Elezioni 2019 Sarcedo Giorgio Meneghello è il candidato sindaco del centro destra

Si presenta per il movimento politico della Lega e a capo della nuova lista civica «Vivere Sarcedo».

Elezioni 2019 Sarcedo Giorgio Meneghello è il candidato sindaco del centro destra
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Elezioni 2019 Sarcedo Giorgio Meneghello è il candidato sindaco del centro destra

Giorgio Meneghello 58 anni, sindaco di Sarcedo dal 2004 al 2014 e attuale consigliere d’opposizione, si presenta ufficialmente come candidato sindaco per il movimento politico della Lega e della nuova lista civica «Vivere Sarcedo» alle elezioni amministrative di maggio.

Quali sono le motivazioni principali che lo hanno portato a decidere di candidarsi?

«Mi è sembrato anche naturale dopo aver lavorato insieme al mio gruppo per questi dieci anni, ma mi ricandido anche e soprattutto per senso di responsabilità in quanto ritengo che in questi cinque anni il paese sia rimasto un po’ fermo, sia per quanto riguarda l’attività che dipende dall’amministrazione comunale sia per quanto riguarda le opere pubbliche, le attività e lo sviluppo di esse sul territorio». 

Novità, riconferme, volti nuovi che si presenteranno con lei?

«Per quanto riguarda la lista ci stiamo lavorando e c’è chiaramente ancora tempo, sarà una lista rinnovata visto che in precedenza mi presentavo solo come gruppo civico, in questo caso, appunto, c’è il movimento politico della Lega. Dunque sarà un gruppo composto da entrambe le anime».

Quali sono i punti cardine del vostro programma elettorale per amministrare la città di Sarcedo nel prossimo quinquennio?

«Noi puntiamo a rinvigorire l’intervento per le opere pubbliche visto che ci sono anche delle situazioni che non hanno trovato una risposta, vedi la piazza del capoluogo che deve essere riprogettata e rivista per il futuro, con un intervento anche sulla pubblica illuminazione che, seppur abbia visto l’amministrazione attuale mettervi mano, nonostante la sostituzione delle lampade, ci sono ancora malfunzionamenti perché la rete non è stata adeguatamente migliorata. Si vuole anche intervenire nell’insieme delle infrastrutture che possano contribuire a rinvigorire le attività economiche presenti in paese. Ci interessa dare anche maggiore serenità al lavoro della struttura comunale perché negli ultimi anni c’è stato un elevato turn over del personale; riteniamo che questo dipenda da obiettivi non sufficientemente precisati in questi anni che hanno portato il personale a trovarsi nella situazione di essere costretto a lavorare in un clima di scarsa serenità. E’ importante migliorare questo aspetto anche per garantire la qualità dei servizi a cittadini, imprese ed associazioni del territorio». 

Come vede invece la Sarcedo del futuro?

«Quello a cui noi sempre abbiamo puntato è far collaborare di più i grandi attori presenti sul territorio quindi gruppi e associazioni. Abbiamo sempre cercato di lavorare e pensare in grande. Un fiore all’occhiello nostro è la Ca’ Dotta che è stata realizzata dal comune di Sarcedo; la struttura versava in una situazione di degrado, non si riusciva neanche ad entrare con l’auto sulla stradina da quanti rovi c’erano e l’abbiamo portata oggi ad essere una struttura che ospita incontri promossi dall’Ulss in materia di prevenzione su quattro tematiche che sono il fumo, l’alcol, l’alimentazione e l’attività ludica, dove più di 12 mila ragazzi che provengono da tutto il Veneto, passano mezza giornata a far laboratorio all’interno di essa. Il Italia ci sono solo due strutture di questo tipo, a Reggio Emilia e appunto Sarcedo. Tra le nuove idee si inserisce anche la possibilità di offrire alle scuole un’offerta di tipo culturale e turistica anche nel tempo libero con visite a ville Palladiane, ville Venete, al Museo di Meneghello a Malo, al museo archeologico di Santorso; il tutto all’insegna di una progettualità che possa portare ed un ulteriore sviluppo sul nostro territorio e far si che l'alto vicentino diventi una sorta di un volano per la nostra economia».

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