"Thioro, un cappuccetto rosso senegalese" a Nove

La fiaba più nota al mondo rivive nella versione senegalese per Minifest di Operaestate: sabato 13 luglio alle 18.00 presso l’Oasi naturalistica del Brenta a Nove, Teatro delle Albe e Accademia Perduta portano in scena Thioro - un cappuccetto rosso senegalese, preceduto, alle 15.30 da un laboratorio musicale con gli artisti della compagnia.

"Thioro, un cappuccetto rosso senegalese" a Nove
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"Thioro, un cappuccetto rosso senegalese" a Nove

In occasione di Minifest, la rassegna di teatro e danza dedicata alle famiglie di Operaestate Festival, il Teatro delle Albe e Accademia Perduta presentano Thioro-un cappuccetto senegalese, in scena sabato 13 luglio alle ore 18.00 presso l’Oasi naturalistica del Brenta a Nove. Un evento inserito nel ricco cartellone di Operaestate Festival, parte della sezione dedicata alle famiglie, in collaborazione con il
Comune di Nove e le aziende partner.

Thioro, un cappuccetto rosso senegalese è uno spettacolo nato in Senegal, nuova occasione di incontro nel solco del “meticciato teatrale” del Teatro delle Albe. Una relazione feconda con la terra di origine di Mandiaye Ndiaye, attore cardine della compagnia scomparso nel 2014, con cui le Albe hanno posto le basi del proprio teatro attraversando insieme i canti e i paesaggi d’Africa. Reinvenzione dal respiro africano di Cappuccetto Rosso, una delle fiabe europee più popolari al mondo e di cui esistono numerose varianti, Thioro, un cappuccetto rosso senegalese evoca soltanto il popolare racconto della bambina che indossa un cappuccio rosso e che, mentre attraversa il bosco per portare provviste alla nonna, incontra un temibile lupo che la inganna. In questa versione, lo spettatore attraversa non il bosco, ma la savana, e incontra non il lupo, ma Buky la iena, in un viaggio attraverso l’Africa. Un lavoro che fa incontrare e mette in corto circuito la fiaba europea con la tradizione africana, partendo dalla suggestione di come l’origine esatta di Cappuccetto Rosso continui a essere un’incognita, e narrazioni basate o ispirate allo stesso tema possano trovarsi non solo nel folklore europeo, ma anche nella tradizione del Lontano e Medio Oriente e in Africa. Un racconto tradizionale, estratto dal cuore della letteratura orale, che è riuscito senza sforzo e in modo indiscutibile a essere considerato uno dei racconti
popolari più famosi di tutti i tempi. Il Teatro delle Albe è stato fondato nel 1983 da Marco Martinelli, Ermanna Montanari, Luigi Dadina e Marcella Nonni. Con l’acquisizione all’interno della compagnia dei griots senegalesi, dunque, nasce un meticciato teatrale che intreccia tradizione e ricerca del nuovo, drammaturgie, danza, musica, dialetti, invenzioni e radici.

Accademia Perduta/Romagna Teatri, diretta da Ruggero Sintoni e Claudio Casadio, viene fondata da un gruppo di giovani attori nel 1982 come Compagnia di Teatro Ragazzi. Dal momento della sua fondazione a tutt’oggi Accademia Perduta è impegnata in un’intensa attività di produzione di spettacoli per ragazzi, arrivando, col tempo, a valicare i confini nazionali e partecipando a numerose rassegne e festival nazionali ed internazionali.

Alle ore 15.30, in programma un laboratorio teatral-musicale con gli artisti della compagnia, che tra musica e racconto preparerà i giovani spettatori a uno spettacolo non solo da vedere, ma da vivere!

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