Fin nelle Marche

Da Valdagno a Numana in tre giorni: la sfida del triatleta Fabio Guiotto per il figlio Davide e per tutti i malati di fibrosi cistica

Quando lo sport diventa un canale di comunicazione per sensibilizzare malattie rare. L'impresa di Fabio, in collaborazione con la Lega Italiana Fibrosi Cistica delle Marche, punta a raggruppare il maggior numero di persone, con l'intento di far capire cosa significhi vivere con questa malattia

Da Valdagno a Numana in tre giorni: la sfida del triatleta Fabio Guiotto per il figlio Davide e per tutti i malati di fibrosi cistica
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Dal 10 al 12 maggio 2024 si terrà una manifestazione promossa dalla Lega Italiana Fibrosi Cistica, che vedrà il triatleta Fabio Guiotto percorrere i 400 km che dividono Valdagno con Numana (Marche), al fine di sensibilizzare una malattia genetica "invisibile" come la fibrosi cistica.

Fabio Guiotto, Fonte: LIFC

Da Valdagno alle Marche per il figlio

Un'impresa da campioni quella che vedrà il triatleta Fabio Guitotto percorrere 400 km tra corsa, bici e nuovo, per la manifestazione promossa dalla Lega Italiana Fibrosi Cistica (LIFC) Marche ODV, tra il 10 e il 12 maggio, dedicata a sensibilizzare sul tema di questa malattia genetica.

Un'iniziativa partita dallo stesso Fabio e da sua moglie, vicepresidente della LIFC marchigiana, Raffaella Piazzini, al fine di sensibilizzare tramite le discipline del triathlon, una malattia genetica "invisibile" per la quale, al momento, non esiste una cura. Non solo sensibilizzare chi è direttamente affetto dalla malattia, ma anche chi, in famiglia, affianca da caregivers queste persone, come Fabio e Raffaella, genitori di Davide, affetto da fibrosi cistica.

Raffaella Piazzini, Fonte: LIFC

"È una malattia grave, che al momento da come aspettativa 40 anni, e colpisce 1 su 2500 nati. Si tratta di una malattia che ci riguarda tutti da vicino", afferma Raffaella in un'intervista a "è Tv Marche", televisione del nostro gruppo editoriale Netweek. "È una realtà che molti possono comprendere e sostenere. Ed è per questo che abbiamo creato questo progetto".

Da anni, Fabio e Raffaella continuano a sensibilizzare la popolazione tramite le attività della LIFC. Questa volta, si sono spinti oltre, organizzando una manifestazione sportiva, caratterizzata da una sfida non di poco conto, che vedrà Fabio percorrere 400 chilometri di percorso, da Valdagno, suo paese di origine, fino a Numana (in provincia di Ancona), dove vive.

"Fabio lo dice da anni che vuole fare questa cosa - continua Raffaella - e ormai è un anno che si allena seriamente, e l'impegno è grande. Però, il concetto è questo: una sfida, una cosa nella quale ci vuole tanta determinazione e tanta volontà. E ci vuole anche l'aiuto degli altri, perché se si gareggia da soli, in realtà non si fa nulla. E appunto abbiamo pensato a questo progetto, emblematico e importante, per far capire agli altri quello si vive in una situazione di malattia, ma anche di vita, perché fondamentalmente la malattia cronica è la vita".

L'obiettivo di Fabio

In un anno, Fabio si è costantemente allenato, in vista della lunga tratta che dovrà affrontare. Come ha ribadito nell'intervista a "è Tv Marche", a dargli manforte è stata anche la squadra del Civitanova Triathlon, la prima squadra di Triathlon nata nell'omonima città nelle Marche, che attualmente conta oltre 80 iscritti, che gareggiano ogni anno in gara nazionali e internazionali.

"Un anno di preparazione, con la squadra Civitanova Triathlon, che mi sta aiutando anche in questo progetto", afferma Fabio. "Lo sport fa bene alla fibrosi cistica, alla persona, e degli obiettivi e delle regole da seguire. Credo sia una delle cose che mi riesce meglio. Il mio intento è quello di creare un evento per raggruppare persone, che imparino in un modo 'giocoso' come lo sport, cosa significhi questa malattia".

Chiaramente, il percorso di Fabio è stato ben organizzato, così da assicurargli dei momenti di riposo, nei tre giorni che lo porteranno da Valdagno, fino ad Ancona.

Il percorso

L'evento comincerà alle 21 di venerdì 10 maggio, che vedranno Fabio correre per 40 km, partendo dalla zona del Baito di Valdagno. Per l'occasione, gli amici del posto lo accompagneranno per i primi chilometri, per poi lasciarlo alla sua impresa.

Al termine dei 40 km, il primo punto di ristoro sarà a Lonigo, dove lo aspetteranno alcuni amici con un camper, dove potrà riposare. Alle prime luci dell'alba di sabato, 11 maggio, Fabio ripartirà con la bici, per percorrere 350 km fino a Portonuovo (AN).

"Nella mia testa - dice Fabio - non si è mai pronti per affrontare delle distanze così lunghe. Sicuramente bisognerà mettere sul piatto tutte le mie esperienze d'atleta, oltre alle persone che mi seguiranno. Ho programmato una serie di soste e continua integrazione alimentare. Se tutto va bene, dovrei arrivare a Portonovo verso le 10 (spererei di arrivare un po' prima)".

A Portonuovo, Fabio sosterà nuovamente in un campeggio, per poi gettarsi in acqua verso le 8.00 di domenica 12 maggio, con l'obiettivo di percorrere una decina di chilometri a nuoto, fino alla spiaggia di Nuara, dove lo aspetteranno per i festeggiamenti.

Durante la traversata in mare, sarà accompagnato in kayak da Alessandro Gattafoni, conosciuto per aver attraversato l'Adriatico in kayak, per sensibilizzare la fibrosi cistica tramite l'iniziativa "125 Miglia per un Respiro".

Alessandro Gattafoni, Fonte: LIFC

Gli eventi correlati

Oltre ai festeggiamenti per l'impresa di Fabio, sia nel giorno della partenza a Valdagno, che in quello dell'arrivo a Numana, si terranno degli incontri dedicati alla fibrosi cistica, e all'importanza dello sport come terapia e strumento di aggregazione. Per l'occasione, sono stati organizzati dei momenti di festa, con musica e cibo, oltre alla presenza di tante realtà sportive locali, e del terzo settore.

Obiettivo di fondo, tramite la raccolta fondi dedicata, sarà quello di acquistare attrezzature sportive per i pazienti affetti da fibrosi cistica, nell'ambito del progetto della LIFC Marche, "Sport per la Fibrosi Cistica 2024". Le attrezzature verranno, poi, installate presso l'AOU delle Marche, così da permettere ai pazienti ricoverati di utilizzarli.

Parte dell'attrezzatura verrà installata anche nei day hospital presso il Centro di Riferimento Regionale per la Fibrosi Cistica, per lo svolgimento di test e allenamenti mirati, sotto la supervisione degli operatori del Centro.

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