Covid, Zaia: “Chiesto al Governo di rivedere i parametri per stabilire le zone”
Un’altra richiesta è stata quella sul tema rispetto alle condizioni restrittive che può fare la Regione, Zaia ha chiesto che si facciano però in accordo con il ministro.
Il Governatore Luca Zaia ha avuto la prima riunione con il Governo e ha spiegato la posizione del Veneto sulle aspettative sul nuovo Dpcm.
Il bollettino
Durante la conferenza stampa di oggi, lunedì 22 febbraio 2021 è stato illustrato il bollettino che vede 3.969.322 tamponi molecolari, i tamponi rapidi sono 3.051.679. I positivi trovati nelle ultime 24 ore sono 509, che indicano una percentuale del 4,93% di incidenza dei positivi sui tamponi fatti. I positivi da inizio pandemia sono 327.016, oggi in isolamento ci sono 22.284 persone, i ricoverati sono 1345, di questi 1209 sono in area non critica quindi in area medica. Sono 136 le persone in terapia intensiva, i deceduti sono 9721 (+9), i dimessi sono 15.689 dimessi.
L’incontro con il Governo
Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia ha affermato:
“Ieri sera abbiamo avuto la riunione in Governo, si tratta dell’esordio del debutto in conferenza del nuovo ministro Gelmini. Erano presenti tutti i presidenti tranne qualche delegato e il ministro Speranza. L’argomento di ieri sera era riferito alle decisioni che oggi il Governo dovrà prendere sulle proroghe come il transito fuori Regione. Con i colleghi non abbiamo fatto assolutamente nessuna riserva. Abbiamo parlato fuori dal sacco, la riunione ha riguardato per il 98% del nuovo Dpcm, che ricordo che il 5 marzo scade il Dpcm del Governo Conte e sarà il debutto del nuovo Governo con il primo Dpcm”.
Il Governatore ha poi puntualizzato:
“Abbiamo spiegato subito la posizione del Veneto: che ci sia un 'tagliando' rispetto all’approccio dei parametri visto che abbiamo un anno di esperienza, oggi abbiamo visto che alcuni correttivi ci hanno aiutato ad affrontare in maniera performante per quanto possa essere stata la tragedia. Ho chiesto che il Cts venga rivisto ma anche rafforzato il nucleo nazionale di scienziati, ci serve un punto di riferimento e che diventi autorevole al punto tale da avere un portavoce come accade in Germania, Stati Uniti ecc, onde evitare di vedere chi fa dichiarazioni, contro indicazioni e quelli che non c’entrano nulla col Cts che dicono la loro. Noi abbiamo i pazienti a cada e cittadini quali occuparsi, che ci sia comitato scientifico più forte”.
Rivedere i parametri per le zone
Il presidente della Regione del Veneto ha chiesto inoltre che vengano cambiati i parametri che permettono di decidere le zone:
“Abbiamo sostenuto che sia doveroso rivedere i parametri per la scelta delle zone, noi ci riferiamo nello specifico al valore Rt che è vecchio di 2-3 settimane quando cala il colore sul territorio. E’ inutile girarci intorno, nella partita del Covid, sapete che il vero tema sono i tassi di ospedalizzazione, le terapie intensive e l’area non critica. Un’altra richiesta è stata quella sul tema rispetto alle condizioni restrittive che può fare la Regione, ho chiesto che si facciano però in accordo con il ministro”.
Lo scenario dei contagi
Zaia ha parlato dell’andamento dei contagi in Veneto e ha spiegato:
“Se si guarda il tasso di ospedalizzazione, abbiamo un grafico (foto copertina), dove si vedono i dati dei tassi di ospedalizzazione, la barra rossa dei ricoverati e il verde sono i dimessi. Vedete che ogni giorno la barra rossa diminuisce e si va verso un appiattimento. Ricoveriamo 15-20 persone di media al giorno, in percentuale il 10% finisce in terapia intensiva. Ricordo che non bisogna mai abbassare la guardia. Dobbiamo dormire ma preoccupati, non dobbiamo dimenticarci di usare la mascherina, igienizzare le mani e il distanziamento”.
Tamponi Spritz
Il presidente della Regione del Veneto ha parlato inoltre dell’esito dei tamponi nelle “piazze dello spritz” che sono stati effettuati, su base volontaria e gratuitamente a Verona, Treviso e Vicenza. I tamponi eseguiti sui giovani a Treviso sono stati 253, a Verona sono stati 250 e non hanno trovato nessun positivo mentre a Vicenza sono stati 202 e hanno rilevato 3 positivi col tampone rapido che sono stati poi riconfermati con il tampone molecolare.
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Sul tema vaccini…
Il Governatore ha parlato del tema vaccini e ha spiegato:
“Stando al tema dei vaccini, questi stanno dando i primi effetti sui focolai Rsa per chi ha vaccinato abbiamo contezza del fatto che cluster ospedalieri con esperienza nazionale si sono ridotti. Spero che Draghi a livello internazionale ci diamo modo di avere in fretta i vaccini. E’ bene ricordare che noi potremmo fare 50mila vaccini ogni giorno. Per ora ne possiamo fare 20mila, ma se ci mettiamo i medici di base, riusciamo ad arrivare a farne anche 50mila”.