Nicola Porro senza censura: le tasse invisibili alla Bassanese
“Lo stato cerca in tutti i modi di ottenere risorse, talvolta senza che noi ce ne accorgiamo”.
Nicola Porro senza censura: le tasse invisibili alla Bassanese
Giovedì 24 ottobre arriva nel parterre di Incontri senza censura in libreria La Bassanese, il giornalista e conduttore televisivo Nicola Porro. Laureato in economia, ha scritto per numerosi quotidiani e oggi è vicedirettore del “Giornale”. In televisione ha lavorato per la Rai, La7, Class-Cnbc e Mediaset. Dall’autunno 2016 conduce Matrix su Canale 5 e dal 2018 Quarta repubblica su Rete 4 in prima serata. In piena discussione nazionale sulla Finanziaria per programmare il prossimo bilancio dello Stato, Nicola Porro con il suo libro uscito da pochi giorni Le tasse invisibili, edito da La Nave di Teseo, analizza in modo puntuale quali e quante tasse gli italiani pagano, a volte inconsapevolmente.
A Incontri senza censura abbiamo scelto di parlare di tasse con un giornalista economico che ha deciso di fare le pulci a politici di ogni schieramento e di epoche diverse, ha voluto addentrarsi su come si sono evoluti i prelievi agli italiani e come alcune tasse si sono mimetizzate, sì perché a volte si cambia nome per uno scopo magari più etico agli occhi dei contribuenti, ma ci si dimentica che queste nuove imposizioni vanno continuamente ad aumentare il prelievo fiscale.
Nel libro di Porro si scopre che in realtà ci sono 15 patrimoniali, ma ancora si mascherano con nomi e scopi diversi. L’inganno più grande – scrive Porro - è non chiamare le cose con il proprio nome.
Stimolato da Marco Bernardi, ideatore della rassegna, Porro smonterà i luoghi comuni con la forza delle idee e di dati inoppugnabili, attingendo agli insegnamenti degli economisti di ogni epoca e diversa ispirazione, da Marx a Luigi Einaudi.
Ci confronteremo sui prelievi sulla casa, sul reddito, sulle tasse alle imprese, quelle pagate da studenti e universitari, sull’ambiguità delle tasse sul gioco, i prelievi delle transazioni finanziarie, sulle metamorfosi continue delle tasse sui rifiuti (TARSU, TIA, TARI), il bollo/tassa sulle auto, il canone sulla tv, i prestiti e i prelievi forzosi messi in atto in origine dalla dittatura fascista e in seguito dai governi repubblicani a guida Andreotti e Ciampi. Oggi, negli ambienti europei che giudicano l’Italia, si parla chiaramente e insistentemente di mettere agli italiani una nuova patrimoniale! Sarà questo che ci aspetta da questo o dai prossimi governi?
“Dal 1965 al 2016 il prelievo fiscale è salito del 18% all’anno. Il risultato? Il debito è esploso e la crescita si è fermata”. Questo, dati alla mano, risulta dal lavoro di Porro. L’idea di tassare e nascondere la mano non è nuova - continua il giornalista - lo Stato ( la Bestia affamata come la chiama) continua ad alimentarsi con i prelievi sui consumi, sui redditi e patrimoni, ma ha aggiunto un tocco “equo e solidale”.
Infatti, tutti si accorgono che i servizi, dalla sicurezza alla sanità, non sono all’altezza. E la favola della giustizia sociale per via fiscale si è dimostrata falsa. Nel frattempo, però, lo stato e le sue casse si sono grandemente arricchiti, alzando le pretese e, dato che non poteva continuare così, il mostro fiscale ha dovuto cambiare forma, è diventato “bio”: tasse su emissioni di CO2,tasse sulla plastica, tasse sul diesel…
“Lo stato continua ad alimentarsi con le consuete pietanze di un tempo, con i prelievi sui consumi, sui redditi e sui patrimoni, ma ha aggiunto un dessert fintamente equo e solidale. Le nuove tasse si giustificano per emergenze tutte da dimostrare, su comportamenti che in modo arbitrario si ritengono socialmente deprecabili. Le tasse invisibili sono etiche ed ambientali. Sono richieste non già per migliorare le condizioni del presente, ma per evitare i drammi di un futuro catastrofico, che si dà per certo”.
La morale resta la solita. I nostri rappresentanti passano gran parte del loro tempo, per di più pagati da noi, a cercare un modo per spillarci quattrini. Sempre per il nostro bene. Si intende.
Pagare le tasse è dovere di ogni onesto cittadino – sottolinea Porro - , ma uno stato che si rispetti ha il dovere ancora più imprescindibile di imporre tributi equi e trasparenti.
In libreria La Bassanese andrà in scena una serata-inchiesta sulla più grande ingiustizia del nostro paese: le tasse ingiuste.
“Date a Cesare quel che è giusto dare” (Nicola Porro).
L’incontro-presentazione si svolge giovedì 24 ottobre con inizio alle 20.45 nella consueta galleria incontri della libreria La Bassanese in Largo Corona d’Italia a Bassano. Ingresso libero con precedenza di entrata per chi ha prenotato i posti a sedere in libreria o nel sito www.labassanese.com. Al momento i posti a sedere sono esauriti.