Maggio delle regine: tra storia, bellezza, musica e arte

Un viaggio nella storia e nelle donne che l’hanno vissuta da protagonista è quanto ha organizzato l’Assessorato alla Cultura del Comune di Romano d’Ezzelino. La rassegna in due tappe è ospitata in Villa Ca’ Cornaro.

Maggio delle regine: tra storia, bellezza, musica e arte
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Maggio delle regine: tra storia, bellezza, musica e arte

Un viaggio nella storia e nelle donne che l’hanno vissuta da protagonista è quanto ha organizzato per le prossime settimane l’Assessorato alla Cultura del Comune di Romano d’Ezzelino. "Maggio delle Regine", il nome scelto per la rassegna in due tappe, ospitata in Villa Ca’ Cornaro.

Primo appuntamento, il 21 maggio con "I Gioielli delle Regine d’Italia", relatore: dott. Alberto Bordignon. Attraverso un ricco repertorio d’immagini delle tre regine, che coprono quasi un secolo di storia italiana, dalla seconda metà dell’800 al 1946 si andrà a riscoprire l’iconografia preziosa della monarchia italiana; le committenze di Casa Savoia per realizzare straordinari gioielli che dovevamo manifestare lo splendore, la grandezza ed il prestigio della nuova Famiglia Reale nazionale al cospetto delle altre case reali europee. Margherita ben conscia del compito che l’aspetta, in qualità di prima regina della nuova Italia unita, commissionerà la maggior parte delle gioie regali, adornandosi quasi come una statua votiva nelle occasioni ufficiali pur mantenendo una grazia ed un’eleganza straordinarie. Elena più discreta e modesta, non amava la mondanità e lo sfarzo ma in qualità di regina non mancherà di
adornarsi con sontuosi gioielli nelle occasioni ufficiali. Mari Josè nel suo breve regno non avrà il modo e l’onore di indossare i gioielli della Corona, ma, come principessa di Piemonte, indosserà splendida ed elegantissima i gioielli fatti creare appositamente per lei dal marito Umberto. Un percorso sfavillante in cui si potrà riscoprite la supremazia dell’oreficeria italiana e la grande maestria di tre grandi gioiellieri come Musy, Chiappe e Petocchi.

La settimana successiva, martedì 28 maggio, il secondo appuntamento della rassegna dal titolo "Le Regine nell’arte, nella storia e nel bel canto", un concerto del soprano Diana Trivellato, accompagnato al pianoforte da Marisa Dalla Vecchia e con la presenza della
storica d’arte Raffaella Mocellin. Un concerto che vuole contribuire ad offrire proposte culturali che possano aiutare a rafforzare l’identità culturale femminile, attraverso figure di donne che si sono distinte nella storia per la loro complessa e significativa personalità e che sono state degnamente rappresentate attraverso il linguaggio musicale e pittorico. Per quasi tre secoli dalla sua
nascita le scene dell’opera seria sono state calcate da personaggi di nobile lignaggio intimamente combattuti tra ragion di Stato, senso del dovere e passioni amorose sfociate spesso in tragedia. "Bel canto" si colloca nell’ambito culturale che sfocia nel romanticismo Donizetti eredita da Rossini e apre la strada a Verdi. Queste figure hanno profondamente segnato l’immaginario collettivo e la cultura popolare, quanto o più della narrativa e contribuito a sottolineare l’universalità e l’immutabilità dei sentimenti che muovono il mondo.
Maria Stuarda, Cleopatra, Anna Bolena, Elisabetta I, donne coraggiose e volitive che hanno segnato la storia. Una galleria di personaggi assai complessi che sono arrivati fino a noi e vivono “eternamente” grazie anche alla musica e alle arti visive.

Figure speciali, regine sì, ma vincolate, obbligate al rigore, alla vita di corte, talvolta oppresse dal grave e impegnativo compito, ma che nel cuore coltivavano passioni travolgenti. Nelle opere le arie destinate ai ruoli delle regine sono pagine di grande fascino e suggestione drammatica; l'accompagnamento orchestrale influisce e genera il colore delle scene, degli stati d'animo e lo sfondo di immagini che richiamano alla memoria queste figure eterne, suggeriscono tempi e luoghi lontani, ma sempre vividi e contribuiscono a dare risalto alla parte del canto.

PROGRAMMA
G. P. Handel dall'opera Giulio Cesare “Piangerò la sorte mia”
G. Donizetti dall'opera Anna Bolena “Piangete voi... Al dolce guidami...”
G. Donizetti dall'opera Maria Stuarda "D'un cor che muore...”
G. Donizetti dall'opera Roberto Devereux “Mirate quel palco...di sangue rosseggia”
(Elisabetta d'Inghilterra)
G. Rossini dall'opera Aureliano e Palmira “Tremare Zenobia?...Là pugnai; la
sorte arrise”

Le serate sono ad ingresso libero. Inizio alle 20.45

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