"I presidi hanno vinto, niente impronte digitali né rilevatori dell'iride"

Così ha esordito il dirigente scolastico Giovanni Zen alla notizia del fatto che il Ddl “Concretezza” sulla rintracciabilità dell'orario di lavoro dei presidi non è stato approvato. 

"I presidi hanno vinto, niente impronte digitali né rilevatori dell'iride"
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"I presidi hanno vinto, niente impronte digitali né rilevatori dell'iride"

"I presidi hanno vinto, niente impronte digitali né rilevatori dell'iride".

Così ha esordito il dirigente scolastico Giovanni Zen alla notizia del fatto che il Ddl “Concretezza” sulla rintracciabilità dell'orario di lavoro dei presidi non è stato approvato.

"Come dirigenti sono tenuti ai risultati, responsabili su tutto, ma vincolati ai risultati. Questo quanto emerso nel decreto scuola in via di definizione. Resta il pasticcio sulla gestione dei docenti, dei supplenti, sul personale. Non ha più senso, come stiamo vedendo in questi primi difficili giorni di scuola, vista la,mancanza di tanti supplenti che a fatica si trovano, per coprire i posti vuoti. Non ha più senso la gestione centralistica e ministeriale della selezione solo burocratica del personale. Mentre la gestione va regionalizzata, su standard nazionali. Concorsi dunque regionali, come già a Trento, con Albi professionali e gestione poi delle scuole con "chiamate dirette", con bandi che prevedano curriculum e colloquio di lavoro, come già avviene in tutto il mondo del lavoro. Non ha più senso la gestione centralistica e assistenzialistica, come è oggi. Non è stato ancora raggiunto un accordo sul testo definitivo del decreto scuola che dovrebbe dare attuazione all'intesa raggiunta lo scorso primo ottobre fra il ministro Fioramonti e i sindacati della scuola. Via libera al concorso straordinario per 24 mila posti riservato ai precari con 3 anni di servizio nella scuola statale che, grazie a una procedura super facilitata, potrebbero entrare di ruolo già a settembre 2020 dando un po’ di sollievo alle scuole a corto di docenti. Buone notizie dunque anche per i presidi e gli Ata. Anche i dirigenti scolastici, come già gli insegnanti, saranno esclusi dalle nuove norme previste contro i cosiddetti furbetti del cartellino. Quindi niente impronte digitali né rilevatori dell'iride"

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