Lavoro alla Base

Base USA: Filt-Cgil impugna la procedura per 32 licenziamenti e chiama il subappaltatore in Regione

Manuzzato (Filt): “Per ora i lavoratori sono a disposizione e prendono lo stipendio”

Base USA: Filt-Cgil impugna la procedura per 32 licenziamenti e chiama il subappaltatore in Regione

A fine luglio la ditta Sky Bridge Tactical Italy Srl che ha sede a Milano, ma opera alle caserme Ederle e Del Din di Vicenza, avrebbe deciso di licenziare dal 19 settembre 2025, i 32 dipendenti che alla base Del Din, si occupavano di manutenzioni, attività di magazzino, logistica dei ricambi e coordinamento dei servizi della 173^ Brigata aviotrasportata dell’Esercito statunitense.

Alla formale comunicazione di licenziamento collettivo datata 29 luglio 2025, la Filt-Cgil di Vicenza, il successivo 5 agosto 2025, ha attivato la procedura di legge per opporsi.

Trascorsi inutilmente i successivi 45 giorni, che hanno sancito il cosiddetto “mancato accordo”, dal livello locale, secondo la prassi italiana, la vicenda è passata a quello del confronto Regionale.

La campana della Filt-Cgil

Giovanna Manuzzato, Segretaria Generale di Filt-Cgil Vicenza, ha commentato così la vicenda:

“Ci è sorto il sospetto che i licenziamenti fossero stati applicati per un cambio d’appalto in barba alla normativa italiana che garantisce ai lavoratori continuità di salario grazie alla cosiddetta “clausola sociale“.  Così, il 22 settembre 2025 ci siamo trovati con i funzionari di palazzo Grandi Stazioni, per avviare la trattativa a livello regionale e chiediamo alla controparte la continuità normativa e salariale dei lavoratori che sono rimasti nel sito e una buonuscita congrua per ogni lavoratore lasciato a casa”.

A quali norme rispondono i datori di lavoro?

Se in questo tipo di contratti sia prevalente la normativa italiana del passaggio diretto da una cooperativa appaltante all’altra, sarà il motivo del contendere, mentre ci si chiede se sia corretto che 10 dei 32 lavoratori continuino provvisoriamente nell’incarico mentre agli atri 22 è stato interdetto l’accesso alle basi.

Nel frattempo, però, Filt-Cgil avrebbe appurato che “Mantech International”, azienda statunitense assegnataria e capofila del nuovo appalto con il governo USA, avrebbe subappaltato i servizi, non più alla “Sky Bridge Tactical Italy”, ma alla “D.A.V. Force” che avrebbe anche altri appalti in Germania per l’Esercito statunitense.

Ma si applicherà la normativa italiana sul passaggio diretto delle maestranze tra datore cessante e subentrante? Sarà da vedere, nel frattempo il sindacato avrebbe richiesto per i lavoratori lasciati letteralmente alla porta del “Dal Din”, la “messa a disposizione” che, almeno, dovrebbe garantire loro lo stipendio.

Un’altra campana

Raccolta dalla base qualche voce da parte di chi ancora ci lavora, però, parrebbe che i lavoratori oggi in ambasce, fossero tutti dipendenti direttamente dal Governo americano, dal quale si sarebbero licenziati per il trattamento economico migliore offerto loro dal subappaltatore che ora però è stato sostituito dal nuovo capofila.

Scelte forse improvvide che, ove il sindacato non potesse far valere la “clausola sociale” di cui parla la Segretaria Generale Manuzzato, e che è tipica della contrattazione italiana, indennizzi a parte, potrebbero  costare il posto di lavoro.