A Vicenza

Teleriscaldamento: il calore dalle acciaierie alle famiglie vicentine

Il tavolo di lavoro per l'importante progetto è al lavoro da oltre un anno

Teleriscaldamento: il calore dalle acciaierie alle famiglie vicentine
Pubblicato:

L'idea non è nuova e chissà quanti, di passaggio, avranno pensato almeno una volta che il vapore che si nota, copioso, uscire dalle fornaci delle acciaierie Beltrame e Valbruna, potrebbe essere imbrigliato anziché andarsene, appunto, su per il camino.

Un'idea che ciclicamente ritorna

Ciclicamente fa capolino l'argomento per il recupero del calore prodotto dalle acciaierie Beltrame e Valbruna, idea che sta riprendendo vigore con il Comune che intende avviare la verifica di quanti potrebbero essere gli edifici beneficiari, a cominciare dal quartiere Mercato Nuovo.

La sede delle Acciaierie Valbruna

Da oltre un anno si tengono incontri tecnici ad un tavolo di lavoro appositamente istituito e sono stati avviati contatti con la Regione Veneto e lo stesso Ministero dell'Ambiente alla ricerca di fondi per coinvolgerli in un progetto il cui costo potrebbe oscillare tra i 10 ed i 15 milioni di euro per erigere una centrale in zona acciaierie, dalla quale servire una rete abitativa quanto più estesa possibile ma che già si ritiene potrebbe avere almeno 4 km di raggio.

Il calore prodotto alla Beltrame

La Regione in un precedente bando per il teleriscaldamento ha privilegiato, per la nostra provincia, l'Altopiano, ma altri bandi potrebbero essere di prossima pubblicazione.

Le componenti al lavoro

Certamente una città come Vicenza, con il ricorrente problema della salubrità dell'aria, causa l'alta concentrazione di polveri sottili, non dovrebbe perdere nuovamente questo treno.

Il tavolo di lavoro di cui si diceva, al quale siedono Agsm Aim, i responsabili energia delle acciaierie, le proprietà aziendali, l’assessore all’Ambiente Sara Baldinato e gli esperti del Politecnico di Torino, viene convocato mesilmente.

"L’obiettivo del tavolo - ha spiegato la Baldinato - è di capire come si possa concretamente procedere".

L'Assessore all'Ambiente Sara Baldinato

Progetto pilota

Di estrema importanza, poi, è la ricerca di fondi e finanziamenti necessari per affrontare l'ingente investimento per quello che potrebbe essere un progetto pilota di interesse non solo della Regione Veneto, ma anche del Ministero dell’Ambiente e del Gestore dei Servizi Energetici.

Non perdere il treno

Quanto a non perdere il treno, l'assessore vicentina, sta pensando anche al tracciato per il Treno ad Alta Velocità che potrebbe rivelarsi utile alla posa anche dei condotti per il calore ed infatti, interpellata, Iricav Due incaricata dei lavori, non avrebbe posto preclusioni ma sarebbe disponibile a studiare congiuntamente le soluzioni percorribili.

"Con il teleriscaldamento - ha comunicato Sara Baldinato - non si riuscirà a riscaldare tantissime abitazioni, ma un buon numero. Serviranno però alcune condizioni, quali il riscaldamento centralizzato dei complessi abitativi o una volumetria minima degli immobili, al di sotto della quale l’investimento perderebbe in convenienza".

A prescindere dal ruolo delle acciaierie, il Comune, con l'apporto del Politecnico di Torino, sta già lavorando tanto alla fattibilità della rete di teleriscaldamento in città che al potenziamento della centrale geotermica già attiva.

Commenti
CITTADINO

Se fattibile tecnologicamente il teleriscaldamento é una buona soluzione!

Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali