Pfas da SPV

Allarme per nuova possibile contaminazione da Pfas a causa del cantiere Pedemontana: “Valori spaventosi”

Si avvicina l'appuntamento elettorale ed il tema della salute e dei pericoli da Pfas della Pedemontana tengono banco

Allarme per nuova possibile contaminazione da Pfas a causa del cantiere Pedemontana: “Valori spaventosi”

La scorsa estate, la capogruppo Dem Vanessa Camani e la consigliera regionale vicentina del Pd, Chiara Luisetto, avevano convocato una conferenza stampa a palazzo Ferro Fini, denunciando:

“Possibili rischi per la salute pubblica in ragione della presenza Pfas, nella fattispecie Pfba, in prossimità delle gallerie di Malo e di Sant’Urbano della Superstrada Pedemontana Veneta”.

Chiara Luisetto e Vanessa Camani

La Regione, di contro, aveva fatto sapere che il problema era noto al punto che il gestore della SPV, da contratto doveva monitorare e smaltire proprio il percolato raccolto lungo la nuova arteria stradale anche a causa dell’utilizzo, durante le prime fasi della costruzione delle gallerie, di un prodotto che nel cemento aveva componenti acceleranti la presa, che contenevano appunto Pfba.

Ora, un possibile inquinamento da Pfas provenienti, invece, dalle terre di scavo della Pedemontana, viene fatto oggetto di interrogazione da parte del consigliere Andrea Zanoni secondo il quale:

“Sono tre i milioni di metri cubi di terre contaminate da Pfba, nei siti tra Malo (VI) e Sant’Urbano (TV)” e chiede di “Attivare subito le cautele previste per la zona rossa Miteni”.

Siamo di fronte ad un altro disastro ambientale?

Nonostante in materia siano stati pubblicati rapporti da parte di SIS e di ARPAV, a dimostrazione che il problema sarebbe tutt’altro che sottostimato,  Zanoni lamenta che solo un suo accesso agli atti  del rapporto redatto ad un tavolo tecnico lo scorso 17 giugno 2025, gli ha consentito di avere conto di quanto sia allarmante la situazione:

“I 3 milioni di metri cubi di terre da scavo della SPV, contaminate da Pfba, sono stati depositati in 20 siti e le analisi ARPAV su questi siti hanno rilevato concentrazioni di questo tipo di Pfas nelle acque “di ruscellamento” con picchi fino a 2.000 ng/litro.

Si tratterebbe di valori spaventosi, a conferma che l’opera sarebbe stata realizzata senza il rispetto per l’ambiente e la salute pubblica, tanto che la contaminazione avrebbe già comportato la chiusura di 7 pozzi idropotabili su 31 totali a Caldogno”.

Andrea Zanoni
Andrea Zanoni

Zanoni, peraltro chiede:

  • immediata pubblicazione dei risultati dei monitoraggi SIS;
  • esatta ubicazione di tutti i 20 siti di deposito di queste terre da scavo contaminate tra le province di Vicenza e Treviso;
  • quali misure urgenti si intendono adottare per bonificare e mettere in sicurezza i siti.

“D’altro canto – conclude  Zanoni – se è Viacqua SpA a chiedere di limitare gli scarichi a valle della Galleria di Malo, è evidente che siamo a rischio falde. Non permetteremo che la salute dei veneti venga sacrificata in nome di un’infrastruttura realizzata con leggerezza e scarsa vigilanza”.

La piazza si infiamma

Il ciclico ripresentarsi degli allarmi, sarebbe sfociato lo scorso 9 ottobre 2025 in un acceso dibattito al teatro Busnelli di Dueville dove sei candidati al Consiglio regionale del Veneto si sono affrontati sulla questione inquinamento a partire da quello del sito produttivo della Silva srl, per finire alla contaminazione attribuita alle fasi costruttive della Superstrada Pedemontana Veneta.

La Chiesa la sposa?

Dalla propria, chi denuncia il danno ambientale, tira i Vescovi  Claudio Cipolla e Giuliano Brugnotto per la bottoniera, per avere organizzato proprio a Dueville “La giornata del creato” a cavallo delle risorgive del Bacchiglione, con ciò, dicono, dimostrando la loro vicinanza alla causa del “Comitato tuteliamo la salute”.

La cittadinanza è preoccupata e cerca appoggio laddove le pare di trovarlo.

Il dibattito

In questo clima e anche su questi temi si sono quindi confrontati al teatro Busnelli di Dueville, i sei candidati vicentini nelle elezioni regionali del 23 e 24 novembre 2025: Francesco Gonzo (Fdi), Morena Martini (Lega) e Gabriele Tasso (Fi) erano a rappresentare il centro destra, mentre il centrosinistra era rappresentato da Chiara Luisetto del Pd, Renzo Masolo di Avs-Ev e Simone Contro del M5S.

Se, alla fine di uno spigoloso confronto tutti sembravano essere contrari al progetto di ampliamento del sito produttivo della Silva srl, è stato Renzo Masolo a portare al tavolo delle discussione l’inquinamento da Superstrada Pedemontana Veneta e, pur ammettendo che l’acqua potabile viene costantemente monitorata, ha dato vigore alla protesta di Andrea Zanoni di cui abbiamo detto sopra.

La campagna elettorale forse non è il momento giusto per raccontarla ai cittadini

La salute dei cittadini, ad avviso di chi scrive, non dovrebbe essere trattata coi toni e gli scopi della campagna elettorale: la salute merita di più.

Ma tant’è: gli esponenti del centro destra fanno sapere che la Regione Veneto sta mettendo a punto un protocollo di sorveglianza sanitario-epidemiologica sulla popolazione esposta ai rischi da Pfas, proprio a partire dal Vicentino e dal territorio dell’Aulss8.

Dal centro sinistra rispondono – manco a dirlo – che l’asserzione odora di  strumentalizzazione elettorale soprattutto ora che loro avrebbero diffuso i dati sulle concentrazioni di Pfas lungo l’asse viario pedemontano. Le nuove preoccupazioni, poi, andrebbero ad aggiungersi ai danni già procurati al territorio dalla ex Miteni.

Come si diceva: una parte commissiona studi a dimostrazione dell’interesse per la salute del cittadino, l’altra gli rivolge contro le sue stesse analisi, ma non sembra avere soluzioni diverse al suo arco.

Amara riflessione

Intanto, questo si, la SPV è costata un occhio ed un altro lo costa a chi se ne serve mentre dai dibattiti si ricava l’amara impressione di aver sempre di fronte la solita politica urlata, fatta di promesse e sterili proteste.

E i candidati, reduci dall’ennesima “baruffa” si chiedono: se a fine novembre in Veneto fa troppo freddo per andare al mare; non c’è ancora la neve per andare sciare; né ci sono più funghi da andare a cercare: cos’altro potranno inventarsi per non venire a votare?