Confagricoltura

Crollo del prezzo del latte: si abbassa da 69 a 53 euro all’ettolitro, è allarme tra gli allevatori vicentini

Sovrapproduzione europea, import a basso costo e consumi in calo mettono in crisi il settore lattiero-caseario

Crollo del prezzo del latte: si abbassa da 69 a 53 euro all’ettolitro, è allarme tra gli allevatori vicentini

Anche nel territorio vicentino cresce la preoccupazione degli allevatori per il crollo vertiginoso del prezzo del latte. Secondo i dati Ismea, tra agosto e ottobre le quotazioni del latte sono scese da 69 a 53 euro a ettolitro, con un trend ancora negativo.

Cause del crollo

L’eccesso di produzione su scala internazionale, unito al rallentamento dei consumi, è la principale causa del tonfo. Il fenomeno riguarda l’Europa ma anche mercati extra-continentali: +3,1% di produzione in Nuova Zelanda e +1,7% negli Stati Uniti.

“Il latte in questi giorni non è stato neppure quotato per evitare allarmismi – ha spiegato Matteo Marcolin, allevatore di Quinto Vicentino e presidente dei Giovani di Confagricoltura – Francia, Germania e Olanda riversano prodotto da noi a prezzi stracciati, favorendo il ribasso dell’industria”.

Matteo Marcolin, allevatore di Quinto Vicentino e presidente dei Giovani di Confagricoltura

Marcolin denuncia l’ingiustizia di un sistema che penalizza chi produce latte di qualità destinato a DOP:

“Come possiamo investire in innovazione, benessere animale ed energia se la remunerazione non è adeguata? È impossibile far quadrare i bilanci”.

Il crollo dei prezzi rischia di innescare ulteriori criticità: dopo l’aumento delle vacche trattenute in stalla, ora potrebbe verificarsi l’effetto opposto con più macellazioni, causando anche il calo dei prezzi della carne. “Un gatto che si morde la coda” avverte Marcolin.

Appello alle istituzioni

Al tavolo latte svolto a Roma, gli industriali hanno preannunciato difficoltà a ritirare tutto il prodotto nel primo trimestre 2026. Confagricoltura chiede programmazione preventiva e stop al latte estero svenduto.

Il comparto lattiero-caseario è vitale per Vicenza: secondo Veneto Agricoltura (2024) la provincia è prima in regione con 391mila tonnellate prodotte per un valore di 199,4 milioni di euro.

“Oggi il 50% delle stalle è a rischio, senza ricambio generazionale – ha concluso Marcolin – Solo con un prezzo soddisfacente si potrà attirare i giovani e salvare gli allevamenti, soprattutto quelli medio-piccoli”.