano Bordignon candidato sindaco. Si inserisce a sorpresa nella spaccatura nella maggioranza uscente che si presenterà divisa: l’una capeggiata da Luigi Pellanda e l’altra da Marisca Scapin. «Siamo un gruppo trasversale di persone, 10 maschi e 6 donne, caratterizzato da una pluralità di competenze ed esperienze lavorative – ha ribadito Bordignon, 47 anni, nato e cresciuto nella frazione di Belvedere – rappresentativo dell’intero Comune per età, professione e frazione di provenienza, slegato dalle tradizionali logiche di partito ed equilibri di potere».
Con quali possibilità di successo?
«Siamo una lista civica aperta dove tutti si sono spogliati delle proprie identità e con al centro delle nostre decisioni cittadino e famiglie. Puntiamo sulle nostre potenzialità in ambito associativo, ascoltando e condividendo le idee dei cittadini puntando ad una politica amministrativa attenta alle necessità della famiglia e orientata ai servizi per le fasce più deboli. Una risposta a chi ha intravisto nella politica uno stipendio. Non siamo un gruppo di rottura: quello che di buono c’è lo porteremo avanti, quello che c’è da cambiare lo cambieremo».
Bordignon è tra i soci fondatori e attuale vicepresidente della «Rosa Mistica», fa parte dell’«Associazione Famiglie Italiane», dirigente del Calcio Belvedere, animatore liturgico, donatore di sangue, con la passione di andare in bicicletta. Dal 1992 al 2018 è stato volontario, revisore dei conti e nel cda della Cooperativa sociale «Fratres» di Piazzola sul Brenta. In gioventù e per molti anni è stato prima catechista, poi animatore dei gruppi giovanili di Azione cattolica della Parrocchia.
Perché ha deciso di spendersi per il suo Comune?
«E’ stata una scelta che ho condiviso con la mia famiglia. Ho deciso di abbandonare la sicurezza delle realtà che mi hanno sempre dato tanto per mettere a disposizione della collettività idee, capacità personali e quanto di buono uscirà da questo gruppo che vuol mettersi al servizio della comunità per un periodo della sua vita, con lo stesso spirito di servizio con il quale ha sempre offerto il suo tempo libero e le sue capacità, all’associazionismo e al volontariato. Chi non vive la politica come potere o come mestiere può essere più libero di fare le scelte giuste e di poter dire dei no rispondendo alla propria coscienza e cercando il bene della popolazione».
Perché con una lista civica?
«Perché è aperta, punto di riferimento, purché sappia guardare alle famiglie, ai giovani, agli anziani, ai gruppi enti e associazioni di varia natura, per tessere con tutti una rete di relazioni, che permettano ad una amministrazione di essere al centro della comunità. Vogliamo riallacciare e riavvicinare il rapporto tra cittadino e Comune».
Cosa rappresentate?
«Un’alternativa, una politica di servizio, che guarda al futuro con occhi e strumenti diversi. Una politica che mette al centro delle proprie decisioni le persone, prima di tutto la famiglia, il servizio del territorio e la sua vivibilità, il paesaggio e l’ambiente, le persone in difficoltà, la cultura e la formazione, la sorveglianza al territorio e la sicurezza, l’urbanistica e la sicurezza stradale, la produttività d’impresa e il rispetto delle leggi. Il tutto nel dialogo e nella condivisione, nella comunicazione e nel confronto, affinché le scelte non siano un’imposizione dall’alto, ma frutto di interventi di tutti».
Un programma ambizioso.
«Ambizioso ma realizzabile nei tempi, sostenibile economicamente, che permetta al territorio di diventare appetibile, dove le famiglie vogliano abitare, dove i servizi fanno parte di un sistema pianificato e strutturale».