Acciaierie Valbruna

Acciaierie Valbruna, Vicenza resta “anatra zoppa” senza gli stabilimenti di Bolzano

La dismissione degli stabilimenti di Bolzano trascinerebbe con sé anche Vicenza

Acciaierie Valbruna, Vicenza resta “anatra zoppa” senza gli stabilimenti di Bolzano

Ieri, 4 novembre 2025, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy si è tenuta una riunione sulla situazione dello stabilimento bolzanino di Acciaierie Valbruna Spa ed il bando di gara per la concessione del diritto di superficie da parte della Provincia di Bolzano.

Essendovi uno stabilimento anche a Vicenza, all’incontro ha partecipato anche il Comune di Vicenza, appunto, alla presenza del Ministro Adolfo Urso, i consulenti aziendali , la Provincia autonoma di Bolzano, la Regione del Veneto e le organizzazioni sindacali Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil.

Il Ministro Adolfo Urso in una delle tante visite alle industrie venete
Il Ministro Adolfo Urso in una delle tante visite alle industrie venete

Nell’incontro tutti hanno concordato sul fatto che si tratti di produzioni strategiche per le quali la Presidenza del Consiglio dei Ministri dovrebbe giocarsi la cosiddetta “Golden Power“.

Ciò salverebbe le aree da una dismissione che le destinasse ad usi diversi da quelli attuali, considerata l’importanza che la Acciaierie Valbruna  hanno nell’economia dell’industria metalmeccanica regionale e, quanto a Vicenza,  per  i 1.150 addetti che vi lavorano, oltre all’indotto.

(In copertina gli stabilimenti delle Acciaierie Valbruna a Vicenza. Foto da sito aziendale)

Valbruna

Valbruna, fondata nel 1925 ha festeggiato i suoi primi 100 anni da leader nella produzione di prodotti lunghi in Acciai Inossidabili e Leghe di Nichel.

Essa è una società privata con 2.800 dipendenti ed una produzione annua di 300.000 tonnellate di acciai speciali ad alta qualità.

Valbruna dispone di quattro stabilimenti produttivi, 2 in Italia (Vicenza e Bolzano), 1 negli Stati Uniti (Fort Wayne, IN) e uno recentemente acquisito in Canada (Welland, Ontario); oggi è fra i principali complessi industriali del settore, grazie alla sua vasta e strategica rete distributiva che assicura la capillare presenza commerciale nei mercati di riferimento in Italia e nel mondo.

Valbruna a Bolzano
Valbruna a Bolzano (Foto da sito aziendale)

Essa è strategica perché la produzione di Acciai Inossidabili e Leghe di Nichel trova sbocco nei più svariati settori industriali quali alimentare e farmaceutico, aerospaziale, automobilistico, chimico e petrolchimico, costruzioni, energetico, meccanico, medicale, navale e molti altri.

La stessa Acciaierie Valbruna S.p.A., capogruppo di numerose società italiane ed estere operanti nel settore della produzione e commercio di acciaio inossidabile, stando a quanto dichiarato dal suo sito web, non nasconde di essere orientata al futuro.

Cosa succede allora?

Succede che Acciaierie Valbruna, nonostante la dichiarata responsabilità sociale e ambientale starebbe valutando la dismissione degli impianti bolzanini, cosa che, dato il legame con quelli di Vicenza, la porterebbe ad abbandonare le produzioni in Italia.

Tutto ciò sarebbe considerato inaccettabile, per i motivi detti in apertura, dai rappresentanti dei lavoratori e dalle Istituzioni dal livello locale a quello governativo, passando per quello regionale.

Il tavolo ministeriale

Per i motivi sopra descritti, l’istruttoria Golden Power ha confermato la piena strategicità dello stabilimento Acciaierie Valbruna di Bolzano, come il Mimit aveva sostenuto sin dall’inizio e ha chiarito il Ministro:

“Qualsiasi minaccia alla sua continuità produttiva potrebbe comportare l’esercizio dei poteri speciali da parte del Governo. Spetta ora alla Provincia autonoma di Bolzano prenderne atto e valutare ogni possibile soluzione compatibile con la strategicità dello stabilimento siderurgico”.

La Golden Power

Il D.L. 15 marzo 2012 n. 21, disciplina la materia dei poteri speciali esercitabili dal Governo per salvaguardare gli assetti delle imprese operanti in settori ritenuti strategici e di interesse nazionale (c.d. “Golden power”).

Tali poteri consistono principalmente nella facoltà di porre il veto rispetto all’adozione di determinate delibere, atti e operazioni delle imprese che gestiscono attività strategiche in specifici settori, di dettare impegni e condizioni in caso di acquisito di partecipazioni in tali imprese, ovvero di opporsi all’acquisto delle medesime partecipazioni.

L’istruttoria

Scontato, quindi, l’esito dell’istruttoria “Golden Power”, data l’importanza che le Acciaierie Valbruna hanno per l’economia nazionale, come sopra si è tentato di sintetizzare, con la conseguenza che si chiede alle Istituzioni di porre un vincolo alle aree in modo da evitare aggiudicazioni incoerenti rispetto alla loro attuale destinazione industriale dei terreni ove insiste l’impianto altoatesino di Valbruna.

La prima conseguenza sarebbe obbligata: la continuità produttiva dello stabilimento.

Tutti concordi

Le Parti sedute al tavolo ministeriale, concordemente auspicano che la Provincia Autonoma di Bolzano concordi con le considerazioni emerse e si adoperi per assicurare continuità e stabilità all’attività aziendale, o il Governo si gioca la Goldem Power.

Il Mimit, infatti, si è impegnato a riconvocare le parti non appena note le effettive intenzioni della Provincia autonoma di Bolzano.