La Torre Civica di Bassano del Grappa
La visita con la dott.ssa Mondin mette in luce le particolarità di questo comune che si è sviluppato nei secoli.
La Torre Civica di Bassano del Grappa
Odore di mattoni colpiti dalla luce del sole attraverso le feritoie per secoli, la storia che scorre sotto le dita al solo tocco della parete e lo sguardo che si innalza verso la punta di quella torre che governa la città. Bassano del Grappa è uno scrigno di storia, strato dopo strato. Basta osservarla, da fuori tanti elementi ci suggeriscono che viviamo in un luogo che ha conosciuto eventi e personaggi di ogni tipo. Le caratteristiche del suo sviluppo nei secoli sono evidenti dall’esterno. Gli strati delle mura, infatti, raccontano la storia e la formazione di questo comune, mettendo in evidenza anche chi e quando ha conquistato queste piazze.
Elemento fondamentale per Bassano è la Torre Civica, quella meglio conservata delle tante che governavano sulle strade bassanesi e che, secolo dopo secolo, sono state inglobate tra le dimore della città. Si trova esattamente al centro delle mura, una posizione particolare, che ci suggerisce avere una funzione diversa da quella di difesa. Infatti, dalle fonti, è evidente che fosse una struttura gestita da custodi dipendenti del comune, detti «torresani», che la utilizzavano per avere un occhio privilegiato di controllo su Bassano. Poi, a dare un ulteriore suggerimento, è una cartina del XIV secolo, che mostra una grande fossa di acqua al suo fianco. Quest’ultima doveva essere una riserva di acqua della città, che probabilmente serviva per spegnere probabili incendi tra le vie del centro storico. Pertanto i custodi possono essere definiti anche dei pompieri ante litteram. Senza contare, inoltre, che la campana nella sommità della torre veniva suonata dai custodi per dare segnali di orario o di allarme ai cittadini. La stessa venne utilizzata anche durante la Prima Guerra Mondiale, per avvisare gli abitanti di mettersi in salvo nel momento in cui si avvistavano aerei da bombardamento solcare il cielo. Alcune fonti, spiegano poi che la stessa venne abitata dalle famiglie di quello che era il custode e tale usanza continuò ad essere mantenuta fino a quando non ci fu la prima ristrutturazione nel corso dell’Ottocento.
«Originariamente si pensava che fosse di fattura ezzeliniana, ma poi dalle fonti è evidente che sia stata costruita successivamente dai Carraresi, che avevano allargato anche il cerchio delle mura bassanesi tra il 1312 e il 1338, costruendo anche il castello inferiore di cui ora rimane solo Porta Dieda».
Queste le parole di inizio visita con la dott.ssa Cristina Mondin, l’archeologa che ha preso in gestione la stessa Torre Civica e il Camminamento del Castello degli Ezzelini lo scorso dicembre 2018. Non si poteva trovare di meglio per la nostra città, la competenza sembra essere la sua caratteristica principale, senza contare l’enorme conoscenza della storia dell’umanità, che le fa condurre diverse missioni di ricerca anche oltre i confini nazionali, in Egitto e in Turchia.
«La Torre viene citata nelle fonti per la prima volta nel 1349, quando viene detto che la campana da un certo luogo viene poi spostata qui», continua la dottoressa.
Entrare in questo monumento della città è un’emozione unica per un bassanese, passo dopo passo ci si trova faccia a faccia con il passato. Si sale al primo piano, qui è presente una pianta schematica risalente intorno al XIV secolo. Questa mostra che la torre di 43 metri ha un basamento piramidale alto 8 metri, ora nascosto dalle abitazioni che ha attorno, inoltre è evidente che al tempo fosse una torre coperta.
«Ma nel 1823 è stata sottoposta ad un restauro, che l’ha alzata e trasformata. Infatti da quattro finestre è passata a tre, mentre dal tetto si è passati ai merli a coda di rondine. Poi i successivi interventi sono stati messi a punto nel 1986 e nel 2001, per il rifacimento di alcune parti esterne lesionate e poi per il rinnovamento di alcune zone interne e della messa a norma delle scale».
Si prosegue al secondo piano, dove una cartina mostra la Bassano del XIV sec., con le sue infrastrutture e gli edifici principali. Al terzo piano, invece, è descritta la situazione economico e culturale tra il XV e il XVI secolo. Poi, al quarto piano è sotto i riflettori lo sfruttamento delle acque per le imprese del territorio. Si vedono infatti i numerosi mulini lungo il fiume Brenta, che attraverso le rogge, riuscivano a sfruttare il solo passaggio dell’acqua per far muovere macchinari per la lavorazione del legno, del ferro e delle stoffe. Al quinto piano, invece, è evidente la trasformazione della città nel XIX sec. quando la crescita della popolazione portò alla modificazione di diversi edifici del centro storico. Qui è conservato anche il meccanismo di un orologio del 1799, comprato dal comune per 600 ducati.
«Una somma importante, soprattutto in relazione a quello acquistato precedentemente», afferma la Mondin.
Infatti il primo orologio venne acquistato nel 1664 per 30 ducati. Poi sembra che nel 1750 venga trasferito il meccanismo dell’orologio della Loggia di piazza, sostituito dal Ferracina nel 1746. Lo stesso ingegnere nel 1773 ha provveduto al suo ammodernamento, ma pare che il meccanismo dovesse già essere così consumato che si dovette perciò acquistare l’orologio ancora conservato oggi. Si prosegue poi per delle scale a chiocciola, tanto strette quanto affascinanti, attraverso cui si può arrivare prima alla campana e poi nella cima, dove il panorama che si può osservare è qualcosa di davvero unico nel suo genere, tanto che, se il bel tempo lo permette, si può godere di una vista sulla laguna veneziana.
Orari e tariffe
La Torre Civica di Bassano del Grappa e il Camminamento del Castello degli Ezzelini sono visitabili in diversi orari e giorni, così da poter andare incontro alle richieste dei visitatori. Per quel che riguarda il periodo che va dal mese di novembre a quello di febbraio il sabato, la domenica e i festivi (escluso Natale e il 1 gennaio) le due strutture sono aperte dalle ore 10.00 alle ore 18.00. In primavera e autunno, invece il giovedì, il venerdì, il sabato, la domenica e i festivi (esclusa Pasqua) dalle ore 10.00 alle ore 19.00. Tuttavia, è possibile avere delle aperture straordinarie per singoli, coppie o gruppi su prenotazione. Le tariffe per la torre sono: intero a 3 euro, ridotto a 2 euro (residenti, visitatori dei Musei civici di Bassano con biglietto, insegnanti e varie), mentre per le scuole 1 euro. Al contrario, per il camminamento l’ingresso è completamente gratuito. Per quel che riguarda le visite guidate si possono avere gratuite, con il biglietto delle torre e la prenotazione, ogni prima domenica del mese alle 15.30 in Torre Civica e ogni terza domenica del mese alle 15.30 se si vuole partecipare alla vera e propria escursione medievale che prevede anche il Castello degli Ezzelini. Senza dimenticare che si possono organizzare anche attività didattiche destinate agli istituti scolastici. Ulteriori informazioni e prenotazioni si possono effettuare chiamando il numero 371 1122121 o mandando una email all’indirizzo torrecivicabassano@gmail.com