Omaggio a Ettore Scola, all'Oratorio di Villa Ca'Erizzo a Bassano del Grappa

Si rinnova la collaborazione tra Operaestate Festival e la Fondazione Luca. Nella splendida Villa Ca’ Erizzo, sede del Museo Hemingway e della Grande Guerra, un “Omaggio a Ettore Scola” .

Omaggio a Ettore Scola, all'Oratorio di Villa Ca'Erizzo a Bassano del Grappa
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Omaggio a Ettore Scola, all'Oratorio di Villa Ca'Erizzo a Bassano del Grappa

Operaestate Festival e Fondazione Luca rinnovano la loro collaborazione per la cultura e lo spettacolo, ambientando a Villa Ca’ Erizzo, anche per l’edizione 2019 del Festival, alcuni imperdibili appuntamenti, a partire dal grande cinema di Ettore Scola.
Proprio con il cinema si apre il programma 2019, con un omaggio a Ettore Scola nell’occasione di un anniversario che lo lega alla nostra città: i 50 anni dall’uscita del film Il Commissario Pepe, girato in molta parte a Bassano. Ed è l’occasione anche per un doveroso omaggio a un grande maestro del nostro cinema, scomparso nel 2016, con alcune fra le sue opere, scelte non solo tra le sue più conosciute, ma certamente tra le sue più riuscite. A presentarle, ogni sera prima della proiezione, Alessandro Comin.

Ad aprire la rassegna, giovedì 27 giugno alle 21, sarà proprio Il Commissario Pepe del 1969. Il Commissario del titolo deve condurre, poco convinto, una campagna per il buon costume in una città veneta. I pesci che cadono nella sua rete sono così grossi che giunge dall'alto l'ordine di insabbiare tutto. Magistrale prova di Ugo Tognazzi in una commedia amara dalla gran forza malinconica, girata tra Vicenza e Bassano. Ben in evidenza anche il Ponte, allora in restauro dopo la devastante piena del 1966.

Venerdì 28 giugno è il turno di Ballando Ballando del 1983: uno straordinario affresco sul mutamento dei costumi e della società, visti attraverso una sala da ballo alla periferia di Parigi. Dall'opera teatrale Le Bal (1980) del Théâtre du Campagnol, è alimentato dai succhi della commedia all'italiana e sostenuto da 23 attori-mimi-ballerini, tutti bravissimi. Il film ha vinto 4 David, 3 premi César in Francia, premio per la regia a Berlino, e fu anche candidato all'Oscar.

Sabato 29 giugno: sempre alle 21, il film del 1974 C'eravamo tanto amati: 30 anni di vita italiana, dal 1945 al 1974, attraverso le vicende di tre amici ex partigiani che si reincontrano a varie riprese, rievocando speranze deluse, ideali traditi, rivoluzioni mancate. Grandissimi tutti gli interpreti: Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Aldo Fabrizi, Stefania Sandrelli, Stefano Satta Flores, e pioggia di premi ovunque. Il film è dedicato a Vittorio De Sica, presente nel film nel ruolo di sé stesso e scomparso durante la lavorazione.

Chiude la rassegna, domenica 30 giugno: La più bella serata della mia vita del 1972. Un film davvero molto particolare anche se tra i meno noti di Scola. Un magistrale Alberto Sordi è un industriale che, con la macchina in panne, trova soccorso in un antico castello, dove quattro magistrati annoiati dalla pensione lo introducono in un gioco: un finto processo. Ispirato al racconto di Durrenmatt La panne, un film sorprendente che gioca con il grottesco e il kafkiano senza mai abbandonare il campo della commedia.

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