Cacciatori aggrediti, Pretto presenta un’interrogazione al ministro Lamorgese

Il deputato leghista alla Camera vuole sapere in quale modo il governo intenda garantire la sicurezza di chi pratica attività venatoria in provincia di Vicenza.

Cacciatori aggrediti, Pretto presenta un’interrogazione al ministro Lamorgese
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Cacciatori aggrediti, Pretto presenta un’interrogazione al ministro Lamorgese

Il deputato vicentino della Lega Erik Pretto, dopo le aggressioni dei giorni scorsi ai cacciatori vicentini, ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

«Domenica 13 ottobre alcuni cacciatori sono stati aggrediti da un gruppo di animalisti nell'area del Biron di Sotto, al confine tra i comuni di Costabissara, Monteviale e Vicenza. Si è trattato di quattro episodi molto simili tra loro e commessi da un gruppo di persone, uomini e donne, vestite di nero e con il volto coperto, probabilmente legate ai movimenti animalisti più integralisti, che hanno insultato, offeso, spintonato i cacciatori e danneggiato oggetti di loro proprietà. Premesso che qualsiasi forma di violenza va condannata senza se e senza ma, preoccupa che quest’anno episodi simili si siano verificati già all’apertura della stagione venatoria - dichiara Pretto - Inevitabile che si sia diffuso subito un clima di allarme tra i cacciatori della zona. Per questo, ho presentato un’interrogazione parlamentare a Lamorgese per sapere, in qualità di Ministro dell’Interno di questo improvvisato governo, come intenda garantire la sicurezza dei cacciatori in provincia di Vicenza e come voglia tutelare contestualmente i diritti dei cacciatori al libero esercizio dell’attività venatoria».

Il testo dell’interrogazione

Pubblichiamo qui di seguito il testo integrale dell’interrogazione firmata da Pretto: «Al Ministro dell'interno - Per sapere - premesso che: da fonti giornalistiche si è appreso che domenica 13 ottobre alcuni cacciatori sono stati aggrediti da un gruppo di animalisti nell'area del Biron di Sotto, al confine tra i Comuni di Costabissara, Monteviale e Vicenza; si è trattato di quattro episodi similari ad opera di un gruppo di persone, uomini e donne, vestite di nero e con il volto coperto, probabilmente legate ai movimenti animalisti più integralisti, che hanno insultato, offeso, spintonato i cacciatori e danneggiato oggetti di loro proprietà; nel primo caso, un cacciatore che si trovava nei campi è stato aggredito verbalmente dal gruppo e ha preferito tornare a casa. Tornato successivamente al proprio capanno, lo ha trovato distrutto; il secondo caso ha coinvolto un altro cacciatore lungo l'argine del torrente Dioma che ha chiamato le Forze dell’Ordine che sono intervenute con una volante; il terzo episodio è avvenuto sempre nell'area del Biron di Sotto e ha riguardato un gruppetto di cacciatori che hanno preferito, anche loro, tornare a casa; infine l'ultimo episodio, nel territorio di Monteviale, ha visto come protagonista un cacciatore di Costabissara che si trovava nel proprio capanno ed ha avuto la peggio in quanto è stato prima strattonato e quindi gli animalisti hanno liberato le allodole da richiamo dalle gabbie e hanno distrutto il suo capanno; quest’ultimo ha sporto denuncia presso i Carabinieri di Dueville e da lì è partita l’indagine anche degli agenti della Polizia Provinciale e la Questura di Vicenza per individuare gli aggressori; la zona non è nuova ad episodi del genere di gruppi integralisti, tanto che anche l'anno scorso c’erano stati eventi similari e gli attivisti erano stati identificati dalle Forze dell'Ordine; quest’anno, però, gli episodi si sono verificati già all’apertura della stagione venatoria, e si è diffuso subito un clima di allarme e di paura tra i cacciatori della zona per il ripetersi delle aggressioni; come intenda procedere per garantire la sicurezza dei cacciatori in provincia di Vicenza e, in generale, come intenda tutelare contestualmente i diritti dei cacciatori al libero esercizio dell’attività venatoria».

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