La strage di Piazza Fontana cinquant'anni dopo (1969-2019)
Il tragico fatto di storia verrà ricordato da Comune di Vicenza, Biblioteca civica Bertoliana e ISTREVI con l'organizzazione del convegno "Per ricordare la grande Storia. La strage di Piazza Fontana cinquant'anni dopo (1969-2019)".
La strage di Piazza Fontana cinquant'anni dopo (1969-2019)
Ci sono importanti ricorrenze del nostro Novecento e della nostra storia da ricordare: eventi che hanno costruito le identità delle ultime generazioni e hanno fatto riflettere le generazioni di coloro che già il Novecento lo avevano vissuto ampiamente nelle sue tragedie e ricostruzioni, a livello mondiale, europeo e nazionale. Uno di questi eventi è la strage di Piazza Fontana, avvenuta a Milano il 12 dicembre 1969. Il tragico fatto di storia verrà ricordato da Comune di Vicenza, Biblioteca civica Bertoliana e ISTREVI con l'organizzazione del convegno "Per ricordare la grande Storia. La strage di Piazza Fontana cinquant'anni dopo (1969-2019)".
Si terrà il 22 novembre a Palazzo Cordellina, in Contrà Riale 12, alle ore 17.30, e vedrà la riflessione di Renato Camurri (Università di Verona) e Angelo Ventrone (Università di Macerata).
Piazza Fontana fu una tragedia nazionale; fu la strage che inaugurò la stagione delle altre stragi, della strategia della tensione, dei misteri irrisolti, dei suicidi sospetti, degli insabbiamenti, dei tentativi di golpe e della P2. Una storia italiana del Novecento, utile a comprendere le tensioni tra giustizia e politica che erano in ballo nella Repubblica italiana a poco più di vent'anni dalla sua nascita e anche per riflettere su quel decennio di trasformazione radicale che furono gli anni Settanta. I morti furono 17. Ci vollero più di trent'anni di inchieste e processi per attribuirne la responsabilità a gruppi di estrema destra coperti da settori deviati dei servizi segreti. Lo scopo: promuovere in Italia una svolta autoritaria attraverso una serie di sanguiosi attentati. Ogni volta che all’orizzonte si profilano trasformazioni sociali importanti, del resto, si propagano la sfiducia nelle procedure del sistema parlamentare, l’insofferenza verso i compromessi imposti dal pluralismo e il timore che il Paese si snaturi, perda la propria identità. È proprio allora che affiora la tentazione di fare un passo indietro e sconfessare i valori della democrazia, accusata di non essere in grado di gestire quelle trasformazioni. Una circostanza di grande attualità, che Camurri e Ventrone affronteranno delineando il quadro delle riflessioni e delle prospettive che guidano l’azione degli eversori, così come le loro modalità operative.
La partecipazione è libera fino ad esaurimento dei posti.