Quartier Generale in via XX Settembre, 272 a Roveredo in Piano (PN), la We Do Spaces S.r.l. – 2.021.000 euro di Capitale Sociale interamente versato – ha una seconda sede a Nanto, che avrebbe deciso di chiudere, spostando tutto il personale nella sede principale.
We do Spaces
Da come si racconta l’azienda nei suoi siti web, essa non sembrerebbe avere difficoltà nella commercializzazione di arredi per ufficio operativi, direzionali e home office insieme a pareti e complementi vari ai quali si aggiunge la possibilità di realizzare prodotti customizzati sulle esigenze del cliente.
Anzi, l’azienda oggi distribuisce in oltre 100 Paesi. con spazi espositivi nel centro di Milano, un ampio spazio monomarca a Città del Messico ed una rinnovata “showroom in house”, circa 800 mq allestiti con le migliori collezioni dell’azienda.
Insomma, con le numerose certificazioni ottenute, l’azienda sembrerebbe non dover conoscere crisi tanto da aver accolto gli studenti di Roveredo in Piano, il 12/11/2025 nell’ambito del PMI Day, l’iniziativa nazionale promossa da Confindustria Veneto Est e ideata da Piccola Industria Confindustria.
Non solo, il giorno prima, 11 novembre 2025, DVO ha partecipato a OlMeet Roma 2025, evento dedicato all’evoluzione degli spazi di lavoro e alle nuove dinamiche che guidano il workplace contemporaneo.
Insomma, l’immagine che se ne ha è di una azienda florida, ma certamente non è a noi che verrebbero a raccontare il segreti del successo o dei bilanci societari, soprattutto se per continuare a farli quadrare, si dovesse chiudere uno degli stabilimenti, come protestano i Sindacati vicentini, preoccupati per quello che a Nanto sarebbe operativo dal 1977.

Ecco il comunicato Cgil:
“Fillea Cgil e Filca Cisl di Vicenza hanno proclamato per oggi, venerdì 5 dicembre 2025, uno sciopero per tutta la giornata lavorativa alla We Do Spaces Nanto, contro la chiusura confermata dalla proprietà della sede vicentina con il trasferimento dei lavoratori a Rovereto in Piano in provincia di Pordenone, sede principale dell’azienda”.
I sindacati ritengono inaccettabile la decisione aziendale che va a chiudere uno stabilimento attivo nel Vicentino dal 1977.
“Il trasferimento della produzione metterà in grave difficoltà circa 100 lavoratori, fra operai ed impiegati, ponendo a rischio concreto molti posti di lavoro nonché impoverendo di fatto territorio e famiglie”.
Quindi oggi:
Incontro alle 10, a Mestre, all’Unità di Crisi nello stabile di Veneto Lavoro in via Ca’ Marcello, mentre i lavoratori animeranno un presidio di protesta contro la proprietà dell’azienda.