Covid, Zaia: "Siamo in zona arancione ma non è una gara a premi" | +507 positivi | Dati 6 aprile 2021
Con i valori di incidenza di positivi sui 100mila abitanti e il valore Rt, entrambi, in calo, per il Veneto si apre una fase di minori restrizioni. Zaia: "Non abbassiamo la guardia".
Consueto appuntamento con il Governatore del Veneto Luca Zaia per fare il punto sull'emergenza sanitaria in corso.
Covid Zaia
4635856 tamponi molecolari, 3929163 test rapidi in totale in tutto il Veneto. I positivi: 507 nelle ultime 24 ore. 36986 sono i positivi ad oggi in totale: si registra dunque un calo di positivi. Il 50 per cento dei positivi circa non ha sintomi: gli altri, sì. Quelli che non possono essere curati a casa vanno in ospedale: il 5 per cento ha bisogno di cure intensive: 2287 persone ricoverate, più 50. 1972, più 37 in area non critica, 315, più 13 in terapia intensiva. 264 persone sono in terapia intensiva non covid. 10770, più 15 decessi. 18449 dimessi.
"Da oggi siamo arancioni - ha spiegato il Governatore Luca Zaia nell'ambito del consueto bollettino sull'andamento dell'emergenza sanitaria - ma non è una gara a premi. Abbiamo incidenza e Rt in calo, sotto i parametri da zona rossa. Anche se di poco.
Questo significa che con meno restrizioni la responsabilità tocca a noi. Cerchiamo di essere consapevoli: siamo quasi in linea con il numero di pazienti in terapia intensiva che avevamo a marzo. La situazione è delicata. Siamo ovviamente più bravi a curare di marzo. Ci siamo. Ma il virus circola. Questo è un aspetto da tenere sempre presente: 37mila persone isolate in casa. Non abbassiamo la guardia. Ne veniamo fuori ma ancora non siamo nella discesa. C'è un po' di altalena".
L'età media del contagiato è sui 50, 55 anni. Avendo vaccinato gli over 80 il virus trova altri ospiti. E li trova nella fascia delle persone di mezza età.
"Ringrazio tutti gli operatori che stanno subendo un forte stress - ha continuato - Le vaccinazioni sono la luce in fondo al tunnel. Noi non abbiamo più i focolai nelle case di riposo, o nelle strutture sanitarie. Abbiamo superato il milione di dosi. 140mila dosi a disposizione stamattina per vaccini. Abbiamo avuto una flessione nel periodo pasquale. Pfizer siamo arrivati domenica a zero. Siamo riusciti a tirare fuori tutto dalle fialette, anche più dosi di quello che si poteva. Abbiamo molte dosi di AstraZeneca e una buona parte di Moderna".
Domani mattina ci sarà una riunione con i Direttori sanitari per portare alcune idee più performanti nella vaccinazione. Ogni settimana arriveranno 150mila dosi di vaccino fino a fine aprile. Il giro degli over 80 dovrebbe finire abbastanza in fretta. Dipende tutto dall'arrivo o meno dei sieri.
"Domani apre all'Expo Venice il nuovo centro di vaccinazioni - ha concluso - Abbiamo un target importante, sarà un punto di riferimento nel veneziano. Da domani aprono elementari, medie e superiori (50 per cento). Il 60 per cento di personale scolastico è stato vaccinato.
Ma in questo momento dobbiamo chiudere i vaccini per i più fragili. Si va avanti, ma ovviamente ci sono stati molti insegnanti che si sono tirati indietro. Ora puntiamo ai fragili e agli over 80. Ma i vaccini sono quello che sono".