Da tempo ormai si susseguono azioni e transazioni tra liquidatori della BPVi, ex soci ed investitori che nel crac dell’istituto di credito vicentino si erano trovati da un giorno all’altro, con in mano carta straccia.
Molti sono stati anche gli interventi del Legislatore per trovare il modo di ridare dignità al sistema: a spese di tutti ma la solidarietà, talvolta, va data proprio così, indipendentemente dalle vicende processuali che quanti hanno subito il tracollo della banca, speravano diverso e ben più severo con i responsabili.
Ad ogni buon conto, la Legge di Bilancio 2024 aveva esteso e incrementato il Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR) per i soci di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, permettendo di ottenere un ulteriore 10% e quindi portando il totale al 40%, grazie a un emendamento che destinava 80 milioni0 per quanti erano rimasti esclusi per vizi formali, con pagamenti previsti dal 2026 in poi.
Aggiornamento e strumenti
La situazione attuale vede, dunque, un’estensione dei ristori, ma i liquidatori della BPVi hanno dichiarato l’impossibilità di rimborsare gli ex soci ammessi al passivo con i fondi della liquidazione.
- Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR): questo fondo governativo è lo strumento principale per i rimborsi, destinato a chi ha subito perdite dopo il crac delle banche.
- Incremento Rimborsi: grazie a un emendamento alla Legge di Bilancio 2024 approvato a dicembre 2025, è stato stanziato un extra di 80 milioni per coprire i casi esclusi dal FIR per vizi formali o documentazione incompleta.
- Percentuali: l’indennizzo base è del 30% del costo di acquisto (fino a 100.000 euro), con la possibilità di raggiungere il 40% per talune fasce, attraverso l’incremento.
- Tempi: le nuove risorse (20 milioni per il 2026 e 60 milioni per i due anni successivi) verranno erogate gradualmente a partire dal 2026.
- Errori formali: l’emendamento tenderebbe ad includere i risparmiatori che non hanno potuto accedere ai ristori per errori formali nelle richieste.
Ed ora?
Verificato il motivo dell’eventuale esclusione dal Fondo Indennizzo Risparmiatori, verificare se ora si rientri nei casi previsti dal nuovo emendamento per le banche venete.
La soddisfazione è generale, sia da parte delle Associazioni dei consumatori, che dei Legali impegnati in questo estenuante braccio di ferro oltre che dei rappresentanti politici che se ne sono occupati, questa volta, trasversalmente.