Genitori sul piede di guerra: L’orario fa scattare la lancetta delle polemiche

Le famiglie non accettano più quello che va dalle 8.15 fino alle 12.15 dal lunedì al sabato, bensì desiderano quello dalle 8 fino alle 13 dal lunedì al venerdì.

Genitori sul piede di guerra: L’orario fa scattare la lancetta delle polemiche
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Genitori sul piede di guerra: L’orario fa scattare la lancetta delle polemiche

Sta diventando un vero e proprio caso quello che vede coinvolti da una parte le scuole elementari «Francesco d’Assisi» di Tezze sul Brenta, dall’altra gran parte dei genitori degli alunni. Questi ultimi già lo scorso anno avevano fatto una raccolta firme per richiedere la variazione dell’orario mattutino scolastico. Non più l’attuale che va dalle 8.15 fino alle 12.15 dal lunedì al sabato, bensì dalle 8 fino alle 13 dal lunedì al venerdì. Sostanzialmente il numero di ore settimanali rimane invariato, si resta in classe un’ora in più al giorno, in compenso si rimane a casa il sabato. Ma la cosa più importante è che questo orario andrebbe incontro alle esigenze di molti genitori, come spiega Roberto Piotto, padre di due bambini che frequentano l’istituto comprensivo e uno dei promotori di questa proposta:

«C’è questa esigenza in quanto il vecchio orario non permette a molti genitori di svolgere al meglio la loro professione lavorativa. Essendo non compatibili gli orari, molti di noi dovrebbero uscire prima o dopo dal loro posto di lavoro. Nelle famiglie moderne di oggi, come nel mio caso, spesso entrambi i genitori lavorano e non tutti hanno la possibilità di richiedere a nonni o parenti di accompagnare i propri figli a scuola. Ci sarebbe la possibilità di usufruire dell’anticipo, però si tratta di un’ulteriore spesa a carico delle famiglie. Mia figlia frequenta la quarta elementare e già da un paio d’anni mi sono impegnato in questa causa, ascoltando prima i pareri degli altri genitori e successivamente, quando abbiamo visto di avere gli stessi interessi, abbiamo deciso di intraprendere una raccolta firme. Il risultato finale è che il 75% è d’accordo per l’introduzione del nuovo orario, una percentuale significativa se si considera che sono 90 i bambini che frequentano la scuola. Ci siamo quindi rivolti allora preside Chiara Riello, che ci ha detto di proporre un questionario ufficiale che fosse un qualcosa di riconosciuto. In questo modo avrebbe potuto essere presentato anche nei successivi consigli d’istituto. Ora la preside Riello è stata trasferita in un altro istituto di Cittadella, ma purtroppo questo questionario non è stato ancora presentato. Tutte le famiglie lo stanno ancora aspettando con apprensione. Nel consiglio d’istituto di ottobre è stata nuovamente sottoposta la questione. Nel verbale è stato messo che nel consiglio d’istituto di novembre sarebbe stato presentato il famoso questionario. Nonostante l’Amministrazione comunale ci abbia tranquillizzati, siamo fortemente preoccupati in quanto temiamo che le nostre richieste rimangano nuovamente inascoltate. Ricordo che se non si riesce a trovare una soluzione entro il prossimo mese, il vecchio orario sarà riconfermato anche per l’anno scolastico 2020/2021. Se da parte delle istituzioni non ci sono problemi, non riusciamo a capire questo comportamento ostruzionistico da parte dell’istituto. Speriamo di avere al più presto una risposta ci sono 90 famiglie che stanno aspettando».

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