Covid, Zaia: "Rischio resta alto, saremo zona arancione" |+1884 positivi| Dati 13 gennaio 2021
Per quanto riguarda i vaccini siamo nella fase dei primi richiami.
Nuovo aggiornamento da Marghera sull’andamento della pandemia in Veneto. Il Governatore ha parlato del calo delle terapie intensive, delle proteste dei ristoratori ma anche della zona che ci potrebbe spettare.
Il bollettino
All’interno del bollettino di oggi abbiamo 3.512.186 tamponi e 2.176.678 test rapidi. I tamponi positivi nelle ultime 24 ore sono 1884, i tamponi effettuati sono 54.121 con l’incidenza dei positivi del 3,48%. I positivi oggi sono 81.970, dall’inizio della crisi sono 291.719. I ricoveri sono 3.348 divisi in: 2988 in area non critica (-40), in terapia intensiva sono 360 (-31). I morti 7684 (+91). I vaccini come dosi somministrate sono 81.998 che sono il 70,15%.
Sui dati del bollettino, il presidente della Regione del Veneto ha affermato:
“Oggi siamo i primi per positivi ma ricordo che abbiamo 54mila tamponi. Se fai i tamponi trovi i positivi. Per quanto riguarda i vaccini siamo nella fase dei primi richiami, il 27 abbiamo somministrato le prime 870 dosi. Arrivano già ai richiami dopo 21 giorni, ci sono 7800 dosi in arrivo, i moderna saranno distribuiti in percentuale alla popolazione degli over 80”.
Non abbassiamo la guardia
Il Governatore, sempre riferendosi ai dati, ha ribadito:
“Io penso che sia fondamentale continuare a dire ai cittadini che non dobbiamo abbassare la guardia. Sono 13 giorni che registriamo un calo dei ricoveri e delle terapie intensive ma la situazione può invertire la rotta in qualsiasi istante. Ribadisco che bisogna evitate di andare nei luoghi dove si creano degli assembramenti se non è necessario, se devi andare al supermercato è meglio andarci una volta alla settimana, meno affrontiamo le folle meglio è”.
Un ringraziamento
Luca Zaia ha voluto ringraziare tutti coloro che stanno combattendo in prima linea la pandemia:
“Vorrei dire grazie agli uomini e alle donne della sanità che stanno soffrendo da febbraio, che si portano dietro la tragedia. Vanno ringraziati, escludendo quelli che si sono persi nelle polemiche, penso che il merito sia di una squadra, sono 60mila dei quali 11mila medici, è bene ricordare che non lasciamo pazienti a terra. Ce la stiamo mettendo tutta, grazie ai Veneti per l’impegno”.
Sulle proteste dei ristoratori invece…
Il Governatore ha poi parlato delle diverse proteste che si stanno verificando in Veneto:
“Un pensiero alle attività produttive, non sono scandalizzato dalle proteste che fanno, mi metto nei panni degli operatori. Penso alle palestre, ai negozi che vivono di mobilità. Tutte le proteste nascono dal fatto che se ci fossero ristori in tempo reale nessuno penserebbe di riaprire. Spero che la partita dei ristori si concluda in fretta. Il Governo ha promesso il decreto ristori, è fondamentale dare soldi agli operatori che chiedono solo di poter tenere in vita le aziende, di avere soldi per un pezzo di pane, per poter pagare i lavoratori e ripartire. Ci sono aziende che non riapriranno più. L’unica cosa che chiedo è che ogni forma di protesta sia rispettosa delle regole della sanità, ma lo so che lo fanno. Protestare è un diritto di tutti, dobbiamo fare in modo che non si trasformi in contagio”
Crisi di Governo?
Sulla possibile crisi di Governo, il presidente della Regione ha affermato:
“Credo che il rapporto di fiducia sia cessato nei confronti di Conte, analizzando i toni usati nei suoi confronti. Credo che il popolo debba essere sempre al centro delle scelte, affrontare una campagna elettorale ora sarebbe traumatico. Qualcuno ha posto la questione facendo partire questa crisi di Governo ora la questione è che o Conte fa il terzo Governo con una nuova maggioranza o oppure si andrà verso un nuovo presidente del consiglio”.
In che zona sarà il Veneto?
Zaia ha parlato nuovamente sulla possibile zona in cui verrà posto il Veneto:
“Immagino che gli indicatori ci mettano a rischio elevato, il vero tema è importante che i coefficienti delle valutazioni dell’istituto superiore della sanità si basino su dati omogenei. Se il tema dell’incidenza dei positivi su 100mila abitanti o il numero di positivi al giorno, si capisce che è inutile, sapete qual è il vero dato? L’ospedalizzazione, la percentuale degli ospedalizzati sugli abitanti. Noi siamo la sesta Regione in Italia per ospedalizzazione quindi 5 Regioni stanno ospedalizzando più di noi. Noi siamo davanti al paradosso della virtuosità, fai tanti tamponi e ti puniscono. Spieghiamo ai cittadini che non è che noi abbiamo restrizioni perché abbiamo tanti tamponi. Ricordo che abbiamo un progressivo calo della cura della terapia intensiva, abbiamo un dato di ingressi e uscite, se calano rispetto alle dimissioni vuol dire che c’è un’inversione di tendenza e lo abbiamo su area no critica”.
E nello specifico ha puntualizzato:
“Domani mattina ci sarà una riunione per parlare del Dpcm e delle ultime proposte che avrà affinato il ministro Speranza rispetto alle misure. Considerate dev’esserci la massima attenzione sulla terza ondata che c’è ed è in corso. Noi abbiamo due settimane di ritardo rispetto ad altre Regioni. Quello che so è che avremo zona arancione, è certo che se la fonte del dato di incidenza sui 100mila abitanti è un dato che non condividiamo perché da noi è alto perché abbiamo più tamponi”.