«Un rifugio nel cuore» assieme a Claudia Koll

Il concerto organizzato dalla «Bassano Bluespiritual Band», coordinata dalla maestria di Lorenzo Fattambrini, che si terrà il prossimo 25 maggio.

«Un rifugio nel cuore» assieme a Claudia Koll
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«Un rifugio nel cuore» assieme a Claudia Koll

Esistere significa perdere tutto, stare fermi senza fare qualcosa che cambi il mondo. Vivere significa lavorare, creare, non perdere neanche un’occasione per fare del bene per noi e per gli altri. Davvero la prima cosa per salvare questo mondo è cambiare noi stessi. Di fronte a questa consapevolezza non è possibile nascondersi: o si smette di esistere solamente e si inizia a vivere, o perdiamo il senso dell’umanità. È un punto nodale sul quale tutti devono confrontarsi. Succede che si possa cambiare completamente la direzione della propria vita, nel momento in cui riconosciamo la fragilità di una esistenza che pone delle domande alle quali non sappiamo dare risposta. Finché qualcosa, o qualcuno, non illumina la nostra strada. E può anche accadere che una vita apparentemente invidiabile, nella quale una brillante carriera conduca ad apici di successo e di affermazione possa invece lasciare spazio ad un buio spirituale tormentato e sofferente. Esistere o Vivere. La crisi e la necessità di un cambiamento radicale, una metànoia che non lasci spazio a fraintendimenti. La conversione non è mai facile. Spesso avviene in modi imprevedibili e incomprensibili. Claudia Koll, attrice oggi attiva in progetti di solidarietà, nel momento in cui raggiunse il culmine della notorietà artistica visse un periodo di forte criticità interiore dal quale uscì nel 2000, anno di Giubileo cristiano, iniziando un percorso di profonda quanto straordinaria conversione che la portò alla riscoperta della fede cristiana, culminando in una vita dedicata interamente agli esseri umani in difficoltà.

«Ho compreso il bisogno di unire le forze in nome di un Amore più grande da attingere dal Signore e da riversare a chi è più debole».

Racconta Claudia presentando la mission della ONLUS «Le Opere del Padre» da lei fondata nel 2005 con lo scopo di aiutare le persone con particolari sofferenze sia fisiche che psicologiche, dalle popolazioni del terzo mondo fino ai senzatetto delle nostre città. Il prossimo 25 maggio 2019 Claudia Koll porterà la propria testimonianza a Bassano del Grappa presentando alcuni progetti della sua Associazione nel corso di un concerto dal titolo «Un rifugio nel cuore» organizzato dalla Bassano Bluespiritual Band, formazione corale e strumentale diretta da Lorenzo Fattambrini. In questo evento, che si svolgerà nella sala Jacopo da Ponte in Piazzale Luigi Cadorna 34 a Bassano del Grappa con inizio alle ore 20.45, il ricavato dei biglietti andrà a sostenere proprio i progetti in corso della ONLUS «Le Opere del Padre».

Un entusiasmante susseguirsi di musiche e canzoni del miglior repertorio di una energetica Bassano Bluespiritual Band che offrirà agli ascoltatori un variegato e caleidoscopico programma dal gospel al pop, di sapore afroamericano ma anche un po' italiano, in una alternanza gioiosa tra strumenti e voci che, sotto la guida attenta di Lorenzo Fattambrini, sapranno avvolgere in un abbraccio musicale il pubblico: un concerto assolutamente senza controindicazioni, adatto a tutte le età, pieno di sorprese ed emozionanti suggestioni per le orecchie, per gli occhi, la mente ed il cuore.

Il maestro Fattambrini commenta:

«Si tratta di una collaborazione nata diversi anni fa, ancor prima che io prendessi la direzione del coro. Per noi sostenere ancora oggi questo progetto in favore di una ONLUS come quella di Claudia Koll è davvero importante. Ad ogni modo, la Bassano Bluespiritual Band non è nuova a queste iniziative, perché spesso ci ritroviamo a fianco del sociale e non mancheremo di partecipare nemmeno in futuro. Per noi è una fonte di ispirazione e di stimolo, un modo per rivedere il percorso, l’umanità e le esperienze delle persone. Inoltre, sarà un concerto importante anche per il fatto che sarà la nostra occasione per proporre dei nuovi brani, tra cui tre a cappella, ossia senza accompagnamento musicale. Voglio ricordare che la nostra cifra distintiva è proprio il volontariato musicale, persone che si mettono a disposizione, con percorsi non accademici, ma che affrontano il palco in modo del tutto amatoriale, ma che compensano la voce dei professionisti con una smisurata passione e tanto cuore».

Già, il cuore. Che diventa un vero rifugio quando non è chiuso in se stesso ma solo se diventa un «cuore grande» capace di accogliere e farsi capace di amare indistintamente la Vita rendendo il mondo un posto migliore. «Per te, per me e per l’intera umanità...».

 

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